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Sürplàs

IAC
Regia: Andrea Santantonio
Drammaturgia:
Attori: Nadia Casamassima
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: teatro, monologo, precarietà, poesia

Il surplace – sul posto, è una tattica utilizzata nelle gare ciclistiche che consiste nel rimanere in perfetto equilibrio, senza andare né avanti né indietro, aspettando il momento giusto per scattare. È una fase della gara in cui si consumano moltissime energie rimanendo fermi.
Abbiamo scelto questa metafora per raccontare la condizione di coloro i quali appartengono alla nostra generazione, la generazione che vive progettando continuamente per una possibilità di vivere migliore, ma che ha la sensazione di rimanere immobile, in una inquietudine, in un fremere nel petto per il liquido futuro che lascia sperare e allo stesso tempo si rende sfuggente.
Ad un prologo iniziale si susseguono otto allegorie: la Giovinetta, il Guru, il Giudizio, la Burocrate, la Contaminazione, il Guerriero, l’Appesa, la Morte; figure che raccolgono in sé gli umori, i timori, l’entusiasmo, la testardaggine, i vuoti, le mediazioni, il coraggio, la fatica, la disfatta, l’ostinazione, la sospensione, lo scorrere del tempo, lo smarrimento di un esercito di disperati, disperati che continuano ad opporre alla ferocia la poesia.

La propria giornata trascorsa a preparare, stabilire, progettare, il vuoto di fronte a cui ci si trova alle volte, il modo in cui nascono le idee, crescono, diventano grandi.
L’entusiasmo all’eccesso, il dover essere in un sistema figo, le parole d’ordine per far parte dell’universo degli entusiasti.
Dover convincere del valore dei propri progetti, valutarne l’utilità.
Trascorrere ore negli uffici, incagliarsi nella burocrazia, perdere tempo.
Sentire di essere dentro un meccanismo malsano, in cui devi necessariamente diventare altro da quello che sei, trasformarti per aderire ad un modello riconoscibile.
Lottare con una corazza di carta la propria battaglia contro chi non ha occhi e non ha orecchi.
Rinunciare, lasciare che le cose siano perché tanto non cambiano, ritrovare la pace con sé.
Dialogare con la morte, il demone, la parte più oscura di noi, e domandarsi cosa ci siamo a fare, quanto valiamo.

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IAC• Centro Arti Integrate è una cooperativa che si occupa di promozione e produzione culturale.
Al suo interno Nadia Casamassima e Andrea Santantonio si occupano della realizzazione di laboratori teatrali, performances e spettacoli.
Nadia Casamassima comincia a formarsi nel teatro presso Il Teatro dei Sassi di Matera attraverso il progetto dell’ETI Teatri Meridiani, partecipando a laboratori e seminari teatrali con i più importanti artisti del panorama nazionale del teatro contemporaneo: Cesare Ronconi, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Baliani, Gianluigi Gherzi, Mimmo Cuticchio, Alfonso Santagata, Giorgio Rossi, il Living Theater, Thomas Richards e Mario Biagini, Pippo Del Bono, Mariangela Gualtieri, Sista Bramini, Vincenza Modica, Ornella D’Agostino. Entra a far parte della compagnia del Teatro dei Sassi, diretta da Massimo Lanzetta, in qualità di attrice (“La storia dei mille giuramenti”, “Soglie”, “Di pietra fragile”, “A- Hum Specchio d’amore”, “La porta delle stelle”) e come conduttrice di laboratori di comunicazione teatrale.
Andrea Santantonio si forma nel Teatro dei Sassi inizialmente come scenotecnico, avvicinandosi poi alla recitazione e alla regia. Si forma in percorsi laboratoriali con Paolo Baroni, Cesare Ronconi, Simone Capula, Domenico Castaldo, Sista Bramini, il Living Theater, Thomas Richards e Mario Biagini, Giorgio Barberio Corsetti.
Dal 2006 lavora nella ricerca di nuove modalità per avvicinare al teatro persone che vivono condizioni di disagio. Consegue un master in “Video, teatro e fotografia nella relazione d’aiuto”.
Nel 2010 fondano insieme la cooperativa IAC • Centro Arti Integrate.
Producono lo spettacolo itinerante “Melchiorre ed Euridice. Una favola per adulti e bambini”; “Dialoghi Immaginari Amorosi”, che riceve una menzione al premio La Scrofa d’Oro del festival Troia Teatro (FG) ed è vincitore del premio “Notte sotto le stelle 2012” del Teatro Caverna (BG) e del premio Cecilia Salvia 2012 (PZ).
Dal 2011 organizza i “Venerdì allo IAC” una rassegna di spettacoli di teatro, musica e danza per la valorizzazione di espressioni sceniche contemporanee, e con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla scelta di proposte artistiche per la città.
Dal 2011 collabora costantemente con il Centro di Giustizia Minorile e realizza percorsi educativi con minori a rischio. Tra il 2013 e il 2017 realizza il progetto “Building my stage” corsi di formazione teatrale e di illuminotecnica rivolti a minori migranti non accompagnati.
Nel 2015 è cofondatrice di #Reteteatro41, la rete di compagnie di teatro contemporaneo in Basilicata, con l’intento di sviluppare politiche e pratiche culturali e teatrali sul territorio, e con la quale partecipa al percorso di scrittura della nuova legge dello spettacolo (37/2014) promosso dalla Regione Basilicata.
Nel 2015 è vincitrice del bando della Regione Basilicata “Visioni Urbane” con il progetto “Teatri Diffusi” che ha portato nelle aree interne della regione proposte di formazione, visione di spettacoli e dibattiti su tematiche legate allo spettacolo dal vivo.
Dal 2016 realizza “Nessuno Resti Fuori - festival di teatro, città e persone”, che ogni anno porta in un quartiere periferico della città, l’esperienza del teatro e delle arti performative; attraverso laboratori, spettacoli e incontri di approfondimento, con la finalità di rendere tutti partecipi di processi di attivazione, creazione e condivisione.
Nel 2017 è selezionata con il progetto “Matera Città Aperta” per entrare nella programmazione ufficiale degli eventi culturali di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coinvolgendo cittadini, artisti internazionali e partner europei.
Produce i propri spettacoli, a partire dai temi della contemporaneità e questioni di rilevanza sociale, tra questi: “Pinocchio bambino cresciuto burattino (sul valore di un’educazione simmetrica e che tenga conto delle singole specificità), “Una disubbidienza straordinaria” (sul valore della disobbedienza all’interno di sistemi di potere e regimi totalitari), “Yeso Tang” (sul viaggio affrontato dai migranti per raggiungere l’Europa), Marathon des sables (ispirato alla storia del maratoneta Mauro Prosperi)
Negli anni ha sviluppato relazioni e collaborazioni a livello locale, nazionale ed internazionale con istituzioni, compagnie, reti.

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