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Generi: Teatro-danza, Performance, Installazione
Tags: cinema, terni, media, performance, padre
Giorgio è uno spettacolo fatto di teatro di parola, performance e
installazione che trasforma la scena in spazio condiviso e
conflittuale dove poter rinegoziare il passato e reinventare il
futuro.
“Giorgio racconta il rapporto con mio padre.
Un rapporto affettuoso e conflittuale che si è concluso nel 2008
per via del cancro e di cui rimangono decine di filmini,
fotografie, album e scatoloni polverosi. L'archivio di famiglia mi
ha così dato lo spunto per ricostruire una narrazione in bilico
fra monologo e racconto, reportage e drammaturgia, biografia e
fiction. Un lavoro taumaturgico, prima che drammaturgico, che
procede per scossoni temporali e sfocia in epopea generazionale.
Una generazione, quella dei millenials, cresciuta con i piedi in
due staffe, fra il tramonto dell'analogico e l'ascesa del
digitale. Ma anziché proporre l'ennesima "operazione nostalgia",
Giorgio reinventa il passato, cercando di trovare il vecchio nel
nuovo e il nuovo nel vecchio. Ricordi e materiali d'archivio si
intrecciano per decostruire l’onnipotenza paterna e il mito della
città Natale, Terni, emblema dell'Italia provinciale rimasta
bloccata fra progresso e restaurazione. Integrandosi ai ritmi dei
diversi media presenti in scena, il corpo attoriale è attraversato
da continui sbilanciamenti e sovversioni posturali, producendo
momenti di vera e propria installazione dalla forte carica
performativa e narrativa. Si propone così allo spettatore un
teatro che renda la memoria personale e collettiva uno spazio
condiviso e conflittuale, operando un sabotaggio materiale e
narrativo dell’immaginario personale e popolare, per rinegoziare
il passato e reinventare il futuro.”
cit.
A partire da un testo drammaturgico inedito, Giorgio si serve di
un linguaggio ibrido fatto di teatro di parola, performance e
installazione per raccontare l’iniziazione alla vita adulta e
l’ingresso della società italiana nel nuovo millennio. Questa
narrazione “epica” si sviluppa attraverso diversi quadri tematici,
ognuno dei quali mette in scena conflitti personali e collettivi:
l’iniziazione al cinema e ai video game della generazione anni
ottanta; i mutamenti avvenuti a Terni, città natale dell’autore;
la passione per la motocicletta, il volo e la montagna; fino allo
scontro con la malattia e la morte. Lo spettacolo indaga con tono
brillante il ruolo della funzione paterna, ricostruendo
avvenimenti passati, esponendo l’archivio famigliare e mettendone
in scena interpretazioni controfattuali e di autofiction. La
performance ricalca questo approccio, proponendo un lavoro basato
sulla sovversione radicale della posizione eretta e del
baricentro, tramite l’uso di alcune tecniche e principi della
danza hip-hop. Un corpo attoriale composto da intenzionalità che
sgomitano fra loro, addestrato allo scioglimento delle posture
date e delle leggi gravitazionali. Un corpo-cyborg, “naturalmente” predisposto all’innervazione tecnica e culturale.
Altri crediti: Aiuto-regia: Laura Garofoli
Assistente regia: Claudia Salvatore
Scenografia: Andrea Simonetti
Produzione: Compagnia Garofoli/Nexus
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Garofoli/Nexus nasce a Roma nel 2012 dall’incontro fra l’attrice Laura Garofoli e il regista/performer Nexus e si costituisce formalmente nel 2016. Il lavoro della compagnia è incentrato sulla convergenza fra teatro, danza e media art con una finalità artistica, formativa e teorica. A partire dal primo spettacolo L’Ombra (selezionato al Festival della Creatività di Roma nel 2013), la compagnia produce le performance Break To The Future (co-prodotto da Comma Urban Art Festival di Perugia), ROM (presentato anche al Goethe Institut Roma), e lo spettacoloo L come Alice, ispirato ai testi di Carroll, Deleuze e Artaud e invitato al Medientheatre dell’Università Humboldt di Berlino. Nel 2016 la compagnia vede il debutto di Giorgio, spettacolo autobiografico che combina teatro di parola, performance e media art che ottiene il Premio della critica e il Premio Special OFF al Roma Fringe Festival 2017 e la vittoria al Festival Inventaria 2018. Nel 2017 la compagnia inaugura ZTL, Zona Temporaneamente Libraria, un progetto di performance urbane sul tema della bibliodiversità.
Dopo le esperienze di teatro di strada e per ragazzi (Ciak si brekka! e Looking 4 Pinocchio), con il nuovo spettacolo Rautalampi, la compagnia è finalista al Premio Scenario Infanzia 2018 e vincitore del premio “Per-formare il sociale” al Festival Presente Futuro 2019.
Attiva nell’organizzazione di eventi e laboratori teatrali, la compagnia è partner del progetto di contrasto alla povertà educativa Storie cucite a mano, promotrice della rassegna indipendente Detriti e del gruppo di training per performer Ctrl+P.
Dopo le esperienze di teatro di strada e per ragazzi (Ciak si brekka! e Looking 4 Pinocchio), con il nuovo spettacolo Rautalampi, la compagnia è finalista al Premio Scenario Infanzia 2018 e vincitore del premio “Per-formare il sociale” al Festival Presente Futuro 2019.
Attiva nell’organizzazione di eventi e laboratori teatrali, la compagnia è partner del progetto di contrasto alla povertà educativa Storie cucite a mano, promotrice della rassegna indipendente Detriti e del gruppo di training per performer Ctrl+P.