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La Fortuna

Skenè Company Milano
Regia: Omar Nedjari
Drammaturgia: Omar Nedjari - Marika Pensa
Attori: Enrico Ballardini; Michele Bottini; Giulia D'Imperio; Sergio Longo; Enrico Maggi; Marika Pensa
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Prosa

Tags: Goldoni, Commedia, Ludopatia, Dostoevskij, Giocatore

Dall'osservazione del preoccupante aumento dei meccanismi di dipendenza nella società contemporanea, nasce il progetto “LA FORTUNA” che, attraverso il racconto di due grandi autori, indaga le conseguenze di una delle dipendenze patologiche più diffuse in Italia: la ludopatia.
Il gioco d’azzardo non è solo una terribile malattia ma è anche il sintomo di una distorta idea della realizzazione personale e del rapporto con se stessi, promossa spesso dalle dinamiche economiche e sociali contemporanee. Una società che porta all’estremo il desiderio di realizzazione ("Dipende solo da te! Tu puoi farcela! Sei tu il tuo imprenditore!"), spinge i caratteri più fragili a tentare la fortuna per poter dimostrare a se stessi e al mondo che lo richiede, di valere qualcosa e, soprattutto, liberarsi con una grande vincita, della pressione crescente che la società, da alcuni anni soprattutto, mette in atto nei confronti dei suoi componenti. L’Università degli Studi di Milano, il Comune di Milano, e la rete civica Milano NoSlot, hanno individuato in questo progetto artistico uno strumento ideale per stimolare il dialogo sul problema (pensando anche alle scuole e ai giovani, sempre più colpiti dalla febbre del gioco) e hanno supportato con grande forza lo spettacolo.
La drammaturgia si struttura attorno a "Il Giuocatore" di Carlo Goldoni al quale sono stati intrecciati personaggi e dialoghi tratti da "Il Giocatore" di Dostoevskij, intervenendo poi per uniformare le due scritture. Il testo così trasformato acquista un linguaggio contemporaneo, senza perdere però l’efficacia e la profondità dei due autori.
La scena è un labirinto di tende, illuminate da squallide luci al neon. È un luogo dal quale è apparentemente facile uscire ma nel quale si resta continuamente impigliati. Florindo, il protagonista, affronta un viaggio nel proprio inferno personale, quello della dipendenza. È un luogo popolato da pochi amici e molti demoni, interpretati da cinque attori che, aiutati dalle maschere della commedia dell’arte e del mondo moderno (come quella della “donna rifatta”, Gandolfa, anziana donna che vuole a tutti i costi apparire giovane e sposare Florindo), interpretano due personaggi a testa: uno dei quali vorrebbe salvare Florindo, l’altro vorrebbe legarlo indissolubilmente al gioco. Florindo è spinto dal desiderio di vincere e con ritmo serrato, ritmo da commedia, fra giochi col pubblico e lazzi da farsa, affronterà la sua discesa nel baratro. Lo spettacolo è del tutto autoportante e a “impatto zero”: le luci neon led, sono azionate su palco dagli attori e gli interventi sonori e musicali sono tutti realizzati dal vivo.
Il protagonista è preda della sua dipendenza per il gioco, una dipendenza narcisistica: vincere, per dimostrare al proprio ego di potercela fare, di valere più dei propri avversari, di essere benedetto dalla fortuna e neppure l’amore potrà salvarlo.

Altri crediti: Prodotto con il contributo di ARCUS - Università degli Studi di Milano e Rete Civica MilanoNOSlot, Comune di Milano

Produzione: Skenè Company Milano

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La compagnia teatrale Skenè company, è nata nel 2006 da una linea artistica condivisa da un nucleo di professionisti che da anni circuitavano all’interno del Piccolo Teatro di Milano.
Rispecchiandosi nell'ideale Strehleriano di teatro, la Compagnia ha mirato a recuperare un modo di fare teatro onesto e popolare, vicino al vivere quotidiano del pubblico in un momento sia storico che teatrale, molto difficile.
La direzione artistica della Compagnia è affidata a Claudia Negrin e Michele Bottini, affiancati da un nucleo stabile di artisti, tecnici ed organizzatori.
Skené Company è stata compagnia residente presso il Teatro Verga di Milano, dove ha avviato un progetto completo di stagione di prosa, teatro ragazzi, laboratori per bambini ed adulti, rassegna di Teatro Classico e attività ed eventi legati al quartiere e alla città. Dopo aver lasciato il Teatro Verga, Skenè ha trovato nel Teatro Libero una seconda casa, vincendo il Bando Cariplo "Avvicinare nuovo pubblico alla cultura" con il progetto "Acrobazie critiche. Percorso attraverso i linguaggi del teatro.". Al teatro Libero continuano le nuove produzioni e le repliche degli spettacoli in repertorio.
Fra le sue produzioni più apprezzate, con la regia di Claudia Negrin, troviamo : IL VIZIETTO di J. Poiret e RUMORI FUORI SCENA di M. Frayn due cavalli di battaglia replicati per più di 10 anni a Milano, registrando sempre uno straordinario riscontro di pubblico; ALPHABETICAL ORDER di M. Frayn, DIO di Woody Allen. LA GRANDE MAGIA di Eduardo de Filippo, ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare. ELOGIO DELLA FOLLIA di E.da Rotterdam, AMLETO (è vivo) di William Shakespeare con la preziosa collaborazione di Michele Abbondanza; LA NOTTE CHE IL NULLA INGHIOTTI’ LA TERRA di Marco Merlini. A queste produzioni vanno aggiunti almeno TERRA SANTA per la regia di Corrado Accordino, andato in scena al Teatro Filodrammatici di Milano; la prima nazionale del testo di Philippe Claudel “PARLAMI D’AMORE” con la regia di Claudia Negrin e Michele Bottini e LA BOTTEGA DEL CAFFE’ di Goldoni.

Rilevante e preziosa è inoltre la collaborazione di Skenè con l’Università Statale di Milano e la Compagnia di Teatro dell’Università, diretta da Claudio Marconi e Sergio Longo, che porta la compagnia alla progettazione di una linea di coproduzione a lungo termine, iniziata nel 2009 con la Rassegna di Teatro Classico al Teatro Verga: LA DONNA DI SAMO di Menandro diretta da Omar Nedjari, IPPOLITO di Euripide e MOSTELLARIA di Plauto diretti da Claudio Marconi che registra sempre il tutto esaurito.

Nel 2017 Claudia Negrin lascia la direzione artistica della Compagnia a Sergio Longo e Michele Bottini e “La Fortuna”, commedia dalla forte tematica sociale che vede il contributo del Comune di Milano, diretto da Omar Nedjari, rappresenta la sua prima nuova produzione.
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