Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Vultus, Così pronta alla scomparsa ero

E.artEs cum panis
Regia: Mizar Tagliavini
Drammaturgia:
Attori: Mizar Tagliavini, Dafne Ciccola e Francesca Fazi
Anno: 2018


Generi: Danza
Il trio prende le mosse da una tela giovanile di Franco Marconi, ritrovata dopo tempo
in uno scantinato. Volto nei volti, la tela interroga, proietta e quasi a tu per tu
sembra domandare “perché mi guardi?”. I contorni definiti dai dettagli liquidi
sembrano voler dare contenimento all’inconscio straripante di chi sofferma lo
sguardo su quegli occhi senza luce, eppur così presenti. La tela ci porta in
quell’angolo privilegiato di costruzione attiva di significati che comporta processi di
elaborazione ed analisi, attraverso un meccanismo di rispecchiamento non limitato
al dominio delle azioni, ma anche a quello delle sensazioni e delle emozioni. Chissà
cosa stava provando Marconi in quell’istante, nell’imprimere il colore, nel tratto?! Al
di là del tempo e dello spazio e dell’intento conscio che poteva avere l’artista, la tela
si proietta nel cervello dipingendo un paesaggio multiforme, nel quale l’aspetto
eccedente parla con forza. Sembra che l’identità del singolo si perda nell’indefinito
della pluralità. Nel silenzio assordante di occhi assenti il trio vuole ridare voce al
contatto intimo della visione, aprendo l’immaginario a quello spazio sacro dove le
anime s’incontrano. Attraverso l’alterità che valorizza ed abbraccia è possibile un “io”
che brilla, radicato e leggero. Il trio pertanto nasce con l’idea di ampliare il
messaggio inconscio della tela stessa, quasi a voler simulare attraverso il contatto
empatico il programma motorio compiuto dall’artista per realizzare l’opera, proprio
come i più recenti studi di neuroestetica confermano. Guardarla è guardare l’artista
nell’atto d’imprimere il segno ma anche guardare come il repertorio motorio delle
danzatrice stesse si è lasciato influenzare attraverso il contatto visivo dando modo ad
un’ulteriore tela interattiva di nascere attraverso la forza di chi si è specchiato in un
rimbalzare di significati. Starà al pubblico lasciare che la “camere a specchi”, cucia
ponti tra conscio ed inconscio, tra visibile ed invisibile, tra ciò che è stato e ciò che
potremmo essere, tra il me ed il noi, tra il tu e l’io.

Altri crediti: Produzione tratta dallo studio di una tela giovanile dell'artista Franco Marconi

Produzione: Autoprodotto dalla E.artES cum panis

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

La e.artES cum panis è una compagnia professionale di arti performative contemporanee fondata da Mizar Tagliavini, coreografa e regista, regolarmente registrata il 21 dicembre 2018. Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro impegnata nel promuovere l'educazione, l'arte, l'intercultura, il sociale e la ricerca neuroscientifica attraverso le sue produzioni artistiche. La cum panis, infatti, è nata con l’idea di voler essere uno spazio professionale nel quale l’arte possa esprimersi nella sua essenzialità, cosi da costituire per la società un luogo educativo dove sia possibile interrogarsi, fare esperienza, ritornare all’essenza della vita. "Quando hai due soldi, con uno compra del pane, con l'altro dei giacinti per la tua anima" (proverbio persiano).Con un team flessibile composto da 2 a 10 membri a seconda dello spettacolo, la e.artES opera con contratti Nazionali del Lavoro, garantendo professionalità e qualità nelle sue performance. I processi creativi della compagnia nascono spesso come occasioni per esplorare tematiche sociali rilevanti, alla ricerca di un linguaggio autentico che possa connettere il pubblico con le sfide e le aspirazioni dell'umanità.Sotto la guida di Mizar Tagliavini, la compagnia adotta un approccio che privilegia la genuinità e l'essenza del gesto. Il lavoro di Tagliavini si distingue per la sua profonda ricerca della verità emotiva e simbolica, utilizzando il gesto come mezzo per comunicare significati profondi e universali.I processi creativi, spesso si configurano come un'opportunità per esplorare le tematiche sociali che Tagliavini considera fondamentali per un'umanità più integra, cercando autenticità nel linguaggio artistico. L'oggetto-soggetto che sceglie di raccontare guida ogni aspetto della sua produzione, dall'elaborazione della coreografia alla scelta delle luci, della musica, della scenografia, della regia, della drammaturgia e degli elementi di robotica. Il suo approccio creativo si incentra sul servizio e sulla spoliazione, consentendo al tema di penetrare profondamente per eliminare ogni forma di manierismo.L’aspirazione di Tagliavini è attingere alla dimensione sacrale del gesto, utilizzandolo nella sua valenza simbolica ed evocativa per stabilire una connessione significativa tra senso e forma.Attraverso le sue produzioni, la e.artES cum panis si impegna a offrire al pubblico esperienze artistiche autentiche e coinvolgenti, che superino le barriere comunicative e raggiungano il cuore degli spettatori con una visione chiara e un'attenzione scrupolosa ai dettagli.
Condividi