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Benedetto il giorno che t'ho incontrato

Associazione Studio Novecento
Regia: Marco Maria Pernich
Drammaturgia: Marco Maria Pernich
Attori: Attrice/Scolastica - Stefania Lo Russo Poeta/Benedetto - Vincenzo Paladino
Anno: 2016


Generi: Prosa, Altro
Un Attrice di oggi che dirige un teatro e un Poeta si ritrovano dopo molti anni. Lui frustrato nelle sue ambizioni e lei nel pieno del successo artistico e mondano. Lui ha con sé la sua ultima opera -rifiutata da tutti- e in qualche modo la propone a lei che non è interessata ma nello stesso tempo lo asseconda -per antico affetto ma anche un po' per liberarsene. Il confronto è duro e serrato e emerge il loro passato. Sono stati amanti fin quando lui se n'è andato e lei forse non gliel'ha mai perdonata. Però emerge anche altro: così lo scontro esistenziale di Attrice e Poeta diventa scontro metafisico. Allora il testo del Poeta diventa terreno sapienziale che illumina la contemporaneità dell'Attrice e del Poeta fino all'inopinato finale. Il testo del Poeta prende spunto dai Dialoghi di Gregorio Magno e racconta l'ultimo incontro tra Benedetto e sua sorella Scolastica. Al momento dei saluti, lei gli chiede di trattenersi perché sarà l'ultima volta che si vedranno. Benedetto risponde che la Regola prevede che il monaco dorma in monastero. Lei allora piange e prega. Si scatena un fortunale che impedisce a Benedetto di tornare a Montecassino. Scolastica allora dice “Ora vai se puoi”. Il fortunale appare quindi come una vera e propria teofania. Cosa si siano detti durante quell'ultima notte -Scolastica tre giorni dopo muore- Gregorio Magno non ce lo dice. Il testo immagina che lei abbia chiesto a lui ancora una volta il racconto della sua vita.
Perché -dice- c'è sempre da imparare. Lo spettacolo vive del doppio livello: teatro di prosa e teatro di narrazione. È ambientato in teatro, ovvia metafora del mondo ma anche luogo che giustifica l'interazione col pubblico che non è più solo spectator ma testimone di eventi che lo interrogano. Il pubblico può addirittura scegliere se ascoltare o meno pezzi del racconto di Benedetto e Scolastica.

Altri crediti: Musiche - Matteo Carminati

Produzione: Associazione Studio Novecento

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Studio Novecento nasce nel 1998 da un gruppo di giovani che mette in scena uno spettacolo: Studio sulle Geometrie non euclidee del Desiderio – Fedra, che debutta chiudendo la decima edizione del festival Rencontres du Jeune Théâtre Européen a Grenoble. Un trionfo, I ragazzi vengono applauditi nelle strade dagli altri partecipanti del festival. Da quel successo nasce l’Associazione e la Scuola di Teatro: un centro di crescita, di ritrovo e di ricerca. Nel 98/99 Studio Novecento co-produce con CREARC Les Eumenides di Fernand Garnier, regia di Marco M. Pernich, con attori francesi e italiani in tournée tra Francia, Italia e Lituania. Intanto Studio sulle Geometrie non euclidee del Desiderio – Fedra parte per la Germania e per la Polonia. Con il nuovo millennio l’Associazione collabora con multinazionali come Nestlé, Maserati, Hilton Hotel&Resorts, etc. mentre sul piano della formazione teatrale la domanda che ci si pone è “Quale Attore per il 2000”? Convinti che solo ascoltando i bisogni delle persone nel processo di formazione si possa giungere a un modo di recitare che riesca a parlare al mondo di oggi. Dalle amicizie dei Rencontres du Jeune Théâtre Européen nasce Jeune Théâtre Européen: una rete europea, da Glasgow a Plovdiv, da Barcellona a Mosca, che coopera con stage, atelier e spettacoli. Nascono in tutto il continente rassegne teatrali JTE e gli spettacoli dell’Associazione girano per l’Europa, anche a Milano arriva la Prima Stagione Italiana del JTE, che nel 2013 giunge all’ottava edizione. Tutto questo, assieme alle due edizioni del progetto Mediterranea, con giovani algerini, spagnoli, francesi e croati, porta gli studenti della Scuola di Teatro a vincere nel 2005 al Romateatrofestival tre primi premi – miglior regia, migliore uso dei materiali scenografici, miglior gruppo e il secondo posto come Miglior spettacolo. Nel 2006 Studio Novecento dirige per un anno il Teatro ARCA. Nascono una rassegna per bambini, la Rassegna Teatro e Sacro e il primo festival di Teatro Underground. Finita l’esperienza con Teatro ARCA viene prodotto Amleto o il Porto dei Sogni insabbiati. È uno degli spettacoli di maggior successo della compagnia e va in tournée a Grenoble, a Frankfurt-Oder e ad Alessandria d’Egitto. Nel 2008 apre la sede di Studio Novecento, inizia la produzione delle Cene con Delitto le quali tutt'ora vengono replicate per aziende e privati. Inizia anche un nuovo ciclo di produzioni, Gli Scavalcamontagne nel 2011, L'Alba della Democrazia nel 2014 e Genesi che nel 2015 vince il Premio Fersen per la Miglior Regia. L’ultimo successo riportato è per ora quello di Ride la Gazza nera sugli Aranci, un altro gruppo di giovani attori che nel 2017 è stato applaudito nelle strade di Grenoble come era successo a quei ragazzi del ’98.
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