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Sogno di mezz'estate

Dedalofurioso

Genere Prosa
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Regia: Andrea Pennacchi

Drammaturgia: Traduzione e adattamento di Andrea Pennacchi da W. Shakespeare

Attori: Marco Artusi, Evarossella Biolo, Gianluigi Igi Meggiorin, Beatrice Niero

Altri crediti: Aiuto regia Davide Dolores

Parolechiave: sogno, shakespeare, pennacchi, nordest, veneto

Produzione: DedaloFurioso, Matàz Teatro

Anno di produzione: 2018

Genere: Prosa

Il Sogno è considerato il primo vero capolavoro del giovane William
Shakespeare, concepito nell’inverno del 1596. Tratta di un’estate ideale,
magica, in cui intrecciare miti greci, giovani innamorati, fate ed elfi del
folklore letterario e rustici artigiani della campagna inglese intenti a
preparare uno spettacolo amatoriale.

È, ci assicura l’autore, un sogno, ma di chi? Di Bottom/Chiappa? Di Puck?
Dei giovani innamorati? Del Pubblico? Il sogno di chiunque, in una
qualsiasi notte di mezz’estate, quando il mondo è più... grande. Talmente
grande da permetterci di attraversare a piedi, in mutande per citare un
poeta nostrano, i miti, le favole, le storie.

Il disaccordo tra Titania (avatar della dea Diana) e Oberon (signore celtico degli elfi),
scatenato non dall’ennesimo tradimento ma da una questione di protocollo, di
puntiglio, minaccia di distruzione l’intera realtà e di riversarsi sui loro protetti umani:
Ippolita, regina delle Amazzoni, e Teseo, signore di Atene, che stanno per sposarsi;
la fuga di due coppie di innamorati (per loro natura appartenenti a tutti i tempi e a
tutti i luoghi) nella foresta, e una scalcagnata banda di attori dilettanti nostrani
forniranno a Puck, spirito diabolico Anglosassone, l’occasione per riappacificare i
due e salvare il mondo.

È una festa onirica di racconti: amore, mito, fiaba, commedia casalinga; un arazzo di
narrazioni intrecciate da Chiappa il tessitore, clown saggio e visionario, da Puck, il
demone incatenato e costretto a fare del bene, e Ippolita, l’amazzone sconfitta e
moglie vittoriosa.

I tre saranno le voci principali, le prospettive dei tre narratori impegnati a svolgere
sotto i nostri occhi l’intero racconto dal punto di vista della corte, del bosco e della
città: narrando e vestendo a tratti i panni di tutti i personaggi dello spettacolo. Tre
voci soliste in tre ambienti precisi, circondate da un coro dissonante di personaggi.
Questo sogno è per noi: la visione di Chiappa, la magia di Puck, la crescita
dell’immaginazione sancita da Ippolita, ci faranno essere qualcosa di più che mere
ombre.

Il lavoro di scenografia e costumi è nato a seguito degli stimoli e riflessioni fatti
insieme al drammaturgo e attore Andrea Pennacchi: dov'è nascosto il fantastico nella
nostra realtà quotidiana? Come sono e cosa rappresentano le fate e i folletti ai nostri
giorni? Il nostro progetto scenico vuole presentare un Mondo al confine tra Realtà e
Sogno, individuato nel concreto ambiente di una camera da letto: è un luogo della
casa dove ci si può sentire al sicuro, dove ci si può rinchiudere per sfuggire alla realtà
circostante, dove si possono fare sogni ad occhi aperti ed essere visitati dagli incubi
la notte, quando ci si lascia vincere dal sonno. E questo magico momento può
succedere proprio in una strana notte d'estate...

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