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Una donna qualunque uccisa da Oscar Wilde

Animanera
Regia: Aldo Cassano
Drammaturgia: Greta Cappelletti
Attori: Natascia Curci
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa, Performance
Sybil Vane non è una donna qualunque: è il primo e letale amore di Dorian Gray, protagonista del celebre romanzo di Oscar Wilde.
Dalla penna di Wilde, Sybil è una giovane e promettente attrice pronta a rinunciare all’arte per amore di Dorian Gray, una rinuncia che porterà Dorian a rifiutarla accusandola di essere una donna qualunque “senza arte e senza genio”, provocando il suicidio dell’amata.
Oggi, dopo oltre un secolo dalla sua morte, Sybil Vane torna sulla scena per scalare il successo: è cresciuta, ha capelli rosso fuoco ed è molto incazzata. E’ decisa a far saltare il destino scritto per lei da Oscar Wilde: “Via! Via via dalle tue parole! Non mi prendi non sai chi sono, da dove vengo sono straniera in terra straniera e faccio saltare la tua storia. Valico i capitoli, i confini e nessuno mi prende! Corro corro corro e divento protagonista”.
Sybil si riscrive e si re-inventa, trasformandosi in un’artista acclamata, proclamando la vittoria dell’arte sull’amore, in una girandola di pose e battute taglienti, provando e riprovando maschere ciniche, in una danza sempre più frenetica: il suo corpo fa rumore, la sua anima traccia nuovi suoni nello spazio, una nuova melodia, nuovi versi, la sua nuova narrazione corre lontana, si interseca, sbatte, va a braccetto e fugge via dalla strada tracciata da Wilde.
Il raffinato gusto per la battuta, unito ad un sapiente cinismo, la trasformano in una diva e, al contempo, in una donna incapace di “tirare le labbra all’insù” e di amare. Ma Sybil, ha ormai abbracciato il dominio della finzione sulla realtà, e non può tirarsi indietro: rinnega l’amore eterno, quello che considera una smania tutta al femminile da estirparsi come una malattia, e si prostituisce a uno stuolo di critici per affermare la propria immagine. Sybil Vane si riscrive e si autodistrugge al contempo, tra picchi di godimento e leggerezza, in una continua e forsennata girandola infernale, in eterno conflitto con la donna fragile e innamorata, vulnerabile e per nulla cinica, una donna che Sybil disprezza ma in cui si riconosce.
Nella sua scalata vertiginosa verso la conoscenza di sé stessa, Sybil incarna un rapporto sempre più intimo con il proprio -tanto amato quanto odiato- autore Oscar Wilde: “Le mie parole… sono finte, non mie, non sono parole che avrei voluto dire. E poi riscrivermi fa male… È così difficile. Forse non ho nemmeno idee. E neppure la forma…”
E se Sybil Vane fosse davvero una donna qualunque?

Altri crediti: Sound Design: Antonio Spitaleri
Costumi: Lucia Lapolla
Luci: Giuseppe Sordi
Scene: Nani Waltz
Si ringrazia Micaela Sapienza

Produzione: Animanera

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Animanera nasce nell’area dell’impegno sociale milanese e sviluppa un intenso percorso di ricerca artistica che sfocia in spettacoli e performance su scottanti temi sociali, seguendo una linea estetica altamente provocatoria. E’ votata alla sperimentazione e alla ricerca, nell’ottica di interpretare e agire il politico, il sociale e il presente, attraverso drammaturgie originali e una molteplicità di linguaggi che traggono ispirazione dal mondo delle arti visive e dei nuovi media. L’urgenza della compagnia è sperimentare strade alternative di comunicazione, declinando la contemporaneità in una ricerca interdisciplinare, in una filosofia progettuale di avanguardia dove il pubblico è coprotagonista all’interno di un’estetica underground. E’ Teatro Convenzionato dal Comune di Milano. Nel 2008 vince il Bando ETRE di Fondazione Cariplo Esperienze Teatrali di Residenza e trova la sua base al PIM OFF per il progetto triennale Urbanima – l’anima della città. Nel 2012 vince il Bando Buona Gestione promosso da Fondazione Cariplo, con il progetto triennale Interaction.
È composta dai fondatori Aldo Cassano, Natascia Curci, Antonio Spitaleri, Lucia Lapolla, e da una rete consolidata di collaboratori stabili che costituisce una preziosa risorsa per la compagnia.
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