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piccola società disoccupata

Acti Teatri Indipendenti
Regia: Beppe Rosso
Drammaturgia: Beppe Rosso
Attori: Beppe RossoTure MagroBarbara Mazzi
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: lavoro, BeppeRosso, drammaturgia contemporanea, crisi

“Piccola Società Disoccupata” è il secondo spettacolo di Beppe Rosso sul mondo del lavoro contemporaneo. Questa volta è il conflitto generazionale ad essere al centro dell’allestimento, quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nel affrontare l’attuale trasformazione dell'uomo in rapporto al lavoro.
Tre attori di diversa generazione formano una “piccola società disoccupata” interpretando vari ruoli in un gioco cinico ed esilarante; sono personaggi che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi per conservare o trovare lavoro, una lotta del tutti contro tutti, in cui non mancano slanci d’amore, ingenuità e momenti di grande illusione. E’ un mondo dove è evidente la fragilità individuale che di volta in volta si trasforma in astuzia o in follia solitaria. Astuzia e follia che sono anche strategie di sopravvivenza in una commedia contemporanea dove ogni scena apparentemente reale attraverso lo humour e il paradosso viene portata ad estreme conseguenze tragicomiche.
Il testo di Remi De Vos propone un calembour di situazioni che toccano quasi tutti i ruoli che attualmente offre il mercato del lavoro: il precario, il disoccupato, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato o l’occupato in via di licenziamento. Più situazioni legate da un filo rosso che nell’insieme ricostruiscono la “commedia” del mondo del lavoro in questa società postindustriale. Rémi De Vos, autore francese, tra i maggiori degli ultimi decenni, acclamato da pubblico e critica in patria, ma ancor pressoché sconosciuto in Italia, ci fa entrare nel dramma con un linguaggio imprevedibile ed incalzante che scarta qualsiasi deriva retorica e rivela l’assurdo “indecifrabile” che stiamo attraversando.
Una Piccola Società Disoccupata che riflette sul passato e sul futuro, su cosa avviene in una società centrata sul lavoro quando il lavoro viene a mancare. Dove porterà questa nuova rivoluzione, condurrà alla società della disoccupazione o a quella del tempo libero? Evidenti le diverse considerazioni e risposte che le generazioni ancora attive ne danno ed evidente è il conflitto strisciante che le contrappone. Immersi dentro un mondo in cui tutto è mercato, un vortice di mutazione sociale ed antropologica sempre più veloce dominato da formule matematiche, statistiche e ricerche di mercato.
Il teatro, mestiere antico e lento, può tentare di fermare un attimo questo vortice e riportare al centro l’uomo, le sue paure, le contraddizioni, le fragilità e i paradossi che incontra sulla strada del lavoro, trasformando la complessità del momento in puro gioco teatrale.

Altri crediti: dal teatro di Rémi De Vos I traduzione Luca Scarlini

scene e luci Lucio Diana

movimento Ornella Balestra

Produzione: ACTI Teatri Indipendenti con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia

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La compagnia porta avanti la sua ricerca teatrale nell’ambito della drammaturgia contemporanea, sia italiana che straniera, con lo scopo di indagare la complessità della società di oggi. I mezzi utilizzati sono la scrittura scenica, la ricerca formale dello spazio, il rapporto movimento/voce/musica e la sperimentazione di nuovi linguaggi evocativi in grado di spiegare con efficacia il mondo contemporaneo ad un pubblico eterogeneo. Tale percorso progettuale si fonda sulla ricerca di una “teatralità aperta al reale” senza preconcetti, per svelare, attraverso le arti sceniche, ombre e drammi del nostro tempo.
Dal punto di vista produttivo, ACTI collabora prevalentemente con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino e il Sistema Teatro Torino. Le produzioni sono state rappresentate in moltissimi teatri italiani e in tournée all’estero.
Oltre alle proprie produzioni, ACTI annovera anche spettacoli di altre compagnie, frutto della collaborazione produttiva e per i quali si occupa principalmente della parte amministrativa: “Cattive ragazze”, “Human Animal”, “Salvo buon fine”, “Nuda e Cruda”, “Portobello Never Dies”, “Letizia Forever”, “Lo Zompo”, “Questo è stato”, “Occident Express”, “L’inganno dei ricordi”, “Walking Dad”, “Anna Cappelli”.
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