Regia: Michele Di Giacomo
Drammaturgia:
Attori: Michele Di Giacomo Fabrizio Lombardo Umberto Terruso
Altri crediti:
Parolechiave: drammaturgia di scena, teatro sociale, spettacolo per ragazzi, spettacolo per adulti
Produzione:
Anno di produzione: 2014
Genere: Prosa
10 giugno 1917, Altopiano di Asiago.
Dopo un feroce assalto alle truppe austriache, Melo il siciliano, Tonino il vicentino e Francesco il bolognese si ritrovano in una trincea abbandonata. Niente dietro di loro e niente davanti a loro ma nella Grande Guerra nel niente si può nascondere un fucile puntato, nel niente si può nascondere il Nemico.
I due soldati semplici Carmelo e Tonino, assieme al Tenente Francesco Baldacci, isolati, senza viveri e comunicazioni sono costretti ad aspettare. In quella lunga attesa i tre giovani imparano a conoscersi, a capirsi al di là dei dialetti, delle differenze sociali e dei diversi credi politici. In quello stretto lembo di terra ricordano gli affetti lasciati a casa, si scontrano e ripercorrono l'esperienze che li hanno portati dalle loro case a quel corridoio di fango.
Un'attesa che si fa eterna, in cui il tempo sembra sospendersi e realtà e sogno si mescolano; così in quello spazio irreale, in una notte che sembra non finire mai, le ragioni della guerra e il concetto di Patria e di Coraggio perdono senso e si fanno confusi e prevale il senso di solidarietà, amicizia, e conforto. Melo, Tonino e Francesco da soldati si scoprono uomini.
In Trincea è uno spettacolo pensato per le scuole medie e superiori, ma realizzato anche per il pubblico adulto, che vuole raccontare oggi la Prima Guerra Mondiale, in occasione del suo centenario.
Per farlo si è scelto di ripercorrere l'esperienza umana di tre giovani soldati, perchè la storia non è altro che il racconto di uomini. Melo, Tonino e Francesco, sono costretti ad una convivenza forzata in una trincea, luogo simbolo della Grande Guerra. La trincea diventa uno spazio fuori del tempo, in cui emergono la paura della morte e le contraddizioni delle ideologie davanti a quell'immane carneficina, in cui si evoca il passato e non si capisce più se si è tra i vivi o i morti. Un viaggio emotivo ed umano di tre ragazzi lontani dalle loro case, che hanno visto morte, ingiustizia e sofferenza per troppo tempo.
L’esperienza dei tre diventa memoria collettiva come se scavando dalla terra che ha ricoperto fosse e trincee la vita tornasse a desiderare d’esistere. Uno spettacolo che vuole riportare in vita il ricordo di tutti i militi ignoti affinché non siano morti invano.
Informazione riservata agli Organizzatori
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