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Il nostro amore schifo

Maniaci d'Amore
Regia: Roberto Tarasco
Drammaturgia:
Attori: Luciana Maniaci, Francesco d'Amore
Anno: 2010
“Il nostro amore schifo” è un composto di comicità, cinismo e puro surrealismo, un'indagine semiseria sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, ingenui e al tempo stesso spietati.
E' una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un'ora, tra apici sublimi e biechi deragliamenti, nel tentativo di comporre la guida illustrata della prima esperienza sentimentale, letta come tragicomico rito di passaggio che tocca a tutti, prima di consacrarsi alla tiepidezza dell'età adulta.
Uno spettacolo capace di esprimere un humor acuto e sottile, freschissimo e surreale che evoca Troisi, ma ricorda anche l'ironico dualismo Vianello Mondaini e non prescinde dalla lezione di Petrolini.
I due protagonisti di questa piece potrebbero essere Werther e Carlotta. In realtà due figure vuote e rivestite. Lui è il suo sguardo truce e la tentazione di fare del proprio dolore una bandiera, lei è le sue feste di compleanno, i suoi sorrisi che chiedono scusa, e il desiderio di essere speciale, pur non essendo molto dotata.
Si incontrano e decidono che è amore. Werther prima la inizia alle sottili autoviolenze del cuore, poi le piega che lei è la cosa più bella del mondo. Carlotta fa l'errore di ascoltarlo e così finisce per consegnargli i polsi per essere legata e ridotta finalmente al silenzio…
Lo spettacolo ha la sua forza nel testo, in questo gioco di compiere una carrellata velocissima su una storia unga, loquace e piena di alti e bassi.
Ogni scena è un'istantanea della loro parabola esistenziale in una sorta di racconto trai decenni che alterna una serie di istantanee surreali, ironiche e feroci: il primo incontro, la crisi dei sette anni, il pranzo dai genitori di lei, un funerale inaspettato, l'ombra di un tradimento, il matrimonio...
Lo strumento che caratterizza questi fermo-immagine è proprio la comicità messa in atto attraverso il lento svelarsi di quell'ironia atroce che è nascosta sotto ogni storia d'amore troppo chiassosa e movimentata per essere autentica.

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I Maniaci d’Amore sono Luciana Maniaci (Messina) e Francesco d’Amore (Bari). Si conosco frequentando il Master in Tecniche della Narrazione della Scuola Holden di Torino, diretta da Alessandro Baricco.
Il loro primo spettacolo "Il nostro amore schifo" (diretto da Roberto Tarasco) nasce nel 2010 ed è tutt'ora in tournée.
Nel 2011 il loro secondo spettacolo, "Biografia della Peste" (diretto ancora una volta da Roberto Tarasco) è entrato nella Selezione del Premio Scenario e ha vinto il Premio di Drammaturgia Il Centro del Discorso, promosso dalle Manifatture Knos di Lecce.
Nel 2014 hanno debuttato con Morsi A Vuoto, diretto da Filippo Renda, una coproduzione con il Festival delle Colline Torinesi e il Festival Castel dei Mondi di Andria.
Con “Omega”, soggetto per un film scritto a sei mani con Fabio Bonfanti sono arrivati in finale al Premio Solinas Idee per il Cinema 2013.
Nel 2014 hanno vinto il Premio Scenari pagani.
Nel 2015 hanno guidato gli allievi del college Acting della Scuola Holden nel lavoro di drammaturgia collettiva “Blue Kafka” e hanno pubblicato i loro primi tre testi, "La trilogia del gioco", per Editoria& Spettacolo.
Nel 2016 hanno scritto e interpretato "Nera che porta via", con la partecipazione di Carlo Lucarelli, una produzione Dig-Riccione Teatro, e hanno prodotto, insieme al Teatro della Tosse di Genova, "La crepanza" (regia di Andrea Tomaselli).
Del 2017 è invece, "Il desiderio segreto dei fossili", il loro ultimo lavoro, di cui firmano la regia e che ha vinto il Premio I teatri del Sacro.
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