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Indubitabili celesti segnali

PolisPapin

Genere Prosa
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Regia: Francesco Petti

Drammaturgia:

Attori: Cinzia Antifona, Valentina Greco, Francesca Pica

Altri crediti:

Parolechiave: Moscato,dialetto, donne, ricerca

Produzione:

Anno di produzione: 2014

Genere: Prosa

Indubitabili Celesti segnali è la rielaborazione in chiave atemporale e, in qualche modo astratta, dell’opera “Festa al celeste e nubile santuario” del drammaturgo napoletano Enzo Moscato.
In uno spazio e un tempo ics che hanno del “vascio napoletano” non la forma o gli oggetti, ma solo la condizione esistenziale, si muovono tre figure enigmatiche, tre sorelle, tre donne, tre emblemi della femminilità carnale e virginale al tempo stesso. Un indagine su tre assurde solitudini, sui i rapporti asfittici fra tre sorelle che vivono una condizione “isterica”, della quale assumono su di sé le forme tipiche: mutismo, cecità e falsa gravidanza. Questa piccola tragedia quotidiana porta con sé aspetti grotteschi, ma anche un’antropologia, legata alla condizione della donna e alla cultura magico-religiosa del popolo meridionale. Richiamando poi il testo anche la forma del giallo (non quello logico-positivista alla Agatha Christie, piuttosto qualcosa che richiama le soluzioni-non-soluzioni prospettiche di Escher), la scena si avventura anche nei territori del gotico e del noir, senza dimenticare la ricca lezione linguistica di Moscato. Partendo contemporaneamente sia da una ricerca fisico-immaginifica delle attrici, sia dall'analisi del testo, il lavoro giunge infine in un territorio ibrido in cui coabitano verità, ricordo e sogno, passando dalla più pura commedia all'astrazione fantastica e poetica.

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