Regia: Claudia Caldarano
Drammaturgia: Alessandro Brucioni
Attori: Danza: Claudia Caldarano e Maurizio Giunti (o Maria Novella Tattanelli se ep.II) Esecuzione musicale: Giacomo Masoni
Altri crediti: Ideazione e Regia Claudia Caldarano Dramaturg Alessandro Brucioni Danza Claudia Caldarano e Maurizio Giunti (o Maria Novella Tattanelli) Composizione musicale Filippo Conti Esecuzione musicale Giacomo Masoni Realizzazione Scene Alessandro Brucioni, Giacomo Masoni, Monica Filippi Produzione mo-wan teatro Supporto Regione Toscana, Aiep Ariella Vidach Milano, Fattoria Vittadini Milano, Nuovo Teatro delle Commedie e Fondazione Teatro Goldoni Livorno, Contemporanea Festival Prato Premi vince L’Italia dei Visionari 2022/Kilowatt Festival, vince il Premio della giuria CrashTest 2021, è semifinalista a Inbox 2021, riceve la menzione speciale InterplayStillDigital 2021 “per l’originalità della ricerca giocata sulla deformazione dell’immagine e su una qualità danzante del montaggio”, vince TheWorkRoom _ PerChiCrea Fattoria Vittadini e NaoCrea Aiep 2020. Ringraziamenti a: CCH e Gabriele Evangelista durata di 55 minuti. Nella performance sono presenti scene di nudo integrale.
Parolechiave: autopsia, atto creativo, deformazione, specchio
Produzione: Produzione: mo-wan teatro
Anno di produzione: 2021
Genere: Danza Teatro-danza Performance
Riflessioni è una performance realizzata su di una lingua di specchio deformante, uno spazio di “riflessioni” sull’esposizione del corpo, sulla presenza, sulla caducità, sulla
creatività del fare e disfare. È una sorta di autopsia divergente dell’atto creativo.
È come se ci trovassimo in una camera ardente, un luogo in cui “il morto ha chiuso con te ma te non hai chiuso con lui”, un luogo in cui la persona diventa materia,
carne, corpo inerte, gelido e ammaccato, arrossato dall’effetto dell’emozione di chi, attaccato a quell’ormai “oggetto”, vuole rivitalizzare quella materia.
È come se ci trovassimo in una sala autoptica, un luogo in cui vedere coi nostri occhi come siamo fatti, e scoprire come ci sentiamo nel tentativo di metterci in moto, di
porci in azione per riconquistare la vitalità, la capacità di agire, di avere “presa” sul reale. I performer sono insieme oggetti d’arte e artisti, e la loro opera d’arte è il corpo
umano vivo, il “corpo operoso”, sensibile, manipolabile, che, mettendosi “in opera”, diventa “opera” ed è costretto in un inevitabile corpo a corpo con il mondo.
Riflessioni mette in scena la sacralità e la banalità dell’arte in una sorta di Teatro Anatomico in cui dissezionare l’arte per cercare il suo
potere sperimentale e trasformativo oltre che quello rappresentativo e in cui magari sovvertire il paradigma visivo del guardare con quello del contatto.
LA SERIE
● Riflessioni è una serie in cui il genere del corpo manipolato ha il potere di spostare
la lettura della performance, deforma la recezione dei segni di una stessa partitura.
● La serie al momento è composta di due versioni:
● - Riflessioni I in cui Caldarano manipola Maurizio Giunti
● - Riflessioni II in cui Caldarano manipola Maria Novella Tattanelli
DOSSIER https://drive.google.com/drive/folders/1Q89rMkQVmr4rp3npgz8VVDA1g5TFBLRU?usp=share_link
Trailer ep.I https://youtu.be/9_KuNq__keY & https://www.youtube.com/watch?v=4FA-3ng2UrA
Trailer progetto ep.I e ep.II https://youtu.be/ssv7DH4poKg
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