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Silence?

Nuvola Vandini | Architetture di Corpi - APS
Regia: Nuvola Vandini
Drammaturgia:
Attori: Nuvola Vandini
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Danza, Performance, Installazione

Tags: danza, suono, silenzio, lentezza, poesia, memoria

Perché la lentezza e' sempre più poetica? Lo scontro tra la frenesia sincopata della società occidentale contemporanea e la dilatazione interna metabolica, spesso genera un inquietudine profonda nei corpi. Silence? è un lavoro performativo che vuole indagare la dimensione qualitativa (emotiva, percettiva, tattile..) di velocità e lentezza. Il corpo della performer si immerge in uno spazio materico in cui ogni gesto produce suono. Le modificazioni dell' oggetto materico, del corpo della performer e dei suoni prodotti, sono l' evidenza di possibili paesaggi originati da lentezza e velocità. La scena si tesse di tensioni specifiche: fragilità, violenza, rigore e confusione sono le cifre di uno spazio che si radica nel quotidiano, per collocarsi altrove. Velocità e lentezza, si definiscono in termini emotivi di grande impatto, veicolati da un silenzio denso e teso, da sonorità taglienti e martellanti.

Altri crediti: Live sound design Massimo Nardinocchi

Mentoring Claudia Dias, John Ashford, Iris Karayan, Francesca Lattuada

Consulenza artistica Lucia Palladino

Creato nell' ambito di IFA - Inteatro Festival Academy, Polverigi.



Progetto vincitore di IFA 2014- Inteatro;

selezionato dalla rete Anticorpi per il Percorso GDA Nuove Traiettorie XL 2015/16

Viene presentato a Festival InTeatro 2014; Festival 40zero54: Dispositivi di Danza Contemporanea 2015; DanceWoods Festival 2015

Produzione: Architetture di Corpi - APS

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Direttrice dell'associazione Architetture di Corpi - APS e di Scie Festival,
Nuvola Vandini è danzatrice, coreografa, insegnante e curatrice di eventi a carattere interdisciplinare. Artigiana del proprio mestiere intraprende cuciture tra visione antropologica e ricerca sul movimento, arte e scienza, indagando con questi strumenti tra le crepe che di volta in volta emergono con urgenza nella presenza quotidiana. Da sempre affascinata dall'umano e dal paesaggio che crea, concepisce il corpo come sistema di presa sul mondo, ciò attraverso cui si è al mondo e si esperisce il mondo. Corpo in cui s' intrecciano dinamiche di produzione, riproduzione e produzione culturale, luogo in cui le loquaci pratiche teologiche e scientifiche sono state sedimentate; teatro del' esperienza e della conoscenza. Nel 2014 avvia una ricerca performativa quinquennale sull' esperienza e la narrazione del tempo, il primo lavoro Silence? è stato selezionato da John Ashford come vincitore di IFA -Inteatro Festival Academy-; dalla Rete Anticorpi per Nuove Traiettorie, viene presentato all' interno di diversi Festival. Durante questo periodo di creazione incontra Claudia Dias, coreografa che segna definitivamente il suo percorso artistico. Nel 2015 infatti per la nuova creazione "Verso", grazie al sostegno di Demo Mouving' Up svolge un mese di residenza presso La Real a Lisbona, dove continua a lavorare con Claudia D. e dove incontra e studia con Joao Fiadeiro, coreografo che ha dato vita e sistematizzato il metodo di Composizione in Tempo Reale. Nel 2016 intraprende un duetto con Sara Parisi, Human Park, sul sovraccarico informativo, la crescente velocità di produzione e il vuoto che la velocità seppellisce. Nello stesso anno cura Festina Lente, giornata di studi interdisciplinari su Lentezza e Silenzio, presso il Teatro Ridotto di Bologna, con il patrocinio del Comune di Zola Predosa. Nel 2017 nasce Lingua Madre un duetto con la cantante Neus Borrell Mateu, che sta girando in diversi paesi d' Europa. Nel 2018 cura la prima edizione di ScieFestival.
In parallelo Nuvola conduce un attività di formazione continua presso il Centro Per le Arti Coreografiche AlmaDanza attualmente è docente presso il Corso Professionale APP di AlmaDanza(BO); Scuola d' Arte Talentho (MO). Precedentemente ha insegnato a: SpazioDanza; Leggere Strutture.
Nuvola è membro attivo del Network Internazionale di Ricerca Axis Syllabus. Nel 2008 l' incontro con Frey Faust ha decisamente virato il suo andare introducendola all' analisi del movimento e del corpo con strumenti esperienziali e scientifici insieme, ad un etica, una visione multiprospettica, una lente contestuale che si rivelata una guida preziosa. Attualmente è candidata insegnante e collabora nel' organizzazione di diversi eventi in Europa. Già insegnante certificata di Simonson' Technique, consegue un master in Art Theatre Counseling presso il Teatro Abarico di Roma; e per due anni è tirocinante presso il Carcere Minorile del Pratello di Bologna con la compagnia di Teatro diretta dal regista Paolo Billi. Precedentemente laureata in Antropologia Culturale all' università di Bologna con una Tesi di ricerca in Antropologia medica e del corpo; ginnasta agonista fino a 18 anni approda alla danza con l' intento di ammorbidire la durezza dell' atleta e trovare la poesia nascosta tra le pieghe del corpo, i virtuosismi e il suo essere semplicemente presente. Si forma presso il centro Chorea di Bologna, a NewYork dove riceve la Visa presso il Dance New Amsterdam e approfondisce gli studi al Movement Research Center, alla scuola di Trisha Brown e altri.
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