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Garwalf

Dynamis

Genere Prosa Performance
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Premi: In-Box Selezione 2017
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Regia: Andrea De Magistris e Giovanna Vicari

Drammaturgia: Andrea De Magistris e Giovanna Vicari

Attori: Marta Vitalini e Francesco Turbanti

Altri crediti:

Parolechiave: verità, trasformazione, identità digitale, lupo mannaro, gioco

Produzione: Dynamis, Teatro Vascello, Pim Off, Mama Umbria International, Ocra Scuola Permanente dell' Abitare

Anno di produzione: 2016

Genere: Prosa Performance

Garwalf è un’azione performativa concepita come un atto inclusivo in cui il pubblico è agente del
processo scenico. Una tenda da campeggio accoglie gli spettatori volontari che si trovano imbrigliati in un' alternanza veglia/sonno. Ogni volta che scende la notte un partecipante viene ucciso ed è costretto ad abbandonare Il gioco. Ciascuno dei partecipanti ha un’identità variegata, un corollario di maschere che condiziona le relazioni con il resto della comunità interna e i sopravvissuti dovranno sfruttarle al meglio per individuare il colpevole, pianificare vie di fuga e strategie di autodifesa.
Dalle prime fasi di studio la ricerca si è incentrata sulle possibili strade di narrazione delle interazioni con le tecnologie digitali. Gradualmente abbiamo stretto il focus sull’uso della maschera nei dispositivi social, spazi dove ci concediamo spesso senza riserve, poco consapevoli dell'archivio di informazioni che mettiamo a disposizione. Una profilazione collettiva e consensiente in cui il meccanismo ricattatorio di un mondo trasparente, senza ombre, sta contribuendo a ridurre le nostre maschere, nel tentativo tirannico di abolirle. Garwalf cerca di stimolare una riflessione sulla consapevolezza e l’uso differenziato dei propri io, provocando il nostro rapporto con la “verità”.
Siamo certi di attribuire sempre lo stesso valore alla “verità”? Chi si comporterebbe nello stesso modo con un genitore, un professore, un vecchio amico, un collega, un amante? chi vorrebbe guardare a due di queste figure con gli stessi occhi? Differenziare le nostre interazioni contribuisce a fortificare la nostra identità, la rende complessa, elastica e unica. Le nostre identità digitali sono costruite su richieste sempre più specifiche ed esplicite di informazioni: cosa penso, dove sono, con che gruppi mi identifico, con chi non voglio avere nulla a che fare. Tutto è dichiarato e chiaro in una società vera, che non lascia spazio alla menzogna, accecata dall'abbaglio della trasparenza.
Garwalf cerca di inquadrare la tecnologia digitale attraverso la presa di coscienza di un dispositivo prettamente teatrale: la maschera, elemento della personalità complessa, strumento di un gioco alla sopravvivenza.
Nei mesi sono state esplorate possibilità di sviluppo del progetto performativo attraverso incontri di studio, laboratori teatrali aperti, laboratori nelle scuole, presentazioni, sperimentazioni collettive. La performance, nella forma che ha oggi, è la sintesi di tutti i contributi al lavoro.

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