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Da Dada a Dada

Franco
Regia: Franco Brambilla
Drammaturgia: Di Franco Brambilla tratta da: Tristan Tzara e Pablo Picasso
Attori: Fabio Brusadin, Barbara Nicoli, Sivia Scotti, Sandhya Nagaraja
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatro-danza, Performance

Tags: teatro-danza, dada, drammaturgia contemporanea, franco brambilla

Da Dada a Dada
Sono ormai trascorsi cento anni dal Dadaismo e ancora ritroviamo tracce e riferimenti più o meno espliciti in tutta l’arte contemporanea, come se quel movimento incarnasse lo spirito di un intero secolo. Lo spettacolo Da Dada a Dada è ispirato ai testi teatrali Il cuore a gas di Tristan Tzara, e a Il desiderio preso per la coda, di Pablo Picasso e per finire "Assemblaggi", un azione di danza dedicata all'opera di Daniel Spoerri. Opere e autori che ancora oggi sono sinonimi di messa in discussione del conformismo e dei luoghi comuni, nel tentativo di creare un pensiero critico sulla contemporaneità. L’impianto registico interdisciplinare e performativo, consente di procedere trasversalmente tra diversi linguaggi artistici.
Lo spettacolo tuttavia non vuole essere una ricostruzione storica, bensì una corda tesa che dal Dadaismo, attraverso il Surrealismo, ci conduce fino ai giorni nostri.
L'occasione del centenario del movimento Dadaista, la preziosa collaborazione con Daniel Spoerri, hanno dato l'avvio a questo progetto che individua proprio nell'artista Svizzero un punto di riferimento del percorso di lavoro.

Lo Spettacolo
Prima parte – durata 30’ Il cuore a gas
di Tristan Tzara
“Il cuore a gas” (1921) è il testo più significativo dell’esperienza Dada. Di questo testo hanno scritto che ha "un dialogo senza alcun riferimento con la realtà, totalmente gratuito, basato su ripetizioni esasperate della stessa frase, che sarà poi quello di Ionesco e del Teatro dell'Assurdo". I personaggi sono ridotti a un corpo, e più precisamente a un corpo mummificato, imballaggi che nascondono la loro identità, dando origine ad un nuovo significato, vivono senza tempo creando immagini e azioni apparentemente casuali.

Seconda parte- durata 32’ Il desiderio preso per la coda
di Pablo Picasso
Picasso scrisse “Il desiderio preso per la coda” in soli quattro giorni, dal 14 al 17 gennaio 1941, durante l’occupazione nazista a Parigi; i personaggi sono le cose che ci circondano nella vita quotidiana: Piede grosso, La Cipolla, La Torta, etc. raccontano quanto tutto possa trasformarsi a causa dell’assurdità della guerra. E’ il testo stesso a suggerire l’indicazione con una battuta alla fine della pièce: “Lanciamo con tutte le nostre forze i voli delle colombe contro le pallottole e chiudiamo a doppia mandata le case demolite dalle bombe”.

Terza parte- durata 13’ Assemblaggi
Azione scenica sull’opera di Daniel Spoerri
Gli elementi che costituiscono quest’azione di danza sono ispirati all’opera di Daniel Spoerri e alla vita quotidiana. Attraverso la danza, la coreografia esaspera la dimensione del collage, in un gioco anarchico e inafferrabile, fuori da schemi e classificazioni. La musica creata da Scott Johnson esaspera il carattere combinatorio, attraverso il collage e il montaggio di materiali sonori convenzionali e degradati, creando un affresco di situazioni e di paesaggi sonori irridenti e provocatori.

