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Namu

Stefano Fardelli
Regia: Stefano Fardelli
Drammaturgia: Stefano Fardelli
Attori: Stefano Fardelli
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Danza, Performance, Installazione
Un viaggio in Birmania.
Quello che mi ha spinto a partire, oltre ai pesaggi molto suggestivi e ancora intatti della Birmania, sono anche la grande spiritualità del paese e la grande integrazione tra uomo e natura.
Da alcuni anni il mio percorso personale, spiritualmente parlando, mi coinvolge sempre di più, condizionando anche il mio lavoro artistico.
L’idea di partenza che mi ha spinto a voler iniziare questo nuovo progetto è stata l’esigenza di esplorare e studiare la connessione tra spiritualità e rito attraverso il movimento. Studiando i monaci di diverse religioni si scoprono inattese coreografie, inconsapevoli di esserlo. In oriente ed in occidente i nostri monaci si riuniscono in riti attraverso movenze e gesti ripetuti dando vita alle loro messe e riunioni spirituali di meditazione. Il movimento rituale non è presente solo nei luoghi di culto ma anche nella vita quotidiana, nella preparazione dei guerrieri e nello studio delle arti marziali in oriente. Per poter praticare quotidianamente, anche più volte al giorno, i propri riti, lavori, esercizi e meditazioni, bisogna essere spinti e guidati da una profonda devozione. Ecco perchè ho scelto d’intitolare questo lavoro Namu. La parola sanscrita namu o namas significa “devozione” .
Le parole chiave che mi aiuteranno a comporre le sequenze della coreografia saranno: movimento antico, tradizione, rito, semplicità e connessione con la natura.
Il viaggio in Birmania è stato di grande aiuto per la mia ricerca: il paese vive in un tempo che si è fermato, dove le antiche tradizioni ancora risuonano tra i popoli che vivono nella semplicità in armonia con la natura. Il paese è immerso nella sua spiritualità e guidato dai numerosi monaci buddisti che vivono nei meravigliosi templi sulle montagne. Moltissimi studenti praticano e studiano le arti marziali nelle strade dei villaggi.
Scenograficamente vorrei mantenere l’idea usata per il secondo studio di Namu: creare su quasi tutta la superficie del palco un mandala, che ho visto con i miei occhi dipinto dai monaci locali in una antica grotta nelle montagne di Powintaung in Birmania appunto, con farina e due diversi tipi di terra in modo che i colori contrastanti tra di loro diano vita a disegni che richiamano la geometria sacra. Ultimando in scena il mandala la danza lo distruggerebbe subito dopo proprio come fanno i monaci che lo rompono appena lo hanno concluso portando a riflettere sulla ciclicità della vita.

Produzione: Sostenuto da Compagnia Excursus

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Stefano Fardelli nato a Genova il 28/10/83. Nel 2004 si diploma presso l'accademia M.A.S., sotto la direzione artistica di Susanna Beltrami a Milano; succesivamente studierà e si perfezionerà presso altri centri coreografici e compagnie residenti in Europa. Tra le collaborazioni nazionali e internazionali ricordiamo l'Opera di Berlino, BBc e The Place (Uk), Opera Reale Filandese, Compagnia Aleph, Les Gens d’Uterpan, English National Opera, Benedetta Capanna ecc.. .
Coreografo di "Chi sei?" per il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, del video di video-danza Day Off ospite in molti Festival in Italia e Uk e vincitore di una menzione speciale al Festival Internazionale Il Coreografo Elettronico 2011 e del solo Svarupa-vyakta selezionato da Corpi Urbani 2014, Festival Ammutinamenti Vetrina Anticorpi XL 2014, Exister 2014, Che Danza Vuoi? 2014, Teatro Comunale di Ferrara e vincitore del secondo premio del Gdansk International Festival Solo Dance Contest 2014 in Polonia.
Nel 2010 lavora per il regista di Hollywood Mike Figgis. Nel 2014 debutta al cinema tra i protagonisti del nuovo film del regista Stefano Tummolini. Protagonista di corti e mediometraggi in Italia e Uk. Lavora come modello in Italia, Inghilterra e ballerino per televisioni, pubblicità e videoclip internazionali.
Insegna tecniche posturali e portamento in Italia, danza contemporanea in tutta Italia e in molti centri professionali in Europa tra cui la London Contemporary Accademy The Place Theatre.
Selezionato dal Ministero della Gioventù tra i talenti italiani che rappresenteranno l'Italia nel mondo.
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