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nessuno escluso

Teatro delle Temperie
Regia: Andrea Lupo
Drammaturgia: Andrea Lupo
Attori: Giovanni Cordì, Alice Gera, Giacomo Martini, Chiara Sarcona
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: differenze culturali, analisi della società, migrazioni, distopie

Uno strano mondo, sembra un videogioco. Chiunque può vincere e passare al livello successivo. Una sfida pericolosa, in cui tutto è lecito e nulla è vietato. LO STATO garantisce il premio finale. Ma nella terra promessa, nel paradiso terrestre, si può entrare solo se si sono fatti abbastanza punti. Come in un videogioco.
Sono finite da poco le terribili guerre globali. Le grandi migrazioni sono ancora in atto, poiché alcune zone del mondo sono state rese inabitabili dai conflitti e la fuga scomposta di interi popoli non è ancora terminata. Per gestire la situazione, LO STATO ha dovuto riorganizzare la struttura sociale e la stessa conformazione dei centri abitati. Ogni grande città è stata divisa in zone abitabili classificate in settori diversi identificati da colori specifici: la cerchia più esterna è la zona grigia, più interna è la zona blu, e infine la zona rossa è il massimo a cui si possa aspirare. I restanti territori al di fuori dei te suddetti formano la vasta e desolata Zona Morta popolata da nomadi chiamati Camminanti.
Lo spettacolo si sviluppa nella zona blu, dove quattro personaggi vivono la loro quotidianità fatta di LED (una sorta di valuta digitale, ottenibili come stipendio mensile del proprio lavoro o come extra attraverso altre modalità), di collegamenti (amicizie virtuali), controllori (che fanno in modo che l’ordine pubblico sia rispettato) e l’aspirazione, incentivata e fomentata da LO STATO, di accedere al livello superiore.
Tutti si adoperano per avanzare ad uno status sociale piu’ elevato, con il miraggio di condizioni di vita migliori. Anelando a false promesse di felicità, considerazione, visibilità, e uniti agli altri solo da una tristezza, una frustrazione e una solitudine comuni. Compiacenti a un sistema che omologa desideri e obiettivi. Che insegna a non guardare in faccia a nessuno. Che riduce sentimenti ed emozioni alla brama di realizzazione di desideri materiali, a mettere il proprio sé al centro del mondo. Che fa dimenticare la propria umanità e che fa assopire il bisogno e il desiderio del contatto profondo con gli altri. Sempre connessi a un mondo che non è quello della loro anima. Incapaci di accettare l’altro per quello che è, perché non sono in grado di accettare e accogliere neanche loro stessi. Un sistema a cui quasi nessuno pero’ riesce a ribellarsi. Dove la cosa importante è sempre ottenere qualcosa di più, per sentirsi integrati, per non essere tagliati fuori, per non essere esclusi.

Altri crediti: aiuto regia Michele Zaccaria
scenografia di Matteo Soltanto
disegno luci e musiche di Antonio Bianco

Produzione: Teatro delle Temperie

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Teatro delle Temperie opera seguendo tre direttrici principali: la produzione di spettacoli; la promozione-organizzazione di rassegne ed eventi culturali; la didattica teatrale.

Teatro delle Temperie predilige spettacoli che adottino nuove drammaturgie, e pone un grande riguardo per tematiche di rilevanza sociale e civile. La compagnia si impegna contemporaneamente sia nella produzione di spettacoli di prosa, che di teatro ragazzi, adottando sopratutto in quest’ultimo settore l’utilizzo di linguaggi misti, contaminati da elementi di teatro di figura e nouveau cirque.

Dal 2006 la compagnia Teatro delle Temperie gestisce in convenzione con l’Amministrazione Comunale di Valsamoggia il Teatro Calcara.
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