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Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero

Gabinete Italia
Regia: Lorenzo Controni
Drammaturgia: Lorenzo Controni
Attori: Mario Piana Antonio Russo Lorenzo Emanuele Ciambrelli Renato Ansaldi Erica Bianco
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: mishima, giappone, sesso, guerra, vita

Il progetto nasce dalla presa di coscienza della compagnia di un problema tanto personale quanto universale: la sessualità. Prima di ogni prefisso (omo, bi, trans, etero) dobbiamo fare i conti con la nostra sessualità in quanto tale. Leggendo “Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima, l'autore del nostro testo teatrale si è reso conto che non era l'unico a combattere con sé stesso, ma, confrontandosi anche con gli altri, ha capito che il conflitto è comune. Quello che ha provato Mishima lo prova ogni essere umano, solo che lui ha avuto il coraggio di mostrare le sue debolezze, trasformandole in un punto di forza. Attraverso il teatro vogliamo compiere la medesima metamorfosi, sia in noi, che nel pubblico. Lo spettacolo racconta, infatti, il percorso di crescita di Yukio, il protagonista della nostra storia: dalla scoperta della propria sessualità, al conflitto che ne deriva; dalla consapevolezza di ciò che è, alla possibile accettazione di sé stesso. Riportare tutto questo alla realtà che ci circonda significa denunciare una discriminazione sessuale ancora troppo accesa e violenta. Il protagonista viene infatti represso, in buona fede, prima dalla nonna, da cui viene allevato, ed è poi scandalizzato da sé stesso quando frequenta le scuole, perché si sente diverso dai suoi compagni di classe; una volta cresciuto cerca di coprire la sua omosessualità iniziando una relazione con Sonoko e non saprà mai se si trattava di vero amore o di un suo capriccio. Solo nel finale, rimanendo in scena con Omi, un suo vecchio compagno di classe di cui era innamorato, sembra finalmente raggiungere la piena consapevolezza di sé stesso. Questo tema è accompagnato in parallelo dalla volontà di Yukio di raggiungere la morte e dal sadismo che ne consegue. È affascinato dal campo di battaglia e dagli scontri cruenti fin da bambino, ma, nonostante combatta la seconda guerra mondiale come soldato semplice, non riuscirà a trovare la morte. La storia è raccontata in un clima rarefatto. Il palcoscenico è trasformato in una palla di cristallo, delicata e protettiva contemporaneamente. A questo proposito la scenografia è essenziale, non esistono ambienti precisi: la camera da letto di Yukio diventa la sua scuola e poi ancora la casa del suo amico Shinji. Come lo spazio, neanche il tempo è definito: i salti temporali sono appena percettibili e non è neanche troppo importante coglierli pienamente. Si combatte ogni istante e tutta la vita, nessun conflitto è veramente mai chiuso. Inoltre il confine fra la realtà e la fantasia del protagonista è sottile al punto che i due mondi si confondono. Non siamo mai sicuri se quello che stiamo vedendo stia succedendo veramente o sia soltanto un sogno. Nonostante il nome e alcuni episodi combacino, lo spettacolo non è una biografia di Yukio Mishima. L'autore ha preso spunto dalla vita del poeta, ma poi ha inventato quasi totalmente il resto, così come i personaggi.

Altri crediti: Musiche originali di Francesco Floridia
Scenografia di Davide Controni

Produzione: Autoproduzione

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La creazione del format Gabinete parte dalla convinzione che sia necessario apportare dei cambi al teatro sviluppando un innovatore progetto estetico coerente con le abitudini del pubblico contemporaneo. “L’esperienza teatrale è come un match di boxe. La prosa tradizionale vince ai punti, il Gabinete per KO.”
Data la vicinanza e la brevità della pièce, lo spettatore si trova obbligato a vivere una situazione intensa ed immediata, un qui ed ora attraverso la somministrazione di uno spettacolo breve di massimo 10 minuti. La vicinanza con il luogo in cui si sviluppa la scena e le ridotte misure dell’ambiente generano una percezione dello spazio radicalmente differente da quella cui siamo abituati. Un luogo molto più vicino all’esperienza dell’uomo davanti al proprio PC che ad una pièce teatrale. Il fatto che ognuno dei partecipanti acceda individualmente e in maniera isolata al Gabinete, obbliga naturalmente a un’interazione tra chi recita e chi osserva. Con ciò si vuole trovare una giusta poetica che dia al partecipante la possibilità di interagire nello sviluppo narrativo. Nel Gabinete non esistono più né la protezione né l’uniformità di reazione della massa ed è questo che lo converte in un evento unico e personalizzato. Così come l’interattività, un’esperienza generata per un partecipante isolato, permette di creare uno spettacolo che tenga in considerazione gli interessi del singolo fruitore.
La personalizzazione è un concetto che nasce nel mondo informatico e che tenta di adattarsi sempre ad un particolare utente. L’investigazione parte da una ricerca di problemi informatici e arriva a portarne le soluzioni in uno spazio materiale, abitato da persone che vivono una specifica struttura contestuale. Per Nuovi Media intendiamo qui la serie di strutture comunicative in rete che permettono diverse forme d’interazione sociale, accesso a contenuti e consumo immediato di informazioni mediatiche. Il Gabinete è una struttura sorella delle reti sociali, un mezzo che adopera l’immediatezza grazie alla breve durata, al frammento, alla sintesi del contenuto. Il Gabinete è una piccola struttura, facilmente smontabile e trasportabile. Possiede le caratteristiche di uno stand, è transitorio ma offre stabilità quando si trova in un determinato luogo. Il pubblico ideale per il Gabinete è il passante. Un pubblico che non si nega l’opportunità di essere parte di un’esperienza di pochi minuti. Il Gabinete richiede condizioni di produzione e montaggio elementari, può essere situato in vari spazi dove si possa trovare flusso di gente in transito. La relazione con il pubblico non deve avere in nessun caso ostacoli economici ed è per questo che è fondamentale il carattere volontario dell’oblazione. Ciò non implica, però, che i curatori di alcuni Gabinete non possano accedere a fondi o sponsorizzazioni che consentano di sostenere i costi operativi della struttura e/o del proprio spettacolo.
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