Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

FINISTERRE (L'uomo che inventò il biliardino)

Compagnia NIM - neuroni in movimento
Regia: Marco Taddei
Drammaturgia: Marco Taddei e Francesca Tacca
Attori: Laura Zeolla , Fabio Bisogni e Francesca Badalini (musica dal vivo)
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: VM14


Generi: Prosa, Figura

Tags: Maschere, finisterre, Biliardino, musica dal vivo

E se la tua terra fosse in guerra?
E se fossi costretto a scappare?
In esilio, per anni, per sempre.
Tu, come ti sentiresti?
Tu, cosa, faresti?
Finisterre è un luogo della Galizia affacciato sull’oceano. Finisterre è anche un nome, quello di
Alejandro Finisterre: sognatore, inventore, poeta, editore, viaggiatore, esiliato, antifascista, ballerino
di tip-tap. La sua storia viaggia per l’Europa e il Sud America attraversando il fiume in piena del
Novecento: dalla guerra civile spagnola al Terzo Millennio. Nella sua incredibile vita c’è un’invenzione
senza tempo: il Biliardino. Ci sono incontri straordinari con Picasso, Che Guevara e poeti
antifranchisti; fughe, pubblicazioni clandestine; scontri di ideologie e poesie. Una vita piena d’amore,
amicizia, rabbia e odio per la dittatura franchista che diventa lotta armata di parole, senza fucili o
bombe, una lotta realizzata pubblicando bombe di poesia che fanno male alla dittatura.
Cosa ci resta di tutto questo? In che modo la storia di quest’uomo può aiutarci oggi a definire meglio chi siamo e che vita vogliamo vivere?

Altri crediti: Vincitore del bando Testinscena 2018

scene e costumi Deborah Erin Parini disegno luci Davide Rigodanza
tecnico audio-luci Marco Duvia immagine di locandina Alessio Spataro
tutor del progetto Cristina Galbiati

con il sostegno di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, Campo Teatrale, Teatro Foce
con il contributo di Ernst Göhner Stiftung, J.G. Bürki Stiftung, Fondazione cultura nel Locarnese

Produzione: Praticidealisti

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Abbiamo fondato la Compagnia ufficialmente nel 2006 ma il nostro percorso inizia qualche anno prima, nel 2003 durante la scuola del Teatro Stabile di Genova. In quel periodo facevamo cabaret nei bar d'inverno e spettacoli di prosa in piazza d'estate.
Nel tempo abbiamo cercato il nostro gusto, il nostro modo di fare teatro,  abbiamo cercato il teatro che più ci rappresentasse e ci siamo resi conto che le storie di autori recenti erano quelle che più avevamo voglia di recitare.
Siamo andati in scena con testi di autori londinesi e irlandesi, nel tempo anche inediti scritti da Marco Taddei e Barbara Moselli che fanno parte della compagnia.
Crediamo in un teatro d'attore, dove la recitazione è alla base dello spettacolo e le regia è a servizio della storia, delle persone che lo rappresentano e del pubblico.
Nella storie che scegliamo vogliamo che la persone possano riconoscersi, immedesimarsi, ridere e piangere perché il teatro è un grande mezzo per arrivare al cuore delle persone e una forma di terapia contro ogni sonno della ragione.
Dal 2006 abbiamo messo in scena "Il pergolato di tigli" e "Shining city" di Connor Mcpherson, "Bollocks" di Lee Hall (l' autore di "Billy Elliot"), "Orphans" di Dennis Kelly, "La Signore Baba e il suo servo Ruba" di Marco Taddei e "La mamma più forte del mondo" di Barbara Moselli."
Condividi