Produzione: Fondazione Mudima Milano e Statale9teatro

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L’associazione teatrale Statale9teatro, fondata nel 2006 da Franco Brambilla docente alla scuola Paolo Grassi di Milano, fondatore e direttore artistico per numerosi anni de La Corte Ospitale di Rubiera, raccoglie attorno a se numerosi artisti provenienti da diverse discipline, come Barbara Nicoli, performer e artista visiva, attori e danzatori come Filippo Plancher e Sandhia Nagaraja. Collabora stabilmente con poeti come Nanni Balestrini e Bruno Tognolini. L’attività dell’associazione coniuga ricerca e formazione, promozione e produzione, ed è fortemente caratterizzata da una cultura multidisciplinare. Fin dalla sua nascita dedica una precisa attenzione alla creazione di eventi per gli spazi dell’arte come musei e gallerie, e spazi monumentali come Cimiteri, parchi e aree urbane.
Numerose le produzioni che attingono forza poetica dai luoghi d’arte come il Museo del 900 di Milano, La Galleria Civica di Modena, La Fondazione Mudima di Milano, e da spazi di culto, come il Cimitero Monumentale di Milano, il Parco del San Lazzaro di Reggio Emilia, il padiglione Lombroso di Reggio Emilia.
Le principali produzioni realizzate sono:
“Da Dada a Dada”, spettacolo dedicato alle avanguardie dadaiste, Fondazione Mudima di Milano e Galleria Civica di Modena, (2016).
“Assemblaggi” in collaborazione con Daniel Spoerri, Padiglione Svizzero di Expo, Milano, (2015).
“La tempesta perfetta”, di Nanni Balestrini, Venezia, Porto Marghera e Museo del 900, di Milano, (2015).
“Orfeo, canta!” tratto da I Sonetti ad Orfeo di R.M. Rilke, Museo del 900 di Milano e Cimitero Monumentale di Milano, (2014).
“63x50 teatro” spettacolo per i 50 anni del Gruppo ’63, con testi di A. Giuliani, E. Filippini, G. Falzoni, G. Manganelli, M. Perriera, Auditorium Parco della Musica di Roma e Teatro dell’Elfo di Milano, (2013).
“Conversazioni con il boia” di Kazimier Morciaski, Teatro Vascello di Roma, (2013).
“Quel pasticciaccio brutto”, Festival 1,6,7 Contatto di Reggio Emilia, (2013).
“Omnia Vanitas” tratto da Elias Canetti, Museo Storia della Psichiatria di Reggio Emilia (2012).
“Vite infami” tratto da documenti e testimonianze d’archivio dell’Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, Padiglione Lombroso di Reggio Emilia, (2012).
“Autoritratto con dedica”, quattro ritratti di figure femminili, Reggio Emilia, (2012).
“Tristano” di Nanni Balestrini, coreografia di Luciana Melis, La Triennale di Milano, (2011).
“Il principio del piacere”, spettacolo itinerante nel parco del San Lazzaro di Reggio Emilia, (2010).
“Black out” di Nanni Balestrini, coreografia di Luciana Melis, Fondazione Mudima di Milano, (2010).
“Il giro del mondo in ottanta fiabe” spettacolo multiculturale dedicato all’infanzia nell’ambito di Reggionarra, Reggio Emilia, (2009).
“Il rovescio della Ragione” dedicato a Franco Basaglia per il trentennale della Legge n°180, Reggio Emilia, (2009).
“Rattenfanger l’accalappiatopi”, di Bruno Tognolini, Reggio Emilia, (2009).
“…e sarebbe questa la mia Itaca” evento teatrale itinerante dedicato a Giorgio Messori, prodotto da Fotografia Europea, Reggio Emilia, (2007).
“Quattro quartetti” tratto da T.Elliot, spettacolo di teatro-danza con le coreografie di Luciana Melis, Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, (2007).
“Visioni di una notte d’estate”, spettacolo itinerante nel parco del San Lazzaro, Reggio Emilia, (2007).
“La nave dei folli”, rassegna di spettacoli ed eventi presso il Padiglione delle Agitate, in collaborazione con il Centro di documentazione di Storia della Psichiatria San Lazzaro e l’Associazione Museo di Storia della psichiatria San Lazzaro di Reggio Emilia, (2007).
“Le mille e una notte storie di vite sospese”, spettacolo multiculturale e multietnico, nell’ambito del Festival 1,6,7 contatto a Reggio Emilia, (2007).
“Gli anni del silenzio-Voci dal San Lazzaro” spettacolo tratto dai documenti e cartelle cliniche dell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, (2006).
Dal 2006 al 2009 organizza il Festival estivo Il rovescio della ragione che si svolge nei giardini e nei chiostri del Complesso Monumentale San Lazzaro di Reggio Emilia.
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