Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Portobello never dies

Rosario Palazzolo
Regia: Rosario Palazzolo
Drammaturgia: Rosario Palazzolo
Attori: Francesco Gulizzi, Salvatore Nocera, Rosario Palazzolo
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Portobello, Palazzolo, Nocera, Teatrino Controverso

Occorre uccidere sul nascere qualsiasi speranza,
prima che divenga l’ultima a morire.

Una camera bianca senza porte né finestre. Un tempo senza giorno né notte. Tre uomini senza nome. Portobello never dies è uno spettacolo claustrofobico e crudele; uno spettacolo ironico, anche, che enumera le speranze di ciascuno per poi deviarle, deriderle, per dimostrare la loro inesorabile incompiutezza, e insieme la loro ineluttabile necessità. Tre uomini (Letto Unu, Letto Dui e Letto Tri), in una specie di camera d’ospedale, attendono che qualcosa accada, una qualsiasi cosa che possa trascinarli via da quel luogo asettico e innaturale. Qualcosa che arriverà. Tre uomini, tre personalità che si mischiano, si confondono, divenendo ibride e sparpagliate.
Ed è anche una musica, Portobello never dies, psichedelica e banale, che diviene dispregio manifesto, analisi coatta, anomalia risolta, mistero della fede.

E inoltre è una storia di confine, quello dinamico fra vita e morte, quello asfittico fra realtà e rappresentazione, in una dialettica sempre tesa al fallimento. Una dialettica che i tre personaggi sentono ingiusta, una congiura contro la loro felicità, una disarcionata che non meritavano.
Per questo se ne stanno lì, barricati sulla linea, perché il confine è l’unica possibilità, l’unica pratica, per loro, e misurano i passi che ci vogliono affinché il confine non sia più il confine, e sguazzano nel confine, e fingono di sguazzare nel confine, perché sanno bene che la realtà pretende che compiano il passo definitivo, ed è lì, la realtà, proprio di fronte a loro, seduta, e perciò si sforzano di tirare avanti, di lesinare una nuova messinscena, sempre più miserabile, ancora più fasulla, con la speranza che il pubblico smetta di esistere.

Altri crediti: scene di Luca Mannino
luci di Toni Troìa

Produzione: Teatrino Controverso

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Rosario Palazzolo è nato a Palermo nel 1972. Drammaturgo, scrittore, regista e attore, per il teatro ha scritto: Ciò che accadde all’improvviso, I tempi stanno per cambiare (con Luigi Bernardi), e i tre atti della Trilugia dell’impossibilità: Ouminicch', Manichìni e 'A Cirimonia, vincitore del 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano e Menzione speciale premio In-box (Siena, 2010). I suoi spettacoli – prodotti dalla Compagnia del Tratto di Palermo – sono stati rappresentati nei maggiori teatri di ricerca nazionali.
Nel 2013 fonda Teatrino Controverso, con il quale produce, oltre a Letizia forever, gli spettacoli del Dittico Del Disincanto (Visita guidata e Tauromachia).
Nel 2006 ha vinto il Premio Lama e trama con il racconto a N. Per la narrativa ha scritto: L'ammazzatore (Perdisa pop, 2007) e Concetto al buio (Perdisa pop, 2010), Cattiveria (Perdisa pop, 2013) Nel 2012 Guglielmo Ferro mette in scena una versione teatrale del suo romanzo Concetto al buio.
Invitato a più riprese dalle università di Liverpool, Manchester e Capodistria, recentemente gli è stata dedicata una tesi di laurea (Possibilità Vs. Impossibilità: la drammaturgia di Rosario Palazzolo).
Condividi