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Mi chiamo Rachel Corrie

bluteatro
Regia: Marta Paganelli
Drammaturgia: contemporanea
Attori: Marta Paganelli Simone Galassi
Trailer: Link
Anno: 2012


Generi: Prosa

Tags: monologo, palestina, Rachel Corrie, BluTeatro, Paganelli

Che cosa vuol dire essere un eroe? Rachel Corrie è nata a Olympia , nello stato di Washington nel 1979. Prima di concludere gli studi al College, si è unita all’International Solidarity Movement (I.S.M.), un'organizzazione finalizzata a “sostenere la resistenza non violenta del popolo palestinese all'occupazione militare israeliana”. Ha deciso allora di partire per la Striscia di Gaza, dove è stata uccisa il 16 Marzo 2003, schiacciata da un bulldozer israeliano, mentre cercava di impedire la demolizione di abitazioni palestinesi.
Non vogliamo parlare di eroismo. Rachel era una ragazza “normale”, non era una santa e neanche una traditrice, era seria, confusionaria e piena di talento. E ha scelto di partire perchè c'erano troppe cose che non riusciva a comprendere nel modo in cui le veniva raccontata la realtà. Ha scelto di dire “Sì” a quell'impulso che le diceva di lottare.
Lo spettacolo è nato per l'esigenza di dare nuovamente una voce a chi è stata tolta.
Inizialmente abbiamo focalizzato l’attenzione sulla prima parte del testo, che in modo semplice, diretto e profondamente coinvolgente riesce a parlare di un periodo della vita fra i più delicati: quello dell'ingresso nell'età adulta.
Quasi automaticamente abbiamo iniziato ad associare il testo alle improvvisazioni musicali, anche facendoci contaminare da quella musica che Rachel ascoltava di più.
Le note si intrecciavano al testo, lo valorizzavano e lo facevano emergere.
La seconda parte era invece più ostica da affrontare. Quel poco che sapevamo riguardo al conflitto Israelo-palestinese non solo era insufficiente, ma non corretto.
Abbiamo iniziato a poco a poco ad informarci, raccogliendo testimonianze di persone che in Palestina c'erano state, cercando foto, articoli e video. Piano piano lo spettacolo prendeva forma, ma mancava ancora qualcosa.
Alla fine la regista e attrice Marta Paganelli ha deciso di partire per la West Bank, e così ogni pezzo del puzzle è andato al suo posto. Finalmente siamo riusciti a dare corpo, suono ed immagini alla paura di Rachel, alla sua rabbia, alla sua gioia e all'affetto verso quei luoghi.
Questa messa in scena parla del conflitto israelo-palestinese, ma ancor prima parla della presa di coscienza, della volontà di informarsi e di prendere una posizione riguardo le grandi questioni politiche del nostro tempo. Quello che succede in medioriente ci riguarda.
Spesso oggi ogni possibilità di azione del cittadino medio sembra inibita, come se la politica interna ed estera riguardassero ormai un piano totalmente scollegato dalla vita di tutti i giorni.
Come si può tornare ad agire in un mondo in cui la scelta dei singoli sembra sempre più marginale e inutile?
In un mondo in cui veniamo bombardati incessantemente dalla cosiddette “informazioni”, che di fatto dicono tutto e niente, Rachel racconta piano la sua storia, senza ergersi a paladina della giustizia o detentrice di una verità.
Dimostrando tutta la sua umana forza in un mondo di giganti.

Altri crediti: musiche - Simone Galassi
scene e costumi - Marta Paganelli
organizzazione - Maria Piccolo
Web designer - Francesco Morgante
locandina - Francesca Paganelli

Produzione: Associazione di promozione sociale BluTeatro

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BluTeatro è una compagnia formata da giovani attori professionisti diplomati all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio d'Amico” nel 2010. Nel 2011 con La bottega del caffè di Goldoni rappresenta l'Italia al Festival Internazionale di Teatro Your Chance di Mosca. Nello stesso anno vince il Premio Attilio Corsini. Nel 2012 il Teatro Vittoria in collaborazione con BluTeatro produce lo spettacolo Le nuvole di Aristofane. Nella stagione 2013-2014 la compagnia debutta al Teatro Orologio con due spettacoli: Funhouse chapter1 e Funhouse chapter2, inoltre porta in tournéeLa bottega del caffèal Teatro Astra/ Fondazione Teatro Piemonte Europa e al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nel 2014 attiva il progetto di orientamento alla formazione teatrale Openday- Lo spettacolo della formazione debuttando al Teatro Orologio con un format innovativo di divulgazione dedicato ai giovani aspiranti attori. Sempre nel 2014, BluTeatro assume la direzione artistica della Scuola di Recitazione del Teatro Orologio, con una proposta didattica variegata che coinvolge tutta la compagnia. A Novembre 2014 debutta al Teatro Piccolo Bellini con Verso occidente l’impero dirige il suo corso, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di D.F. Wallace. Ad Aprile 2015 porta in scena il nuovo allestimento de La bottega del caffè di C. Goldoni per RAI5. Nel giugno del 2015 la compagnia è ospite del Festival Versiliana con Openday e debutta al Napoli Teatro Festival con una nuova produzione Il dono tratto da brevi interviste a uomini schifosi di D.F. Wallace.
Nel 2014 attiva la collaborazione con il collettivo artistico “Gli impresari” su La commedia delle macchine di G.L. Bernini, che porta alla produzione di una performance teatrale site specific per il MACRO di Roma andata in scena il 31 Ottobre 2015.
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