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DELIRIO N.1 Il Bianco

Fondamenta Teatro e Teatri
Regia: Elena Fanucci
Drammaturgia: Elena Fanucci
Attori: Elena Fanucci
Anno: 2007


Generi: Prosa

Tags: follia, poesia, monologo, psichiatria, sogno

Il monologo, ispirato dalla prosa più dura della poetessa Alda Merini, racconta la conversione di una follia psichiatrica in esperienza poetica, attraverso arditi accostamenti, senza apparenti linee-guida, volutamente ancorato a vertiginosi scarti del pensiero delirante, e tuttavia proteso verso la luminosa liberazione finale.
“Io non so dove sono, so soltanto che questo è un luogo, ed è un luogo dove tutto può accadere, come nella mente. La mente sai, vecchio guardiano non è diversa da un luogo e non è diversa dal mondo.”
Lo spazio che ospita l’azione e la parola delirante simula una chiusura, ma si scopre invece pericolosamente spalancato sul buio della realtà circostante, scivolante verso il nero dell’esistenza che, anziché accogliere, inghiotte e fagocita per poi restituire i resti del macabro pasto.
Il bianco di cui si tinge il delirio è il bianco ghiacciato dai neon delle corsie d’ospedale, un bianco di lenzuola ingiallite da vomito e urina, un bianco di muro imbrattato da urla e dolore, un bianco schiumoso agli angoli della bocca.
La sofferenza che si fa largo, che affiora da profondità inesplorate, rigurgita, deborda e urla alla bocca di darle voce.
La bocca ci prova.
Ma è uno sforzo disumano strappare il silenzio di anni sepolti nel nulla, di vuoti di senso, di disamori. Ricordare parole cancellate da spugne imbevute di disinfettante, parole negate, bruciate da scariche elettriche che arrivano dritte al cervello, che fanno tabula rasa di rime, di versi, di ossimori, di metafore ardite. Parole che faticano a ritrovare il proprio corpo, la propria intima musica.
Ma appena la gola si apre, trovando alla fine la forza di rompere il duro bendaggio che inchioda la bocca al bianco giaciglio, la voce si libera e canta.
Ed è un canto divino.
Che cos’è il delirio? Domandatelo agli psichiatri.
Gli artisti, come i pazzi, non hanno risposte.
Hanno solo sogni.

Altri crediti: Disegno Luci: Valerio Peroni - Elaborazione suoni:Edoardo Maria Basile - Assistente alla regia: Maria Grazia Bellano - Organizzazione: Annalisa Buccellato

Produzione: Fondamenta Teatro e Teatri

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Fondamenta. Teatro e Teatri. una struttura produttiva –con la direzione organizzativa di Fulvio Ardone- ideata per consentire il naturale e necessario inserimento professionale di giovani attori. Si è così concretizzato un primo progetto con la messa in scena di due testi plautini: Il Persiano e Il Cartaginese. Gli spettacoli – con la regia di Giancarlo Sammartano, scene e costumi di Daniela Catone e le musiche di Stefano Marcucci- sono stati realizzati con l’uso delle maschere della commedia greca nuova riproposte da Giancarlo Santelli per i quattro giovani attori – Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Parrella, Andrea Puglisi. Gli spettacoli –rappresentati alternativamente- hanno toccato Volterra, Sutri, San Benedetto del Tronto, San Cataldo, Eraclea Mìnoa, Morgantina, Palazzolo Acreide, Segesta. Dove sono stati ospitati anche altri spettacoli: Scene di guerra. Teatri di Pace e Sogno di una notte d’estate di William Shakespeare. Altri spettacoli: Tefteri, Il libro dei conti in sospeso di Vinicio Capossela Regia di Angeroula Pitsaki; Sacro romano Gra live project di Aldo Vinci; Fragile da Otello Regia di Samuel Kostja; A.N.D.R.E.A. Regia di Giancarlo Commare. Fondamenta. Teatro e Teatri è diretta da Giancarlo Sammartano.
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