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PETER PAN GUARDA SOTTO LE GONNE. TRILOGIA SULL'IDENTITA' - CAPITOLO I

THE BABY WALK
Regia: LIVIA FERRACCHIATI
Drammaturgia: LIVIA FERRACCHIATI E GRETA CAPPELLETTI
Attori: LINDA CARIDI LUCIANO ARIEL LANZA CHIARA LEONCINI ALICE RAFFAELLI
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza

Tags: identità, danza, peter pan, infanzia, adolescenza

"Peter Pan guarda sotto le gonne" è un viaggio alla scoperta della propria identità da parte di un bambino in un corpo femminile.
Peter di undici anni e mezzo, è nato femmina con lunghi capelli biondi, ama il calcio ma finge di giocare a pallavolo. Wendy ha tredici anni, è mora, gioca con l’hoola-hop e prova a fumare qualche sigaretta. Tra i due nasce un’intesa amicizia, qualcosa che ha che fare con la curiosità e l’attrazione che entrambi percepiscono e che non riescono a spiegarsi. A far luce, sarà Tinker Bell, una fata senza bacchetta magica, sboccata e politicamente scorretta, dai violenti cambi umorali, ma unica vera ascoltatrice di Peter. L’incontro tra Tinker Bell e Peter Pan dopo l’Ora di Chiusura dei Giardini di Kensington svela al bambino in corpo di bambina, la sua vera natura di “mezzo e mezzo”.
Peter sembra aver preso consapevolezza di sé, ma tra le voci grottesche di due genitori chiusi e rigidi, e un’Ombra gentile che lotta e danza con/contro il suo corpo di donna, arriva il momento di abbandonare i giochi e di crescere. Ma come si può crescere in un corpo che non è il proprio?
"Peter Pan guarda sotto le gonne" affronta il tema dell’infanzia transgender attraverso il parallelismo con il romanzo di James Matthew Barrie: “Peter Pan nei giardini di Kensington”.
Nel romanzo Peter Pan scappa di casa dopo aver sentito parlare i propri genitori del suo futuro e si rifugia nei Giardini di Kensington dove vive insieme agli uccelli, e mantiene, come loro, la capacità di volare propria di tutti i neonati.
Non tutto quel che fanno gli uccelli, però, gli è possibile, poiché il suo corpo resta quello di un umano e allo stesso modo, quando prova a giocare con altri bambini si trova a non conoscere le loro regole. Si rivolge così al governatore dei giardini: il Corvo Salomone, il quale gli spiegherà che la sua natura è quella di “mezzo e mezzo”: non esattamente un uccello, ma neppure completamente un bambino. La natura di “mezzo e mezzo” è diventata per noi una questione di identità di genere.
Lo spettacolo rappresenta il primo capitolo della “Trilogia sull’Identità” (originariamente intitolato “Trilogia sulla Transessualità”), un progetto in tre parti dedicato al tema dell’identità di genere. I tre spettacoli della Trilogia non sono legati da un filo narrativo, ma mettono il fuoco su diversi fasi e aspetti del disagio di vivere in un corpo che non è percepito come proprio.

Altri crediti: E CON LE VOCI DI
FERDINANDO BRUNI E MARIANGELA GRANELLI

COREOGRAFIE LAURA DONDI
SCENE LUCIA MENEGAZZO
COSTUMI LAURA DONDI
LUCI GIACOMO MARETTELLI PRIORELLI
PROMOZIONE ANDREA CAMPANELLA
ORGANIZZAZIONE SARA TONI
FOTO DI SCENA LUCIA MENEGAZZO

CON IL SOSTEGNO DI
CAMPO TEATRALE E CAOS - CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI

Produzione: THE BABY WALK

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The Baby Walk racchiude in sé più competenze e utilizza diversi linguaggi: parola, danza e video. In particolare, è indagato il rapporto tra cinema-teatro e tra danza-parola. Ogni progetto, anche se legato agli altri, è una sorta di “punto e a capo”.
Si ricomincia, si rimette in discussione tutto dalla base, per questo i lavori proposti e realizzati possono anche essere differenti gli uni dagli altri, ma conservano una matrice comune.
The Baby Walk, in questo senso, vuole essere un crocevia pulsante di idee e azioni, una factory come punto d’incontro artistico.
The Baby Walk sono: Livia Ferracchiati (regista/ autore), Greta Cappelletti (dramaturg/ autrice), Laura Dondi (costumista/ danzatrice), Linda Caridi (attrice), Chiara Leoncini (attrice), Alice Raffaelli (attrice/danzatrice), Lucia Menegazzo (regista/scenografa), Giacomo Marettelli Priorelli (light designer/ attore), Andrea Campanella (videomaker).
La compagnia nasce nel 2015 con la realizzazione di “Peter Pan guarda sotto le gonne”. Incentrato sul tema dell’infanzia transgender, lo spettacolo è il primo capitolo della “Trilogia sull’Identità”. Trattare il tema dell’identità di genere significa soprattutto interrogare la nostra natura di esseri umani, sollevando interrogativi universali. La ricerca dei materiali per questo progetto inizia nel 2013 e ha condotto alla conclusione che la transizione è, prima di tutto, un percorso verso la costruzione dell’identità di una persona che, liberata dalla “patologizzazione”, chiede di mettere in discussione le regole sociali e le convenzioni culturali. Le trasformazioni fisiche, fondamentali per alcune persone transessuali, non sono il fulcro della questione né di questa trattazione tematica.
Per questo si è modificato il sottotitolo del progetto da “Trilogia sulla transessualità” a “Trilogia sull’Identità”: la posta era più alta. L’identità di genere si lega al concetto di “varianza”: ognuno di noi è quel che è per un insieme di fattori culturali e biologici.
“Peter Pan Guarda Sotto Le Gonne”, semifinalista al Premio Scenario e tra i vincitori del Premio Giovani Realtà del Teatro, è stato presentato in anteprima al Terni Festival e ha debuttato al Campo Teatrale di Milano nel 2016. “Stabat Mater”, secondo capitolo, è incentrato sul tema delle relazioni intime e famigliari. Prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria e Centro Teatrale MaMiMò, sarà presentato in anteprima ad aprile 2017 al Campo Teatrale di Milano. “Un Eschimese in Amazzonia”, in fase di lavorazione, è il terzo capitolo della Trilogia e si concentra sul rapporto tra la persona transgender e la società tutta.
Parallelamente, la Compagnia ha lavorato alla realizzazione dello spettacolo “Todi is a small town in the center of Italy”, prodotto da Teatro Stabile dell’Umbria/Terni Festival e presentato in anteprima al Terni Festival 2016. Si segnalano inoltre i due spettacoli acquisiti dalla compagnia: “Ti auguro un fidanzato come Nanni Moretti” e “Quattro anni fa mia Cugina cadde dalla sedia”.
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