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L'ALIENO

Teatri Reagenti
Regia: Massimo Donati
Drammaturgia: Massimo Donati
Attori: Eva Martucci
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: teatro di prosa, monologo, maternità, diversità, disabilità

L’ALIENO, spettacolo scritto e diretto da Massimo Donati con Eva Martucci, ha debuttato – nel contesto del XIX Festival di drammaturgia Tramedautore – al Piccolo Teatro Grassi il 15 settembre 2019. Il testo è vincitore di una menzione speciale nell’ambito del bando NdN Network Drammaturgia Nuova 2018-2019.
Una coppia di giovani adulti - Anna e Matteo Lamberti - sognano di costruire un nido familiare solido. Un porto sicuro. Tanti bambini, una grande casa con un grande giardino. Una vita in cui riscoprire valori di semplicità e bellezza. Un desiderio controcorrente nella società contemporanea, che tende a premiare la molteplicità di esperienze, le famiglie piccole e agili. Un desiderio che sembra realizzarsi e che ha il sapore di concreta e felice quotidianità.
Ma poi nasce Erri.
Erri non è come loro.
Attraverso la voce di Anna, L’ALIENO racconta la difficile condizione di una madre che, affrontando la diversità del figlio, affronta il graduale disfacimento del suo status di genitore, di compagna, di persona. L’amore di una madre per un figlio infatti ci appare come qualcosa di automatico, di naturale e genetico. Ma può anche succedere che i genitori non accettino i propri figli, o magari non li accettino completamente. In altre parole, questo stato apparentemente così naturale, se portato alle estreme conseguenze, può essere la condizione di base per la generazione di una diversità irriducibile, lancinante, distruttiva, proprio perché nata dall’amore, nata da noi stessi.
Anna è una madre che cerca di realizzare il proprio sogno di felicità, che è solo in apparenza all’origine della cascata di eventi che determinano la crisi. La verità è che è dilaniata dagli opposti che albergano nel suo io profondo: sicuramente un’aspirazione alla pace del nido costruito e voluto, e contemporaneamente il turbamento che genera in noi il diverso, che è vita e fame di vivere pienamente. È per questo che arriva Erri. Erri incarna il conflitto. Il sogno e l’incubo insieme. Dunque la disabilità è uno dei temi centrali di quest’opera. Una disabilità quasi metafisica e per questo inafferrabile. Astratta e assoluta. Capace di rappresentare tutte le disabilità, anche quella all'amare, che forse è la più terribile, se guardiamo la vicenda del dramma al contrario. La concretezza di questa vicenda – appunto condotta alle estreme conseguenze – diventa così metafora della diversità totale, che non trova redenzione, tirando fuori da sotto il tappeto i fantasmi inconfessabili delle società liberali. Infatti, se da un lato la società di oggi ci spinge a cercare di emergere, di spiccare e distinguerci a tutti i costi dalla “massa”, dall’altro detta le regole anche della diversità, definendo il profilo di un diverso “positivo”, in contrasto con il diverso marginale. Le diversità sono tutte mediabili o ne esistono di inconciliabili, di insuperabili? E se esistono: cosa fare davanti a esse?
15/09 Tramedautore festival '19
1/12 Wonderland fes'19
21/12 Teatri di Vetro festival '19

Altri crediti: Assistenza alla regia: Lucia Messina
Supervisione alla regia: Karina Arutyunyan
Scenografia: Agnese Bellato
Costumi: Vittoria Papaleo
Musiche originali: Rolando Marchesini
Disegno Luci: Monica Gorla

Produzione: Teatri Reagenti in coproduzione con NDN Network Drammaturgia Nuova.

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“…Teatri Reagenti nasce da una formula chimica: prendi un gruppo di attori, registi, autori e tecnici, distillane l’esperienza in campo teatrale, mescola con una forte coscienza civile e metti a contatto con la realtà contemporanea… ”
Proposito fondante della Compagnia è mettere in scena testi inediti caratterizzati da una forte connotazione civile, toccando temi, storie e problemi che richiedano una lente d’ingrandimento, una dimensione di approfondimento sul piano emotivo e intellettuale, e che siano sentiti come urgenze da dirimere. Simili a reagenti (chimici) gli spettacoli devono combinarsi con il pubblico, contaminarlo e farsi contaminare, alla ricerca di linguaggi nuovi, che mescolino alto e basso, anche attraverso percorsi produttivi innovativi.
Nel 2010 Massimo Donati e Alessandra Nocilla scrivono e dirigono il monologo Label questioni di etichetta, con Claudia Facchini. Lo spettacolo, che tratta ironicamente le criticità della Grande Distribuzione Organizzata del cibo, gira l’Italia contando più di 100 repliche. Il testo viene pubblicato per i tipi di Altreconomia.
Nel 2012 la seconda produzione di Teatri Reagenti: Cemento e l’eroica vendetta del letame che approfondisce il tema del consumo di suolo. Testo di Massimo Donati e Alessandra Nocilla, in scena Carlo Ponta, per la regia di Eva Martucci. Il testo nel luglio 2017 viene pubblicato online da Dramma.it.
Nel 2016, dopo una lunga documentazione e studi guidati da politologi ed esperti di livello universitario, in collaborazione con Acli Milanesi e sostenuti da Fondazione Cariplo, Donati e Nocilla scrivono Democrazy, L’allegra apnea del condominio Europa Moon, una commedia surreale sul tema della crisi delle democrazie contemporanee.
Nel 2017 Francesca Grisenti, Eva Martucci e Massimo Donati realizzano, in collaborazione con il festival Montagne Racconta , Le Sorelle Prosciutti. Lo spettacolo, che racconta con ironia la storia vera di una grande azienda del parmense, ha debuttato ad ottobre a Stazioni d’Emergenza 2017 presso la Galleria Toledo di Napoli e nell'estate 2018 gli è stata riconosciuta una menzione speciale da parte della giuria nel Festival della resistenza del museo Cervi
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