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Verweile doch! Fermati attimo! Ispirazioni in movimento dall'opera di Vivian Maier

A.S.D. LUV Dance Movement
Regia: Luigi Ceragioli e Elena Nenè Barini
Drammaturgia: Luigi Ceragioli e Elena Nenè Barini
Attori: Davide Arena, Elena Nenè Barini, Giacomo Casali, Martina Platania, Marta Tabacco
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza

Tags: vivian, maier, fotografia, teatrofisico, danza

Il punto di partenza: la vicenda del ritrovamento casuale di vecchie pellicole di Vivian Maier, bambinaia di Chicago. Migliaia di immagini frutto di una attività insospettata che rivelano una dedizione incessante nell’osservare, cogliere l’attimo in cui si manifesta tutta intera una vita; fermarlo e conservarlo, per consegnarlo a non si sa chi.
Frammenti di vite, unite dagli stessi occhi colmi di vita e di bellezza. E’ come se in quell’attimo fermato furtivamente si raccogliesse anche la vita di colei che guarda, e che non sapeva di poter essere artista.
Da questo straordinario atto di cura per la vita che passa, l’ispirazione per gli attori e i danzatori;
un suggerimento su come avvicinarsi alle immagini, e alla vita che queste conservano.

Il progetto Verweile Doch! Fermati attimo! si ispira alla figura sfuggente di Vivian Maier.
Originale, misteriosa, in cerca di una collocazione nel mondo, rimasta sempre inadatta, incapace di appartenere a qualcosa fino in fondo. La sua arte rivela una capacità di cogliere la vita e la bellezza della realtà, e allo stesso tempo un lato oscuro, un interesse per il lato incongruo della vita, l'aspetto sgradevole degli esseri umani.
Studiare le sue fotografie significa cercare di entrare in quello sguardo, intuire la relazione tra lei e la realtà. Chiedersi la ragione di questa necessità compulsiva di fermare l'attimo.
E intuire che questa creatura ambigua, contraddittoria, in qualche modo dolente, abbia trovato nella fotografia, e quindi nell’arte, un modo di esserci nel mondo.

Per il progetto sono state create cinque tracce musicali originali e una canzone su testo poetico di Emily Dickinson.
Il musicista Giacomo Vezzani e il coreografo della compagnia danceOrama Luigi Ceragioli lavorano da anni in stretta collaborazione, da una storia che li suggestiona e li affascina nasce un’idea di spettacolo. Durante il processo di lavoro i movimenti coreografici evolvono costantemente insieme alla composizione musicale, la sensibilità artistica e lo specifico ambito dell’uno è al servizio dell’altro.

Altri crediti: musiche originali di Giacomo Vezzani
costumi di Cristian Garbo

Produzione: LUV dance movement e Teatri d'imbarco

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All'interno della A.S.D LUV Dance Movement, scuola di danza a FIrenze, vive la Compagnia Valerio Bellini (fino a dicembre 2015 chiamata compagnia tHisHarm). La base è la tecnica hip hop, che si contamina con altri stili di danza come il contemporaneo, il contact e con il concetto più ampio di “teatro danza”, in una forma che alcuni in Italia ed Europa chiamano più semplicemente Hip Hop Theatre. La compagnia debutta nel luglio 2013 con la produzione Orfeo & Euridice, scelto da Simona Bucci per il corso di Tutoring che portò lo spettacolo in scena il 16/07/2013 in una serata in collaborazione con la stessa compagnia.

Al momento la compagnia ha in produzione il solo Un po' troppo autobiografico, con interazioni oniriche e proiezioni di grafiche dell'artista Mattia Vegni - Bau; I bimbi sperduti – la prima trilogia di Hip Hop theatre tutta da ridere, uno spettacolo per bambini, famiglie e scuole, liberamente ispirato ai Bimbi Sperduti di Peter Pan; Orfeo&Euridice, uno spettacolo di ispirazione mitologica completamente danzato in stile Hip Hop su musica classica.

La svolta artistica di Valerio LeftArm Bellini, direttore e coreografo della compagnia omonima con
sede a Firenze (IT), avviene a 23 anni con la scoperta dell'album Dark side of the moon: Valerio capisce che c'è ben altro oltre alla sua unica passione, l'Hip Hop. Inizia quindi a interessarsi allo studio del movimento e della coreografia, approfondendo il mondo di Laban, Bartenieff e Nicholais. A 30 anni Valerio si rompe il braccio sinistro, un infortunio che non solo gli fornisce il suo nome d'arte, "LeftArm", ma anche abbastanza tempo per riflettere su come utilizzare l'hiphop, con la sua forza e il suo eclettismo, per trasmettere messaggi ed emozioni in forme simili a quelle della danza contemporanea, senza però fonderlo ad essa a livello tecnico e dinamico. La risposta è la nascita della sua compagnia tHisHarm, ribattezzata poi nel gennaio 2016 con il nome COmpagnia Valerio Bellini, ovvero il mezzo attraverso cui fare esperimenti per poi presentarli su qualsiasi tipo di palcoscenico di fronte a qualsiasi pubblico.
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