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Smile. Un sorriso e forse una lacrima

Factory Compagnia Transadriatica

Genere Prosa
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Regia: Tonio De Nitto

Drammaturgia: Tonio De Nitto e Riccardo Spagnulo

Attori: Luca Pastore, Benedetta Pati

Altri crediti: musiche Paolo Coletta scene Iole Cilento costruzioni Riccardo Gargiulo e Luigi Di Giorno assistente alle scene Cristina Zanoboni luci Davide Arsenio tecnico Graziano Giannuzzi collaborazione al movimento Barbara Toma costumi Lapi Lou produzione Factory compagnia transadriatica

Parolechiave: Memoria, Assenza, Amore, Mimo, Speranza

Produzione: Factory Compagnia Transadriatica

Anno di produzione: 2025

Genere: Prosa

Questa è una storia al confine tra l’al di qua e l’aldilà, un percorso in punta di piedi che ripercorre l’amore oltre il tempo e lo spazio grazie alla potenza dei ricordi.
Smile è uno spettacolo che prende forma da una semplice, ma potente domanda: cosa rimane delle persone che abbiamo amato?
Una casa tutta bianca, un piccolo mondo nel quale si muove uno scrittore buffo e abitudinario, un personaggio con le sue micro manie e con una grande immaginazione. Intorno a lui, lo sguardo delicato di una donna, le cui parole risuonano nell’aria rarefatta.
Chi sono? Si conoscono? Cos’hanno in comune? Si incontreranno mai?
Questo racconto si nutre della memoria e ne ribalta il meccanismo, mettendo in discussione ciò che consideriamo il confine tra presenza e assenza, immaginazione e ricordo. La chiave di accesso allo spettacolo è rappresentata dal linguaggio universale del corpo, attraverso il codice senza tempo della pantomima, per comunicare in assoluta immediatezza e semplicità.
Non potevamo, quindi, non richiamare alla nostra memoria la poesia di Charlie Chaplin, un artista che ha saputo parlare alle nostre emozioni con la forza silenziosa dei gesti e dei sorrisi, ma non solo. A distanza di molti anni, Chaplin resta un simbolo di impegno politico, di critica e resistenza ai potenti, di poesia e di speranza: Smile è un omaggio allato meno ricordato di questo artista, che nonostante perdite, abbandoni e sconfitte non ha mai smesso di far ridere il suo pubblico e di sorridere. In un tempo in cui la guerra diventa sempre più tangibile e vicina, cui assistiamo impotenti e senza la possibilità di poter gridare la nostra sofferenza, abbiamo scelto proprio questa storia per interrogarci in maniera profonda e sottile, chiedendoci se l’amore può vincere gli strappi del tempo, trasformarsi, attraversare i confini dell’esistenza in un viaggio emozionale tra ricordo e realtà, passato e presente. Tra la delicatezza di un sorriso e la commozione di una lacrima. Smile è ispirato e dedicato anche a Refaat Alareer, intellettuale e poeta palestinese, professore di inglese e fondatore del progetto «We are not Numbers», ucciso da un bombardamento il 6 dicembre 2023 nella Striscia di Gaza. La sua ultima poesia termina con queste parole: “Se dovessi morire, fa che porti speranza, fa che sia un racconto!”.

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