Regia: Emanuele Giorgetti
Drammaturgia: Esteve Soler
Attori: Marco Cacciola; Letizia Bravi; Riccardo Vicardi.
Altri crediti: tutor di regia Claudio Autelli scene Pio Manzotti, Mattia Franco, Alice Capoani sound design Hubert Westkemper light design Daniela Bestetti con Paolo Latini e Simona Ornaghi video Fabio Brusadin, Emanuele Giorgetti costumi Enza Bianchini e Michela Tarallo con Nunzia Lazzaro grafica Sara Frigerio
Parolechiave: Progresso; frammenti; deformare; distopia; esagerazione; surrealismo; assurdo; contemporaneo; umano.
Produzione: Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Teatro Out Off
Anno di produzione: 2019
Genere: Prosa
Contro il Progresso - testo di Esteve Soler costituito da 7 frammenti antologici - è uno specchio che deforma la realtà, che la esagera e la ridicolizza, per sussurrarci che in fin dei conti siamo tutti schiavi delle promesse del progresso. È uno studio volto a mettere in luce gli aspetti negativi del progresso, quali l’assuefazione delle masse, l’azzeramento del pensiero individuale e l’incremento di paure collettive. Tutto ruota attorno alla spersonalizzazione dell’uomo contemporaneo e alla sua sempre crescente mancanza di empatia autentica. Ulteriore focus del lavoro è sottolineare gli aspetti distopici e inquietanti delle situazioni messe in scena. Ciò che potrebbe essere apparentemente comico, viene indagato più a fondo e restituito alla sua dimensione grottesca e spaventosa. Attraverso l’utilizzo di azioni metaforiche spesso portate all’estremo, viene messa in discussione l’abitudine a rinchiudersi nella propria comfort zone e divenirne schiavi, precludendosi così la possibilità di aspirare a qualcosa di superiore, la possibilità di impegnarsi in un progetto, di porsi domande per le quali cercare risposte. Se nella società del progresso - nella quale tutto è pura forma priva di contenuto - l’uomo è svuotato dall’empatia, cosa gli rimane dell’essere davvero umano?
Informazione riservata agli Organizzatori
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