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M'APPELLE MOHAMED ALI/CHIAMAMI MOHAMED ALI

BLITZ
Regia: MARGHERITA ORTOLANI
Drammaturgia: Diedudonné Niangouna (tradotto dal francese da Margherita Ortolani)
Attori: IBRAHIMA DEME
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: pugile, linguaggio, sfida, teatro, Africa

Mohamed Ali, il più grande pugile di tutti tempi, il campione del mondo, colto nel momento della caduta e della rottura quando rifiuta di partire come soldato U.S.A per il Vietnam e viene privato del titolo. Attraverso una scrittura compatta e senza compromessi, l’autore congolese Dieudonné Niangouna intreccia la leggenda di Cassius Clay ad una parola poetica che mette in scena il senso dell’essere africano oggi, la sfida dell’uomo di cultura che indossa con orgoglio la propria identità. Il teatro come ring, come atto di resistenza. Tre i personaggi incarnati da un solo attore: il pugile simbolo del Black Power, l’autore stesso che, senza rinunciare ad una grande ironia, continua a riflettere sul senso di fare teatro in Europa o in un’Africa moderna dove affrontare sfide è una lotta quotidiana e l’attore che, sera dopo sera, dà corpo e voce alla drammaturgia di Dieudonné Niangouna. Il testo, originariamente scritto per l’attore burkinabé Etienne Minoungou, nella sua versione italiana, è affidato ad Ibrahima Deme, giovane attore della Costa d’Avorio che ne incarna la fragilità e la forza. La creazione e messa in scena dello spettacolo è frutto del percorso di DIVERSE VISIONI, un progetto di inclusione attraverso il teatro dedicato a giovani rifugiati e richiedenti asilo. Ideato dall’Associazione Culturale BLITZ alla fine del 2016, il progetto, in collaborazione con Moltivolti coworking, Piccolo Teatro Patafisico ed in convenzione con il Teatro Biondo Palermo, ottiene, per l’anno 2018/2019, il Patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati(UNHCR). Nel 2019, la vittoria del bando PartecipAzione , permette, con il sostegno produttivo di Intersos ed UNHCR, la realizzazione di uno spettacolo che, con precise ragioni estetiche, etiche e di ricerca di linguaggio, sceglie di mettere in scena il testo di uno dei principali esponenti della drammaturgia africana francofona contemporanea. DIEUDONNE NIANGOUNA (1976), nasce a Brazzaville nella Repubblica del Congo dove fonda Mantsina sur scène fra i festival internazionali di teatro più importanti dell’Africa centrale. Dal 2016 vive e lavora a Parigi. Nel 2013 è artista associato ad Avignone. Il testo “M’appelle Mohamed Ali” scritto, in lingua francese nel 2013 (inedito in Italia), vince nel 2015 il premio “Prix de la Critique théâtre & danse 2015”, in Belgio per la categoria « Seul en scène». Il progetto DIVERSE VISIONI mette in scena il testo nella traduzione italiana di MARGHERITA ORTOLANI, con la peculiarità di affidare ruoli autoriali a sei giovani richiedenti asilo, affiancati nella creazione da sei professionisti. La scelta di questo testo è determinata dall’esigenza di raccontare le ferite e le contraddizioni del continente africano, ma anche dalla volontà di connettersi a quella spinta di linguaggio, diretto frutto della diaspora africana, in un processo di internazionalizzazione dei linguaggi che ancora in Europa fatica ad imporsi.

Altri crediti: traduzione e regia di MARGHERITA ORTOLANI
con: Ibrahima Deme
luci: Mbemba Camara, Gabriele Gugliara
musica e suono: Roberto Cammarata, Moussa Sangaré
scene e costumi: Souleymane Bah, Vito Bartucca,
training pugilato: Chadli Aloui
comunicazione: Agnese Gugliara, Moussa Koulibaly
documentazione foto/video: Bassirou Dembele, Alessandro Lopes, Laura Scavuzzo
grafica: Alessandro Riva
una produzione BLITZ
in collaborazione con PICCOLO TEATRO PATAFISICO
con il supporto di UNHCR/INTERSOS
all’interno del progetto DIVERSE VISIONI#2

Produzione: BLITZ con il supporto di UNHCR -INTERSOS

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BLITZ è una Compagnia di ricerca, formazione e creazione teatrale, di recente formazione, ma di consolidata esperienza, che ha scelto Palermo come sede e perno propulsore del suo fare.
Guidata da Margherita Ortolani, la compagnia ha al suo attivo la realizzazione di LA REPRISE che accosta al processo di ricerca drammaturgica, incentrato sulla decostruzione, di M. Ortolani, una sperimentazione del segno che investe ogni ambito dell’allestimento e che si avvale della collaborazione di diversi artisti. Per LA REPRISE: P.Roberto D’Alia, Francesca Frigoli e Vito Bartucca, parte integrante di BLITZ.
BLITZ è anche un progetto di formazione teatrale, finalizzato alla creazione, destinato ai giovani dai 18 ai 25 anni, che sogna e inventa possibilità e spazio, laddove spazio e possibilità sembrano non esservi.
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