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TOTO' DENTRO poetic music-hall sull'anima più segreta di Antonio De Curtis

Compagnia di teatro Experimenta
Regia: Riccardo De Luca
Drammaturgia: Riccardo De Luca
Attori: Riccardo De Luca Roberta De Pasquale Annalisa Renzulli Michele Romano Luigi Vuolo
Anno: 2014
Quello che il mondo intero conosce, il prodigioso personaggio comico, è il Totò “fuori”. Antonio de Curtis stesso ci tenne a dividere se stesso da Totò: lo teneva a distanza, lo faceva mangiare in cucina, senza pietà lo sfruttava per vivere. Il principe ha sempre detto che lui era un altro, diverso dal quel personaggio che tutti conosciamo col nome di Totò. Ma poi sappiamo bene che in realtà anche i prodigi comici di Totò non sarebbero esistiti senza il capo di casa, Antonio de Curtis. Ci scherzava, eccome!, il principe, su questa differenza, anche se poi nelle interviste — vero è che ci pensava un attimo — alla domanda se dovevano chiamarlo “principe” o “Signor de Curtis” lui si spogliava di tutto e rispondeva: “Mi chiami semplicemente Totò”.
Quello che in questo spettacolo voglio fare è portare sulla scena il Totò “dentro”. Quell’anima complessa, ipersensibile, malinconica, contraddittoria che poco si conosce. E voglio farlo attraverso le sue poesie, i suoi scritti, i suoi pensieri, oggi forse ancora più potenti delle sue promanazioni comiche, e le testimonianze dei parenti, degli amici, dei critici, a cominciare dalle pagine che Liliana de Curtis, figlia del Principe, ha dedicato alla ricostruzione della sua vita personale e familiare.
“Le poesie di Totò sono forse il suo “violon d’Ingres”; forse ancora di più: corollari ed effusioni di infinite malinconie e nostalgie e tenerezze e ironie che l’esigenza del palcoscenico sopprime e la telecamera crudelmente recide.” dice Carlo Nazzaro, che scrisse l’introduzione alla sua prima edizione di poesie nel 1964.
I personaggi saranno le innumerevoli figure surreali, addirittura dadaiste: gatti che parlano, topi che discutono, cani che si innamorano, cavalli che si suicidano, carri armati che fraternizzano, automobili che si fanno critica sociale, coscienze che si materializzano, fantasmi che fanno politica. Personaggi surreali che dovranno vedersela con quelli ben reali che hanno ispirato i sentimenti più profondi e spesso celati dell’animo di Antonio de Curtis. Da Liliana Castagnola, la più famosa vedette d’Italia, fragile e passionale, che si suicida per lui consegnandogli il senso di colpa che lo accompagnerà per sempre, alla moglie Diana Rogliani pronta ad affrontare le insidie dell’amore di un uomo complicato, fatte di esasperate gelosie e smanie di possesso. In un coro vivianeo che viene dalla strada del cuore, nella tensione costante tra comico e drammatico, una ricerca che cavalca il personaggio di Antonio de Curtis con voluta modernità, utilizzando gli stilemi del musical americano, dell'espressionismo tedesco, del futurismo, dello straniamento brechtiano, per mettere in scena quella parte dell’anima più segreta, così amara, pessimista, contraddittoria, delicata, ricca di voci e personaggi che pochi conoscono, più vicina al pessimismo ironico di Voltaire che al Totò “fuori” che conosciamo. E quindi dopo “Totò e Peppino”, “Totò e Marcellino” e “Totò truffa”, ora è tempo di “Totò dentro”.

Produzione: Associazione culturale Experimenta

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Una compagnia con alla base una direzione esperta (Riccardo De Luca) e un gruppo di giovani professionisti. Alla compagnia di teatro per ogni spettacolo si associano professionisti esperti a seconda del progetto da condividere e delle esigenze artistiche. La compagnia nasce nel 1985 e la sua sperimentazione si perde nella notte dei tempi ma dal 2009 si formalizza legalmente prodotta dall’Associazione Culturale Experimenta. Il suo teatro si basa sulla sperimentazione soprattutto dei grandi classici, siano essi drammaturghi o poeti, romanzieri o musicisti o grandi attori: il grande spettacolo dell’anima parte da lì, siano essi Shakespeare o Eschilo, Cechov o De André o Totò e che fa della interazione tra parola e gesto, coreografia e canto, musica e testo le linee guida su cui si muove il suo linguaggio teatrale. Un piccolo elenco dei suoi spettacoli: “Le nozze” di A. Cechov, “Il gabbiano” di Anton Cechov, “L’Orso e la corista”, di A. Cechov,“71 rose di rame”, viaggio verso l’Utopia dai personaggi e dagli scritti di Fabrizio De André, “Peer Gynt” di Henrik Ibsen, “L’aberrazione delle stelle fisse” di Manlio Santanelli, “Pinocchius cum figuris”, da “Pinocchio” di Collodi, “Singhiozzi d’acqua” da “Yerma” di Federico Garcia Lorca, “Con civica espansione di cuore” da “Il resto di niente” di Enzo Striano, “Cara Eleonora” di Maria Antonietta Macciocchi, documenti d’epoca della rivoluzione partenopea del 1799, Racconti di Franz Kafka, "Il Candido di Voltaire dal castello di Thunder-Ten-Tronk alle spiagge di Mergellina" dal "Candide" di François-Marie Arouet, “Generali a merenda” di Boris Vian, “Lune e madonne” da “I blues” di Tennessee Williams, “Una specie di Alaska”, “Stazione Vittoria”, “Notte” di Harold Pinter, “Di una e di un’altra” da “Filumena Marturano” di Eduardo e “L’altro figlio” di Luigi Pirandello, “Don Chisciotte” di Michail Bulgakov, “Sconfini” dai racconti di Dino Buzzati, “’O vico de suspire” di Salvatore di Giacomo, “Amor condusse noi” da Dante a Gautier, “Noi, Cristoforo e il re” da Ghelderode.
La compagnia, inoltre, da molti anni produce una qualificata scuola di dizione e recitazione, nella quale molti sono gli attori che si sono formati.
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