Regia: Lorenzo Maragoni
Drammaturgia: Michele Ruol
Attori: Giacomo Rossetto
Altri crediti: light designer Stefano Razzolini elementi scenici Antonio Zonta foto di scena Serena Pea video Luca Baggio
Parolechiave: monologo, maradona, calcio, religione, sport
Produzione: Teatro Bresci
Anno di produzione: 2017
Genere: Prosa
Maradona nell’alto dei cieli è uno spettacolo all’incrocio di tre dimensioni: il calcio, la fede, il teatro. È uno spettacolo scritto per essere interpretato da un unico attore, Giacomo Rossetto, mischiando la sua biografia di uomo, di attore, di ex-calciatore, di padre, con quella di uno dei più grandi calciatori e personaggi pubblici di sempre, e officiandone una specie di rito laico. Maradona ha una storia complicata, fatta di partenze, ritorni, ombre e luci splendenti, una storia in cui, in modo non così diverso da un attore, il privato è quasi sempre al servizio del pubblico. E attraverso questo incredibile percorso, Maradona è diventato un mito. Un mito fondativo di una squadra, di una città, di una nazione. È tramandato in modo scritto e in modo orale. È oggetto di leggenda. È venerato. E al cuore di tutto questo sta il suo essere uno di quei rarissimi uomini capaci da soli di portarsi sulle spalle un’intera comunità; o meglio di costruirla. Basta nominare Maradona perché un capannello di persone si trovi unita a parlare, a commentare, a stringere amicizia, a litigare. È un uomo che in un’epoca pre-social network, grazie a quel serissimo gioco che è il calcio, era già in grado di influenzare milioni di persone e la cultura del suo tempo, come pochi sportivi prima di lui. Oggi che il mondo virtuale è sempre più densamente popolato, e si svuotano gli stadi, si svuotano le chiese, può essere il teatro un luogo da cui ricominciare a costruire un sentire comune? Il testo di Michele Ruol affronta con coraggio, affetto e leggera ironia una figura che è un continuo invito a superare se stessi senza prendersi troppo sul serio, un invito al coraggio di affrontare le lotte con se stessi e a perdonarsi le cadute, e a darsi, come il teatro, quando lo spettacolo sembra ormai finito, ogni volta la possibilità di ricominciare.
Informazione riservata agli Organizzatori
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