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Felicissima jurnata

Putéca Celidònia
Regia: Emanuele D'Errico
Drammaturgia: Emanuele D'Errico
Attori: con Antonella Morea e Dario Rea e con le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Rione Sanità, realissimo surreale, Beckett, interviste

Felicissima jurnata cerca di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce sul filo della
solitudine il basso napoletano e quel che ne resta di Giorni Felici di Beckett.
Dal 2018 Putéca Celidònia vive attivamente il Rione Sanità di Napoli portando il teatro in mezzo ai vicoli bui ed
abbandonati.
“Ci è successo, dopo aver gradualmente preso confidenza, di entrare in alcuni bassi (la tipica abitazione al
piano terra con ingresso su strada) e di trovare una situazione surreale.
Così abbiamo deciso di iniziare un viaggio!
Nello zaino abbiamo messo la macchina da presa, il quaderno degli appunti e le domande che il testo di Giorni
Felici ci ha mosso, immergendoci nelle storie delle persone che ci hanno sorpreso, rapito e portato su di una
strada imprevista.
E tra un’intervista e l’altra abbiamo domandato loro chi fosse Beckett e nessuno lo aveva mai sentito
nominare. Eppure ci sembravano così vicini, così familiari.
Il testo è venuto da sé, lo hanno scritto loro: le storie di Assunta, Pasqualotto, Angela e di tutti gli altri sono
così pregne da poterci scrivere romanzi per ognuno di loro. Questo testo è anche la storia di una donna di
centonove anni C-E-N-T-O-N-O-V-E ANNI che ancora si trucca, che mette lo smalto e “sente” la gente intorno
che suona e che canta.
Di queste storie si compone Felicissima jurnata, che pone l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che queste
persone si impongono per mancanza di mezzi. Molti di loro non sono mai usciti dalla loro città - nel migliore dei
casi - e nel peggiore non sono mai usciti dal proprio quartiere e chissà da quanto tempo dalla propria casa.
Non è prigionia questa? È una prigionia consapevole o inconsapevole?”

Altri crediti: scene Rosita Vallefuoco
musiche originali Tommy Grieco
suono Hubert Westkemper
luci Desideria Angeloni
costumi Rosario Martone
aiuto regia Clara Bocchino
realizzazione scene Mauro Rea
macchinista Michele Lubrano Lavadera
fonico Stefano Cammarota
foto di scena Laila Pozzo
ufficio stampa Antonella Mucciaccio
produzione Cranpi, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Putéca Celidònia
in collaborazione con La Corte Ospitale – Forever Young 2022
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo
e di C.RE.A.RE Campania Centro di residenze della Regione Campania

Produzione: Cranpi, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Putéca Celidònia

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Putéca Celidònia nasce nel settembre 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli i quali, dopo aver condiviso lo stesso percorso formativo, scelgono di unirsi inun gruppo di lavoro che si allarga a nuove maestranze che ne compongono l’arcipelago artistico e tecnico.La compagnia composta da Clara Bocchino, Marialuisa Diletta Bosso, Emanuele D’Errico, Teresa Raiano, Dario Rea e Umberto Salvato, nel 2018 prende in gestione due beni confiscati alla camorra nel Rione Sanità, a Napoli. Due tipici bassi napoletani, che diventano luogo di accoglienza e di restituzione al territorio e ai cittadini. Sempre lì, oltre a portare avanti il proprio percorso artistico conduce un corso di teatro gratuito per i bambini del territorio.Progetti di formazione:Sul filone formativo Putéca Celidònia, oltre il lavoro con i bambini, tiene il corso di teatro nell’Istituto penale minorile di Nisida nell’anno 2020 e il laboratorio Komorebi con i richiedenti asilo ed ex rifugiati dello Sprar/Ex Canapificio di Caserta, che porterà la realizzazione di materiale video per la prossima edizione di Quartieri di Vita.Progetti di spettacolo:Dall’altra parte|2+2=? di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. In forma di studio, partecipa al Premio Scenario 2019 arrivando in semifinale. È, poi, vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 a Udine. È in residenza nel 2020 nella sezione Cantieri Sartoria del Teatro Sannazaro di Napoli diretta da Francesco Saponaro, debutta nella sezione Osservatorio del Napoli Teatro Festival nel luglio 2020 ed è in programmazione in Sala Assoli e al Teatro Civico 14 nella stagione 2020/21.Selene di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. Riceve la menzione speciale per la regia nel bando Nuove Sensibilità 2.0 del Teatro Pubblico Campano e avrebbe dovuto essere prodotto dal Teatro Stabile di Napoli al Ridotto del Teatro Mercadante per il maggio 2020, ma causa Covid-19 non è stato possibile ed in forma di mise en place prende forma all’interno di Piano Be al Piccolo Bellini di Napoli nel dicembre 2020.In cantiere:Progetto I.S.A racchiude un lavoro di sperimentazione che parte da uno studio su Giorni Felici di S.Beckett e punta alla realizzazione di uno spettacolo di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. Materiale principale di ricerca sono le interviste che la compagnia ha condotto alle donne e agli uomini del quartiere Sanità la cui vita si è per lo più vissuta e si vive nel proprio quartiere, nella propria strada, nella propria casa.alla festa di ROMEO E GIULIETTA prende vita da uno studio sul testo shakespeariano condotto da Benedetto Sicca ed Emanuele D’Errico. All’interno di Cantieri Sartoria 2021 ne procede la sperimentazione che avrà forma finale di spettacolo con la regia di Benedetto Sicca.Progetti speciali:All’interno degli spazi nel Rione Sanità, inoltre, Putéca Celidònia crea un format di nome ’A voce d’’o vico (la voce del vicolo): teatro e musica che dialogano affacciati ai balconcini. Il suodebutto è nel maggio 2019 e prosegue con quattro appuntamenti all’interno della rassegnaSettembre d’’o vico. Un evento di solidarietà con l’obiettivo di creare aggregazione e far vivere di bellezza e di cultura quegli spazi prima destinati alla malavita. Ad essere protagonisti di questa rassegna i bambini stessi del corso teatrale affiancati da grandi artisti che hannosposato l’iniziativa. Questo progetto con i bambini del Rione Sanità vede la sua evoluzione nello spettacolo Non c’è differenza tra me il mondo, che debutta nel marzo 2020 al Ridotto del Teatro Mercadante all’interno della programmazione di Quartieri di Vita promossa dalla Fondazione Campania dei Festival.Nel luglio 2020, all’interno della rassegna RACCONTI PER RICOMINCIARE, creata da Ente Teatro Cronaca e Vesuvioteatro.org, la compagnia partecipa con L’Ogliaro di Emanuele D’Errico.Per la stagione 2019/20 Mutamen6/Teatro Civico 14 di Caserta dedica un percorso di affiancamento alla compagnia Putéca Celidònia, all’interno del progetto Osservatorio.Nell’anno 2019 infatti la compagnia fa residenza in teatro con i progetti Dall’altra parte|2+2=? e Selene.La compagnia è stata selezionata da Urbino Teatro Urbano 2020 per partecipare al corso di formazione FAI IL TUO TEATRO! nel luglio 2020.La compagnia è promotrice C.Re.S.Co dal 2020PREMI E RICONOSCIMENTIMenzione speciale per la regia di Selene – Bando Nuove Sensibilità 2.0 del Teatro PubblicoCampanoVincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 con il proge0o Dall’altra parte – 2+2=?
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