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La Guerra di Tina. Ho sognato il mondo sopra un treno.

La Burrasca
Regia: Maura Pettorruso
Drammaturgia: Renato Barrella
Attori: Maria Vittoria Barrella
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Prosa

Tags: prima guerra mondiale, prigionia, emancipazione, pace, potere

Ambientato durante il primo conflitto mondiale, La guerra di Tina è il monologo di una ragazza che racconta gli eventi che hanno portato all’arresto suo e della madre, episodi della sua prigionia nel campo di Katzenau, successivamente il ritorno alla vita in paese nel primo dopoguerra e gli albori del fascismo. Il materiale storico di riferimento sono le testimonianze di donne trentine arrestate ed internate nei campi di prigionia austriaci o italiani. Storia d’amore in sottofondo.
Tina, la protagonista, è un personaggio il cui scopo è incarnare valori e domande, un’individualità costruita su di una sensibilità contemporanea che si approccia al passato, si finge passato, ovvero, l’avatar di un'ipotetica osservatrice moderna, che indossando una maschera recita la sua parte nella tragedia della guerra e l’ingiustizia della prigionia.
Adoperando un linguaggio dal registro composito (contemporaneo, dialettale, colto, vetusto), per poter così scandire momenti comico/ironici e momenti più drammatici o di riflessione, il monologo racconta una storia che attraversa l’intero periodo del conflitto e il primo dopoguerra sino agli albori della dittatura fascista. Ciò, appoggiandosi ad una costruzione per immagini che sono di volta in volta assai concrete e realistiche oppure oniriche, talvolta velatamente simboliche ed evocative, rimanendo comunque in una cornice discorsiva fluida, immediata, accessibile a qualunque tipo di pubblico.
La scenografia, minimale e low-tech, (che, incidentalmente, permette al prodotto di essere replicato con molta facilità in diverse situazioni) ha lo scopo di sottolineare e scandire i diversi momenti dello spettacolo: una semplice struttura lignea diventa di volta in volta vagone di treno, baracca, casa, letto a castello, così come i semplici teli bianchi che accompagnano l’attrice durante tutto il viaggio sono abito da sposa, pesanti panni da lavare, un vestito a festa, una coperta e, strappati direttamente in scena, bendaggi per una ferita.
Quanto alle tematiche, il nostro spettacolo tocca questioni di storia locale, poco noti, riguardanti il primo conflitto mondiale ed allo stesso tempo prende lo spunto per partecipare alla discussione, cogente, su argomenti d’attualità.
S’affronta la questione del genere, così come non si esita a parlare del rapporto fra cittadini/e e autorità. Infine la pace, concretamente intesa come assenza di guerra, nonché la necessità e l’opportunità (e le relative conseguenze) di opporsi a qualsiasi conflitto sono coordinate che nella stesura e rappresentazione dello spettacolo abbiamo sempre tenuto in conto.
Per riassumere, “La Guerra di Tina” è il risultato dello sforzo di creare un prodotto culturale e d’intrattenimento, agevolmente riproducibile da un punto di vista “logistico” in qualsiasi contesto, accessibile e leggero nel suo svolgimento sebbene valorizzato da solide basi di ricerca storica, confezionato con un’estetica coinvolgente, semplice e dinamica.

Produzione: La Burrasca e Associazione Culturale Lavisana

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Nel 2016 grazie a un progetto dell’Associazione Culturale Lavisana, che patrocina manifestazioni e iniziative, per sviluppare nella cittadinanza interesse alla cultura, si forma la Compagnia Teatrale La Burrasca per promuovere lo spettacolo La guerra di Tina.

La compagnia opera principalmente in Trentino Alto-Adige, con spettacoli in cui il valore culturale della proposta si accompagna ad una ricerca storica legata al territorio.

Il repertorio della Compagnia è formato da produzioni originali dai contenutilegati anchealla storia trentina, al linguaggio, al patrimonio letterario popolare e alla vita sociale storica dell'ambiente in cui si trova ad agire. Gli spettacoli sono il risultato della ricerca fatta da uno storico, con una coerenza strutturale data da un drammaturgo e una originale composizione scenica dovuta a scelte della regista.

La Compagnia offre al pubblico "novità assolute", spettacoli nuovi e audaci per sensibilizzare su temi culturali e fatti storici realmente accaduti.

La guerra di Tina è uno spettacolo nato dall'incontro dell’attrice Maria Vittoria Barrella con lo storico Andrea Casna (Associazione Culturale Lavisana).

Attorno a questo primo nucleo si è costruita un'officina, una fucinadi idee, progetti e persone: Renato Barrella autore degli spettacoli della compagnia, Maura Pettorruso che ne ha firmato la regia, il talento fotografico diFrancesca Ferrai e le competenze tecniche di Emanuele Cavazzana: tutti giovani professionisti che si sono messi in gioco. Questo primo spettacolo ha avuto molto successo, grazie all’obbiettivo di ragionare assieme al pubblico sul presente a partire dal passato. La volontà è stata quella di creare, facendo Teatro, uno spazio di critica ed estenderlo dal palcoscenico alla strada, con esperimenti di coinvolgimento del pubblico, affrontando nuove tematiche con lo spirito di comunicare e di coinvolgere.

Grazie al successo del primo spettacolo, nell’ottobre 2017 nasce la Compagnia Teatrale La Burrasca, per promuovere spettacoli auto-prodotti e originali. In questo frangente viene proposto lo spettacolo teatrale Minacce, anch'esso nato per far ragionare sul presente partendo dal passato. E ragionare vuol dire confrontarsi con il pubblico attraverso i mille modi di comunicare che può vantare il Teatro.

Nel 2018 la Compagnia ha prodotto e rappresentato il suo terzo progetto, Operetta Immorale, spettacolo che è una commistione fra divulgazione scientifica e arte teatrale basata sulle ricerche del sociologo Charlie Barnao (Università di Catanzaro).
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