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Trentesimo

Roberta Bonetto
Regia: Roberta Bonetto
Drammaturgia: Roberta Bonetto
Attori: Gabriel Beddoes
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatro-danza
https://progettotrentesimo.wordpress.com/

Gengé ha da poco compiuto trent'anni e, come molti coetanei vive forte il contrasto e le tensioni legate alla realizzazione personale. Si reca ad un colloquio di lavoro per una posizione interessante presso la sede della multinazionale. Nella lunga ascesa, l’ascensore si ferma all'improvviso e diventa progressivamente un limbo in cui Gengé resta rinchiuso e si sente compresso al punto da riconsiderare le ragioni che lo hanno spinto ad indossare l’abito buono, affrontare il direttore del personale ed una nuova vita, ma soprattutto abbandonare tutte le prospettive che ha inseguito e le ambizioni che ha coltivato per molto tempo. Rinchiuso fra quattro pareti rappresentate in scena da altrettanti fasci di luce, Gengé riflette sulla natura delle scelte che sta compiendo e sulle
possibilità di tracciare percorsi alternativi.
Nel periodo della vita in cui il tempo sembra scorrere più veloce e la sensazione è quella di rischiare irrimediabilmente di perdere la grande occasione, in una società che a volte limita e costringe, in cui il timore di sbagliare può trasformarsi in immobilità, Gengè pone questioni semplici, ma urgenti, che rivolge a se stesso, agli altri e all’alto nel tentativo di trovare risposte che diventano subito altre domande.

Le pagine di “Humus” (Raul Brandao) e di “Uno, nessuno e centomila” (Luigi Pirandello), così come le questioni filosofiche sul concetto di Dasein, sono fonte d’ispirazione e riferimenti concettuali per la creazione della partitura scenica: una drammaturgia densa e coinvolgente saldamente connessa alle sequenze di gesti e movimenti dalla struttura rigorosa e costruita a partire dall'osservazione e dallo studio del quotidiano. Il linguaggio del corpo è il punto di partenza della ricerca sul concetto dell'immobilità e sulle molteplici possibilità che si aprono in una dimensione di spazio e tempo sospesi. A partire da una situazione di costrizione, Gengé traccia nuove trettorie esistenziali che lo porteranno ad affrancarsi definitivamente da tutto ciò che quel lavoro, dapprima tanto ambito, rappresentava ed a scegliere la sua strada con coerenza e determinazione.

Altri crediti: Francesca Bono - media content

Produzione: Fabio Ferrero

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Roberta Bonetto, autrice e regista, affronta la sua opera prima dopo le numerose esperienze maturate negli ultimi anni di collaborazione con il Laboratorio Permanente di Domenico Castaldo e con Gey Pin Ang.

Gabriel Beddoes, in scena, si diploma al The Place di Londra. Partecipa ad Oriente Occidente con Fonemi, un progetto realizzato con Marco Delle Foglie. Assistente coreografo per Duda Paiva per il progetto The Garden.

Francesca Bono, contenuti media, è fotografa diplomata IED. Nel corso degli anni ha seguito e documentato il processo creativo di numerosi progetti artistici. Lavora al suo primo documentario, A bitter story.

Fabio Ferrero, produttore esecutivo, laureato in filosofia e diplomato alla SDAC, autore di testi teatrali e documentari creativi. Consulente di enti ed associazioni. Lavora al suo nuovo documentario, Cowboy Makedonski.
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