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ASCHENPUTTEL la ragazza della cenere

Atto Due
Regia: ILARIA CRISTINI
Drammaturgia:
Attori: Brisa Fuentes Astudillo, Giulia De Salvo, Antonio La Valle, Marco Malevolti, Emanuela Masia, Silvia Moneti, Massimo Morelli, Armando Polito, Veronica Rivolta, Maria Rosaria Santo, Federico Serafini, Trudy Scroppo, Mascia Tofanelli, Gabriele Zeetti
Trailer: Link
Anno: 2014
Cenerentola, la più famosa fiaba popolare, raccontata in chiave contemporanea.
Dimentichiamoci il fascino patinato dell'incanto della storia: i personaggi della favola sono figure ben concrete, attuali, una giostra di umanità giovanile che si delinea nella scompostezza dei gesti, nella goffaggine dei movimenti, nella sgraffiatura dei volti, a volte sfrontati e fintamente adulti. Un teatrino di santa giovinezza che rivela le difficoltà e le inquietudini dell'adolescenza. Ci sono: una Grande Madre isterica che sfoga sulla figliastra la frustrazione di un marito che non c'è mai, due Sorellastre sguaiate alla ricerca di uno status sociale di èlite, un paio di Amiche svampite che tentano di stare al passo con il glamour, un Principe Bomber miope, che non si accorge minimamente di ciò che gli accade intorno, un gruppo di Ragazzotti di provincia ingenui e sgraziati, una specie di Fata Contemporanea, una Ragazza della Cenere, che freme per diventare grande.
La drammaticità degli eventi sfocia inevitabilmente nell'umorismo. Fanno sorridere questi bambini cresciuti, non ancora adulti, ma con tanta voglia di diventarlo. Fanno commuovere le loro difficoltà ad affrontare la vita, la loro aggressività e insicurezza, la ricerca di un amore con la A maiuscola, come hanno visto nei film: vogliono continuare a sognare, e come nelle fiabe scelgono il lieto fine. Tecnicamente il focus del lavoro è stato quello di mettere in scena la fiaba attualizzandola, svuotando le metafore e colmandole di contenuti reali, perché le paure, le affascinazioni, gli eroi e le principesse continuano ad esistere nell’adolescenza dei nostri giorni, ma hanno cambiato la loro forma. La scrittura drammaturgica originale ha preso come base di riferimento la fiaba dei Grimm, all’interno della quale sono stati inseriti e sviluppati i temi che riguardano la vita dei ragazzi del nostro tempo. Cenerentola è l’adolescente che inizia a diventare grande, che è costretta suo malgrado a separarsi dalla madre, ad accettare la fine dell’onnipotenza paterna, per essere artefice del proprio destino. La cenere, di cui Aschenputtel porta i segni non è soltanto il simbolo del lutto della madre morta, ma rappresenta anche il focolare, il suo periodo d’infanzia vicino all’intimità materna, una sorta di paradiso perduto. Crescere non è uno scherzo: occorre recidere il cordone ombelicale e affrontare le ambivalenze dell’adolescenza e della vita adulta, abbandonare il nido protetto per catapultarsi nelle incertezze e nella solitudine del mondo. Avere il coraggio di fare delle scelte. I rapporti umani sono complicati: il Principe Azzurro forse non è così poi tanto azzurro, la Madrina non è quel punto di riferimento così sicuro che Cenerentola sta cercando per esaudire i propri desideri, le amiche e le sorellastre vivono e soffrono il suo stesso disagio adolescenziale. Occorre prendere consapevolezza della realtà. E la realtà non è la Favola. E’ tanto più faticosa. Ma finalmente è vita. Vita vera.

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oDue
ATTODUE Ass. Cult. di Firenze nasce nel 2011 dalla fusione di Laboratorio Nove di Sesto Fiorentino e CIT Centro Iniziative Teatrali di Campi Bisenzio. Il nucleo iniziale è operativo dal 1982 come centro di produzione e formazione teatrale.
Velocemente guadagna un posto di rilievo nel panorama delle strutture teatrali italiane che si occupano di drammaturgia contemporanea. I lavori su Sarah Kane, Mark Ravenhill, Sergi Belbel, Rodrigo García fanno conoscere il gruppo che nel 1999 ottiene il premio UBU.
In residenza presso il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino (dal 1987) la compagnia assiste e partecipa alla fondazione del prestigioso Festival Intercity, da un’idea di Silvano Panichi e Barbara Nativi. Festival tramite il quale si intessono importanti collaborazioni con artisti e compagnie internazionali.
La compagnia inizia a identificarsi come entità multipla dove i vari progetti innescano relazioni autoriali ogni volta differenziate. La consegna del lavoro artistico a persone diverse risiede nella configurazione a monte dell’identità cercata da AttoDue e che si avvale di maestranze da coinvolgere nella realizzazione di opere che, singolarmente, sono lo strumento transitorio e apolide della propria poetica.
Negli ultimi anni si sono manifestati episodi che hanno confermato lo status migratorio e al contempo stanziale dell’idea operativa della compagnia realizzando opere teatrali che hanno coinvolto Luca Camilletti, Branko Brezovec, Rodrigo García, Michail Marmarinos, Patrice Bigel, Massimiliano Civica oltre alla collaborazione a produzioni che si sono avvalse della presenza di Renata Palminiello, Murmuris, Daria De Florian, Monica Piseddu e Monica Demuru. Una moltitudine autoriale e di grandi interpreti che è stata chiamata ad inserirsi nel tessuto progettuale di AttoDue. Continui spostamenti, di pensiero, di palcoscenico, di sguardo, di trattamento, di geografie; relazioni rinnovate, proseguimenti di complicità, condivisioni di percorsi, innescando una serie di collaborazioni interne sia a livello poetico che a livello produttivo-organizzativo.
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