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Il Ritratto della Salute

ATIR
Regia: Mattia Fabris
Drammaturgia:
Attori: Chiara Stoppa
Trailer: Link
Anno: 2011
Chissà com’è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...
Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E... ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare.
E sono qui per questo. Dopo la mia guarigione, la gente mi cercava. Amici e sconosciuti. Mi chiamavano. Volevano sapere. Conoscere la mia storia. Che non è molto diversa da quella di altri. Ma unica in quanto personale.
Ho incontrato molte persone. Ho parlato con loro. Ai tavolini di un bar. Per strada. Al parco. Parlavo. Raccontavo. Di me. Con la difficoltà di ripetere ogni volta la mia storia. Ma intravvedendo negli occhi degli altri la luce della speranza. Si sentivano capiti, protetti, ascoltati.
E così ogni volta che mi cercavano, ripetevo, parlavo, raccontavo. Ma non è poi questo il mio lavoro? Faccio l'attrice. Racconto e faccio vivere ogni volta una storia. Questa volta è semplicemente la mia storia. Il problema di scriverla è stato superato aspettando la persona giusta. Mattia Fabris, amico e compagno della compagnia ATIR mi lesse alcune cose scritte da lui. Belle. Divertenti. Mi accendevano la fantasia. Gli parlai e accettò questa sfida. Darmi una voce scritta. Capire come raccontare e cosa raccontare della mia storia. Che vuole parlare a tutti. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell’incontro. Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica. Solo una ragazza di 25 anni che affronta una malattia. E quando le dicono che sta per morire decide di affrontare sé stessa.
La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana. Un viaggio dal quale a volte si torna indietro. Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia: “...e che te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire.”

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Il 17 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano ATIR Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci della compagnia composta oggi da 14 soci e da 20 soci sostenitori.

Nello statuto dell’associazione è delineato chiaramente e con semplicit quello che è stato per tutti questi 18 anni il filo rosso che ha unito e tenuto insieme gli associati e che nel tempo hanno dato forza e riconoscimento al lavoro:

"L'Associazione intende porsi come libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella societ , al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificit di fronte a Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua irrinunciabile importanza… Al centro dell’attivit dell’associazione si pongono la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L'Associazione intende altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell'arte teatrale, intesa come libera espressione dell'individuo nel tessuto sociale, con particolare attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…"

Fin dalla sua fondazione la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realt , dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualit .

Da sempre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creativit e far crescere una nuova generazione di artisti.

Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo fra sale di prova, teatri, residenze e festival a Milano e in Italia, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano.

Molte sono le attivit proposte in teatro: una stagione ricca di ospitalit e di nuove produzioni della Compagnia, campus teatrali per bambini, laboratori per diversamente abili, adolescenti, anziani, attori. Ogni anno si organizza un festival monotematico giunto nel 2012 alla sua settima edizione. Inoltre il teatro è a disposizione come location per qualsiasi tipo d’iniziativa (spettacoli, sfilate, pubblicit , film).

Nel giugno 2012 il Teatro Ringhiera ha vinto il Premio Hystrio per la sua attivit .
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