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AMLETO:UNTITLED

Associazione Culturale Teatro Azione
Regia: Kira Ialongo Domenico Casamassima
Drammaturgia: Originale
Attori: Giovanni Bonacci, Emanuele Gabrieli, Giulia Maulucci, Matteo Quinzi
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: amleto, shakespeare, teatro azione, non amleto

L'idea di lavorare su Amleto è nata per amore, senza pensare alle conseguenze. Amore per Amleto e Amore per l'Uomo. Sentivamo il bisogno di scavare nell'umanità, sporca e sacra. E volevamo farlo insieme ad Amleto. Siamo partiti con un processo all'uomo, dove ci interrogavamo della sua responsabilità, perché Amleto ammettesse di essere colpevole, finalmente! Ché la smettesse di fare l'eroe, così da permetterci di interrogarci sulle conseguenze delle nostre azioni.

Poi, ci siamo chiesti se, oggi, Amleto, sarebbe davvero colpevole... e se invece fosse uno dei tanti, una persona che sbaglia, non volendo sbagliare? E dove sta l'Uomo in tutto ciò? Abbiamo ricominciato da capo: per cercare l'umano ci siamo, allora, rivolti ai giornali, per trovare quanti Amleto possibile incastrati in una storia di cronaca, raccontata da altri per loro, persone che volevano forse fare altro, che avrebbero scelto, per se stessi, un finale diverso, così come, ci sembra, sia per i personaggi shakespeariani.
Amleto, Ofelia, Claudio e Laerte si raccontano come se non fossero altro che articoli di giornali, cronaca nera, senza poesia, senza eroi. E, alla fine, si riconoscono in quattro storie di cronaca realmente accadute, in Italia, ai giorni nostri.
Ofelia diventa una donna di metta età dell'hinterland romano, che cerca un significato alla vita usando il sesso, Amleto diventa un poliziotto illuminato dallo spirito del Natale, finalmente redento; Claudio, non più re, è ora un vecchio solo, truffato e umiliato; Laerte perde di nuovo la sua famiglia, ma questa volta com un bambino "rubato" dalla madre e portato in Siria, a combattere.

Quattro storie “vere”, quattro personaggi incastrati come quelli di Amleto.
E alla fine cosa resta? Restiamo noi, nel nostro smettere di voler diventare qualcosa, nello scoprire chiesi può anche solo "essere", nel permettere che gli altri ci vedano, finalmente, senza maschere, senza battute, senza sensazionalismo, senza poesia, semplicemente: uomini .

Altri crediti: assistente Sergio Sergi | costumi Camilla Marino | riprese Domenico Capalbo

Produzione: Teatro Azione

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La compagnia Teatro Azione nasce dall'incontro tra insegnanti, allievi ed ex allievi della scuola Teatro Azione, fondata nel 1983 da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco, due attori che negli anni Settanta e Ottanta hanno dato vita a molti spettacoli sulla realtà di oggi, sui comportamenti, sui luoghi comuni, sul rapporto di coppia, ottenendo lusinghieri successi di pubblico e di critica.

Durante i trent'anni di attività di Teatro Azione, si sono formati e diplomati centinaia di ragazze e ragazzi, molti dei quali sono ormai volti noti del cinema come Elio Germano, Nicolas Vaporidis, Carolina Crescentini, Maya Sansa, Valentina Carnelutti, Antonio Grosso.

La compagnia nasce tre anni fa, con lo scopo di permettere ai giovani attori di crescere all'interno di uno spettacolo vero e proprio e di avere, poi, in mano, un lavoro da poter presentare e diffondere. Nel 2013 la compagnia mette in scena "Oresta - Uno studio", per la regia di Paolo Zuccari, in scena per 2 settimana al Teatro Sala Uno di Roma. Nel 2014 la compagnia produce un nuovo lavoro "Macbeth", per la regia di Marco Blanchi, con protagonista Matteo Quinzi, giovane attore in ascesa, protagonista di The Freaks, The Pills e, al momento, impegnato in una collaborazione con il regista attore drammaturgo Filippo Gili. L'ultima produzione della compagnia è "I giganti della montagna", per la regia di Kira Ialongo, in scena a gennaio 2015 al Teatro dell'Orologio per due settimane.
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