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A LOT OF

Lost Movement

Genere Danza
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Regia: Nicolò Abbattista

Drammaturgia: Christian Consalvo

Attori: Enrico Luly, Gioele Cosentino e Giovanni Careccia

Altri crediti: coproduzione FLIC - Festival Lanciano In Contemporanea Musiche: Filippo Ripamonti Costumi: Leonardo Rossi

Parolechiave: Nijinsky, eros, follia, rito, fauno

Produzione: Lost Movement

Anno di produzione: 2024

Genere: Danza

"In costante ricerca. Il bisogno dell’altro. Avidità di contatto, profumi e sapori. Liberati del freno inibitorio del pudore e delle convenzioni sociali cosa potrebbe accadere? Siamo tutti animali? Quanto possiamo desiderare chi ci circonda? Quanto e quanti possiamo amare? Due corpi, poi uno e poi improvvisamente tre. Imprevisti e probabilità. Ritmi e rituali che percuotono, s'intrecciano e distorcono. La grazia innaturale di Nijinski. L'istinto predatorio appartiene al DNA dell'essere umano. Marcare il territorio diventa un gioco, immaginare diventa un’esigenza. Quanto spazio abbiamo nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro animo? Quanto possiamo ospitare dentro di noi? Fame."

A LOT OF ruota attorno al numero 3: 3 performer, 3 autori, 3 composizioni, 3 personaggi storici. Lo spettacolo è una trilogia che si apre con un duetto ispirato a L’Après-midi d’un Faune, coreografato da Nijinsky nel 1912. L’autore nell’opera originale affronta il tema della pulsione sessuale non controllabile da cui scaturisce un enorme senso di colpa. A seguire un solo in cui la coreografia e la drammaturgia rievocano la follia di Nijinsky e infine un triangolo amoroso tra Nijinsky, la contessa Romola de Pulszky e l’impresario Sergej Djagilev.

La musica parte dalla rielaborazione di due opere immortali: L'Après-midi d'un Faune di Debussy e Le Sacre du Printemps di Stravinskij. I temi vengono rielaborati e decostruiti con un approccio elettro acustico, il materiale armonico reiterato in maniera quasi catartica al fine di sottolineare le sfumature erotiche e folli della poetica tormentata di Nijinsky. La ripetizione musicale è parte fondamentale del processo, matrice di un sentimento primitivo raffinatosi in Uomo moderno, vittima dell'amore e delle sue conseguenze.

"A LOT OF è l’evocazione di un amore triangolare, quello di Nijinsky con la contessa Romola de Pulszky, sua moglie, e con l’impresario Sergej Pavlovič Djagilev, suo amante: accidenti e distorsioni di un improvvido gioco threesome dalle ripercussioni sfuggenti. È un lavoro demoniaco sull’amore e sulla sua complessità, sulla triangolazione come dinamicità e tormento, gelosia e rivalità, voglia di appartenersi e sfuggirsi. Fino a dissolvere. “L’Après-midi d’un Faune” di Debussy e “Le Sacre du Printemps” di Stravinskij sono la colonna sonora di partenza di un lavoro paranoico che lambisce la malattia e la sublima in arte, in una deriva elettroacustica che deborda nel selvaggio e nel folle. I sofisticati costumi di scena riproducono quelli utilizzati dallo stesso Nijinsky.” [Vincenzo Sardelli - KlpTeatro.it]

"A LOT OF racconta, in forma traslitterata ma anche concretamente viva e per certi versi drammaturgicamente fedele, la vicenda dell’uomo che ha segnato la danza della prima parte del secolo scorso, e del suo rapporto con la figura controversa, cosciente e perversa, di Diaghilev, che fu allo stesso tempo suo impresario, stregone e amante." [Renzo Francabandera - PaneAcquaCulture.net]

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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