Regia: Serena Marossi
Drammaturgia:
Attori: Serena Marossi, Mariafrancesca Guerra, Agostino Riola, Francesca Sproccati Recitazione: Agostino Riola
Altri crediti: Scenografie: Claudia Broggi Musiche originali: Simone Marossi Piano luci: Simone Moretti
Parolechiave: sogno, superare le paure, danza, carta
Produzione: ABC-Allegra Brigata Cinematica
Anno di produzione: 2011
Genere: Teatroragazzi (7-14) Teatro-danza
Vogliamo sognare con voi nuove avventure per l’omino biondo,
vogliamo sperare in altri incontri fantastici, che ci facciano sorridere l’anima.
Mondi e avventure che abbiano il gusto dolce e poetico dei sogni ad occhi aperti,
con personaggi fatti di vapore acqueo caramellato,
di zucchero filato modellato, di petali di rosa alla cannella,
di sorrisi sporchi di marmellata, di soffici nuvole rosso meringa.
Insomma, fatti della stessa sostanza dei sogni.
La storia racconta cosa è successo dopo la ”partenza” del Piccolo Principe dalla Terra, quando la sua anima è andata alla ricerca della rosa da proteggere. Il Piccolo Principe decide di tornare sulla Terra per aiutare l’aviatore, incapace ormai di volare con la fantasia come aveva imparato a fare nel deserto. Lo accompagnerà in un viaggio verso pianeti fantastici, insegnandoli a ritrovare quella leggerezza necessaria a sognare anche nella vita quotidiana, senza lasciarsi travolgere dal ritmo frenetico dell’oggi.
In queste nuove avventure i bambini incontreranno mondi e personaggi che illustreranno, attraverso il loro movimento alcune dimensioni fondamentali del linguaggio coreutico, per dare loro un’occasione di avvicinarsi ad un particolare modo di vedere la danza, ossia come occasione comunicativa, come mondo della possibilità, come spazio creativo onirico. La sfida è riuscire a ridurre al minimo l’utilizzo della parola, facendo passare idee, emozioni e relazioni attraverso il movimento. La danza è qui utilizzata come il linguaggio dei sogni, ed essendo molto meno razionale della parola parlata, può avere accesso direttamente al fantastico mondo interiore dei più piccoli, e non solo.
Durante lo spettacolo i bambini sono chiamati ad agire praticamente con il loro corpo: pur restando seduti sulle sedie del teatro diventano parte attiva dello spettacolo.
Un altro tema affrontato è il rapporto fra i “grandi” e i bambini. Saint-Exuperie riesce, con magistrale poesia, a ricordare a noi adulti quanto sia puro e vero lo sguardo di un bambino e quanto avremmo da imparare da loro sulle cose veramente importanti della vita. Basta poco per trovare la magia della vita chiusa nelle piccole cose. E così, anche la scenografia va a sostenere questa idea di essenzialità e di semplicità. Tutta la scena nasce da un foglio di carta, proprio come i disegni fatti dall’aviatore nel testo de “Il Piccolo Principe”.
“…della stessa sostanza dei sogni” è uno spettacolo dinamico e coinvolgente, che parla con immagini e movimenti a piccoli e grandi, in modo essenziale e diretto. Vuole essere un’occasione per sognare ad occhi aperti e per lasciare che i nostri piedi si stacchino da terra per qualche attimo.
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