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Harvest, quanto costa un uomo al chilo

Associazione Culturale Teatro Ma
Regia: Matteo Salimbeni e Fulvio Vanacore
Drammaturgia: Matteo Salimbeni
Attori: Cecilia Elda Campani, Giacomo Marettelli Priorelli, Michele Mariniello, Beppe Salmetti, Carla Stara
Trailer: Link
Anno: 2013


Generi: Prosa

Tags: "Harvest " "un uomo al chilo" "Teatro Ma"

Harvest racconta una tragedia sociale, il traffico di organi in India. Descrive le ingiustizie perpretrate dal
primo mondo nei confronti dei paesi più poveri. E soprattutto parla di una donna, del suo riscatto e della sua dignità. Harvest parte da coordinate storiche e geografiche ben precise, è un testo drammaticamente aggrappato alla realtà. Una realtà, però, che l'autrice porta alle sue estreme conseguenze, facendone affiorare le contraddizioni più atroci. E così ci troviamo all'interno di uno scenario allucinato, un mondo stravolto dall'arroganza del potere.
La famiglia Prakash vive in un minuscolo appartamento dentro un palazzo immenso, un'alveare dove sono stipate centinaia di altre famiglie poverissime. Ma un giorno Om Prakash, il primogenito, trova un lavoro. InterPlanta Services, fantascientifica struttura di collegamento professionale fra primo e terzo mondo, lo ha selezionato per un trattamento. Da quel giorno la vita della famiglia Prakash cambia. Interplanta Services riempie di doni, di comfort, di benessere i Prakash. La casa si riempie di stereo, televisori, docce. Inoltre viene montato un Modulo di Contatto, dispositivo in grado di proiettare in casa Prakash l'ologramma di Ginni, la datrice di lavoro di Om. Ginni vive dall'altra parte del mondo. E' una ragazza bellissima e malata, non si sa bene di cosa. Appare, di tanto in tanto, per controllare, col sorriso sulle labbra, i progressi del "suo" Om. Già, perché Om si deve mantenere in forma. Un giorno, non si sa esattamente quando, potrebbe essere fatto a pezzi, lentamente e spedito, un pezzo alla volta, in un pacco dall'altra parte del mondo. Interplanta Services seleziona infatti i corpi e le carni migliori dei paesi più poveri per affettarle, estrarne gli organi più sani e spedirli alle famiglie dei paesi più ricchi. Nel caso della famiglia Prakash sarà Ginni a ricevere il corpo di Om. In questo scenario distopico si sviluppa Harvest, in un continuo ed armonico oscillare fra la critica sociale, la fantascienza, la tragedia e la farsa.
Nella moltitudine di temi e suggestioni che Harvest possiede abbiamo cercato di individuare due nuclei e di potenziarli il più possibile. Da una parte l'odiosa ingiustizia perpetrata da parte di Interplanta Services nei confronti della famiglia Prakash; dall'altra una riflessione sulla figura della donna che passa attraverso Jaya, la protagonista, e arriva ad abbracciare tutto il genere femminile. L'arroganza del potere è un fatto universale, come universale è il coraggio della protagonista di quest'opera.

Altri crediti: testo Manjula Padmanabhan
traduzione Alice Spisa
scenografia e costumi Andrea Belli e Valeria Donata Bettella

Produzione: Teatro MA e compagnie delle Furie

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TEATRO MA
La compagnia nasce nel 2011; è stata fondata da dieci attori diplomati all'Accademia dei Filodrammatici di Milano che, sfruttando la formazione comune, l'affiatamento e l'eterogeneità di gruppo, danno vita a un ricco percorso artistico.
Alternano allestimenti di drammaturgie originali, di autori contemporanei o riscritture di grandi maestri.
Sei produzioni in tre anni e tre nuove in cantiere.
Sono fondamentali per la compagnia la collaborazione , il dialogo e lo scambio con altre realtà associative. Spettacoli come
“Lucifer’s Show” e “Giulio & Cesare – volare è potare” e “il Giardino dei ciliegi” sono nati dalla collaborazione con le compagnie Idiot Savant e Ludwig. In collaborazione col Teatro Filodrammatici invece, è stato prodotto il primo spettacolo “Cechoviana- ritratti di un album fotografico provinciale”per la regia di Karina Arutyunyan. In collaborazione con la Compagnia delle Furie è stato realizzato “Harvest- Quanto costa un uomo al chilo?” e con la compagnia “Jorghe- teatrini visibili” “Contus de Janas”.
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