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MAMMA

FIBRE PARALLELE TEATRO
Regia: DANILO GIUVA
Drammaturgia: ANNIBALE RUCCELLO
Attori: DANILO GIUVA
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: MAMMA, ANNIBALE RUCCELLO, AMORE, FIBRE PARALLELE

MAMMA nasce dal desiderio del regista/attore Danilo GIUVA di parlare dell’ AMORE. Sentimento a lui noto attraverso il rapporto con la propria madre, la ferocia del suo amore materno. Nell’atto del concepimento la madre diventa creatrice, generatrice di un corpo che cresce, si espande, che acquista le sue forme, per rivelare, però, alla fine, la sua trascendenza. La maternità è l’evento in cui ogni madre incontra la dimensione irreversibile della perdita, l’atto in cui la madre, perdendo il frutto creato dal suo corpo, cessa di essere creatrice. La maternità non è mai un evento della biologia ma innanzitutto, un evento del desiderio. Ed è proprio dalla riflessione su questo desiderio e sulla sua degenerazione narcisistica che nasce il desiderio catartico, di comprenderlo fino in fondo, per sviscerarlo e mostrarne, poi, il cortocircuito che ne consegue. Per svelare il bug che infetta il cervello della donna/madre nell’istante dell’espulsione e che trasforma una condizione così bestialmente carnale ed istintiva, nell’incarnazione metaforica della disgregazione del nido familiare in funzione del Sé, al punto da indurla a disconoscere ogni sua mansione naturale e rivelare, all’opposto, un animo di genitrice perfida e mutevole.
Nella ricerca di materiale su cui lavorare l’attore e regista ha incontrato il testo di “Mamma – piccole tragedie minimali” di Annibale Ruccello rimanendone folgorato dalla ferocia, così tanto quotidiana, delle donne di questo lavoro.
In un quadrato vuoto e sul fondo dello spazio un grande cuore anatomico, i figli sono un pezzo di cuore, e in questo spazio nel dialetto foggiano si muovono le quattro figure.
Quattro donne, al margine, deportate o, come egli stesso le definiva, in esilio. Quattro storie in cui l’elemento surreale è fondamentale per smorzare i toni di una drammaticità esistenziale, per allontanare il reale e rendere le storie stesse tollerabili e trasmissibili. Quattro donne incarnate in un bustino di silicone, unico simbolo femminile, che ricalca le forme di una donna gravida: con i seni gonfi di latte e il ventre di vita. Quattro madri appartenenti a quattro epoche diverse, che prendono forma, attraverso il mio corpo, disegnando un’unica violenta parabola attraverso le loro storie. Quattro brevi storie a sfondo drammatico dove, partendo da una fiaba, intrisa di magia e malefici, ci si avvicina man mano al mondo reale in cui il ruolo della madre diventa, via via, sempre più centrale, in un crescendo cronologico dai tempi antichi a quelli contemporanei. Attraverso queste mamme si delineano le tappe inesorabili del degrado, non solo familiare e, dunque, sociale, ma anche quello del senso materno stesso. Muovendosi da una storia all’altra, infatti, le quattro “Maria” perdono progressivamente la rassicurante immagine dell’angelo del focolare, di cui è emblema soltanto la madre rappresentata nella fiaba, per trasformarsi in donne disamorate, egoiste, che soffrono di una solitudine pervasiva, che le rende violente.

Altri crediti: Ombre – Associazione Culturale, Teatro Rossini e Assessorato alla Cultura Comune di Gioia del Colle

Produzione: FIBRE PARALLELE

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Fibre Parallele nasce nel 2006. Il nucleo della compagnia è costituito da Licia Lanera e Riccardo Spagnulo che lavorano insieme dal 2003. Nel Novembre 2007 Fibre Parallele produce Mangiami l'anima e poi sputala, selezione Premio Scenario 2007 e finalista al premio internazionale Vertigine 2010. Nel Novembre 2008 la compagnia ha debuttato al Teatro Testori di Forlì, con il monologo dal titolo 2. (due), progetto selezionato alla finale del concorso EXTRA, promosso dall'associazione GAI (Giovani Artisti Italiani) e vincitore del primo premio Fringe/L’Altrofestival al 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano in Svizzera. Nel Maggio 2009 al teatro Valle di Roma, ha debuttato Furie de Sanghe - Emorragia cerebrale, coprodotto con il Teatro Kismet Opera e Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, con il sostegno dell'ETI - Ente Teatrale Italiano e in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, vincitore del bando Nuove Creatività. A Settembre dello stesso anno Furie de Sanghe - Emorragia Cerebrale è presentato per la prima volta all’estero, a Skopje in Macedonia nell’ambito della XIV edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Ad Ottobre 2009, la compagnia è invitata a Chambéry, in Francia, ai Salons professionnels di CARTA BIANCA per presentare i propri lavori agli operatori teatrali francesi, assieme ad altre cinque compagnie italiane scelte dall’Espace Malraux e dal Festival delle Colline Torinesi.
A luglio 2010, lo spettacolo Furie de Sanghe - Emorragia Cerebrale è andato in scena al Theatre de la Ville di Parigi, nell'ambito della rassegna di teatro italiano in Francia promossa da ETI e ONDA, nel 2013 al Festival de Liège in Belgio, nel 2014 a Berlino presso il Theater Aufbau Kreuzberg.
A Novembre 2009, cura la direzione artistica della sezione teatrale di Irruzione Pubblica, Festival di teatro e arti visive presso il Teatro Kismet Opera di Bari. Nel febbraio 2010 Fibre Parallele, nell'ambito della manifestazione promossa dalla Regione Puglia Primavera dei diritti.
Nel 2009 e nel 2010 la compagnia tiene dei laboratori/residenze con i detenuti dell'Istituto Penale Minorile Fornelli di Bari, con cui ha realizzato due studi dai titoli Homo Erectus e Juke box kamikaze. Nel 2011 Fibre Parallele ha debuttato con due lavori: il primo, un testo del drammaturgo inglese Edward Bond, dal titolo Have I None, all’interno di TREND, rassegna dedicata alle nuove frontiere della drammaturgia britannica curata da Rodolfo di Giammarco per il Teatro Belli di Roma; il secondo è Duramadre, una scrittura originale di una microsocietà matriarcale in un mondo in disgregazione, coprodotto dal Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria (BT) e da Opera Estate Festival di Bassano del Grappa (VI). Fibre Parallele vince il premio Hystrio - Castel dei Mondi 2011, conferito alle giovani compagnie teatrali che si distinguono s
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