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JEZABEL

Teatro Sguardo Oltre Associazione Culturale
Regia: SOFIA PELCZER
Drammaturgia: MADDALENA MAZZOCUT-MIS E SOFIA PELCZER DALL'OMONIMO ROMANZO DI IRENE NEMIROVSKY
Attori: LORENZA DOMINIQUE PISANO, SARA ZANOBBIO, IVANO LA ROSA MARTA PISTOCCHI (VIOLINISTA IN SCENA)
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: teatro al femminile, nemirovsky, ossessione dell'eterna bellezza, madre narcisista, conflitto generazionale

Aula di tribunale nella Parigi degli anni ’30. L’imputata è Gladys Eysenach, colpevole dell’omicidio del suo presunto giovane amante. A partire dall’interrogatorio, ha inizio, in un flashback vorticoso, la mise-en-scène soggettiva del rapporto della protagonista con gli uomini, con la figlia, ma soprattutto con se stessa, le sue inquietudini e il suo disperato bisogno di sentirsi amata e desiderata.
Gladys, ripercorrendo gli eventi del passato, rivive tutta la sua giovinezza, a cui non ha mai permesso di concludersi. Fil rouge dello spettacolo è il tallone d’Achille della donna contemporanea: il desiderio della giovinezza e di una perenne e immutabile bellezza. E allora bisogna fingere, mentire sull’età. Al di là delle apparenze, al di là del tempo, al di là delle parole e degli sguardi degli altri, al di là del moralismo e della morale Gladys rivendica la libertà di essere ciò che sceglie e fa sì che il ballo continui. Tutte le notti. La scelta della protagonista è dettata dal suo narcisismo, dal desiderio di ritrovare quell’ebbrezza giovanile dell’attimo in cui tutto può ancora accadere, ed ecco che la libertà la imprigiona nella sua ossessione.
Attorno alla protagonista appaiono diversi personaggi, tutti interpretati da due figure dell’inconscio, un uomo e una donna giovani, che mettono in scena la realtà di menzogne costruita da Gladys. Tale gioco scenico, del tutto dichiarato, viene rappresentato anche visivamente: una scenografia eterea, fatta di mobili e tessuto, apparentemente realistica, man mano si trasforma in una cella, metaforica e reale. La parete trasparente in proscenio filtra la percezione dello spettatore come se uno sguardo soggettivo distorcesse la realtà.
Lo spettacolo fonde le potenzialità di diversi linguaggi, quali la musica, il canto e il ballo. La violinista accompagna dal vivo gli accadimenti e le azioni, con musiche che spaziano dal repertorio classico della Francia anni ‘10 e ’30 alle contaminazioni gitane, jazz e tango dei peggiori locali di Parigi, interagendo con la protagonista, come se fosse la sua ombra.
Jezabel è una panoramica sulla società dell’immagine, dove il conflitto generazionale è inevitabile e trova la sua maggiore espressione nel rapporto tra una madre narcisista e sua figlia, il cui futuro e la cui vita stessa sono sacrificati sull’altare della rapacità d’amore di Mammina, diventando così metafora di una giovane generazione uccisa dai “genitori”, perché troppo attaccati al potere e all’ambizione.

Altri crediti: MOVIMENTI SCENICI: LARA VAI
CONSULENZA MUSICALE: FRANCESCA BADALINI
SCENE: FABIANA SAPIA E FRANCESCA MOIOLI
COSTUMI: NAOMI GALBIATI
LUCI: ANNA MERLO
MACCHINISTA: ARNALDO RUOTA
ASSISTENTE ALLA DRAMMATURGIA: VANJA VASILIEVIC
ASSISTENTI ALLA REGIA: CHIARA VALLI, KARIN ROSSI, COSTANZA MOTTA
ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE: CHIARA LO DATO, COSTANZA MOTTA

Produzione: TEATRO SGUARDO OLTRE

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Teatro Sguardo Oltre è un’associazione culturale milanese che affianca produzioni teatrali a interventi culturali sul territorio. La ricerca di nuovi linguaggi e la volontà di creare dispositivi scenici polivalenti portano la compagnia a indagare il fecondo rapporto tra romanzo e teatro, con l’intento di esaltarne la poesia e la potenza visiva, per stimolare l’immaginazione dello spettatore.

Il nucleo artistico di Teatro Sguardo Oltre vanta un’esclusiva femminile: fondatrice e anima dell’associazione è la regista Sofia Pelczer, docente della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, che porta avanti la direzione artistica, Vanja Vasiljević cura l’aspetto organizzativo, Veronica Scarioni si occupa dei progetti legati al sociale, mentre Barbara Ansaldi è la digital artist della compagnia. Attorno all’associazione si raggruppano artisti prevalentemente giovani con diversa provenienza e formazione: Giulia Olivieri scenografa e filmmaker, Francesca Badalini musicista e compositrice musicale, le attrici Lorenza Pisano e Sara Zanobbio, le collaboratrici Chiara Lo Dato e Chiara Piemontese. È salda la collaborazione con la drammaturga Maddalena Mazzocut-Mis.

Teatro Sguardo Oltre ha all’attivo una continuativa collaborazione con l’Università degli Studi di Milano con la quale condivide la visione formativa, che si riscontra anche nella varietà di attività culturali che l’associazione offre alla cittadinanza milanese. Spesso vincitori di bandi della Fondazione Cariplo, i progetti cercano di affrontare alcune problematiche sociali, ambientali e culturali del territorio con un linguaggio intrinsecamente teatrale, come l’attuale progetto L’alfabeto dell’adozione, che ha come obiettivo la sensibilizzazione, diffusione e trasmissione della cultura dell’adozione, portatrice di valori civici e sociali quali accoglienza e inclusione sociale.
Le produzioni teatrali non assumono solo un’importante rilevanza artistica, ma anche educativa, in quanto estendono a un bacino più ampio l’interesse per alcune storie spesso dimenticate. Tra gli spettacoli di questa matrice, si ricordano Jezabel da Irène Némirovsky e Il capolavoro sconosciuto da Honoré de Balzac.
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