Partendo da “Re Lear” di Shakespeare vengono sviluppate le figure dei figli del Conte di Gloucester, Edgar e Edmund e vengono indagate le motivazioni e i sentimenti che hanno portato quest’ultimo, figlio illegittimo del Conte, all’odio nei confronti del fratellastro e all’ideazione delladisfatta della dinastia dei Lear. Nell’illustre tragedia, “la gelosia che un fratello può avere verso un altro fratello” è causa e motore di uno stato emotivo che diventa avidità, arrivismo e superbia e che porterà alla morte dell’ uno per mano dell’altro. È questo il fulcro del personaggio di Edmund che, alla fine del suo percorso

intrapersonale e interpersonale, cerca di redimersi. La maglia di intrecci cucita dallo scaltro Edmund
è spunto di riflessione sia per l’analisi del rapporto fraterno dei due protagonisti, sia per una
maggiore comprensione del concetto di illegittimità.

Edmund ed Edgar diventano tutti i Caino e Abele, Eteocle e Polinice, Seth e Osiride, Romolo e Remo della storia.

In “ED” la vicenda dei due personaggi è soltanto un pretesto per studiare in termini collettivi e
attuali, attraverso un linguaggio contemporaneo, il tema del fratricidio e dell’illegittimità dell’essere
che si riflette, ad oggi, in molti ambiti del vissuto comune: nel lavoro, nello sport, nella società e
nella famiglia. Ma è anche un momento per indagare con ironia e divertimento il paradigma contemporaneo dell’essere fratelli. La gelosia e la superbia antiche si trasformano in gioco, provocazione, dando vita a due personaggi istrionici e amari che scoprono, attraverso una ricerca linguistica e scenica che affonda le radici nella riscoperta del dialetto quale mezzo di sublimazione di verità, cosa può essere definito illegittimo ed in base a quali criteri o storie personali.
Nell’alternanza tra l’ironia acre dei giochi infantili e l’intensità emotiva dei momenti introspettivi si
dipana il rapporto tra i due fratelli e di questi con il padre, personaggio non fisicamente presente ma
il cui ruolo viene interpretato dalla musica che, composta appositamente per la messa in scena, suonata dal vivo e pensata per essere una corpo fisico a tutti gli effetti, dialoga con i due protagonisti.

Con una costante attenzione al testo originale, Albali Teatri reinterpreta i passaggi fondamentali
dell’opera Shakespeariana, proponendo spunti critici, osservando la situazione da plurimi punti di
vista e dando al singolo spettatore la possibilità di universalizzare il vissuto di illegittimità, inteso
come esperienza comune dell’essere umano.
ED è un progetto di ricerca teatrale basato sull’incontro di giovani forze creative e sull’intersezione di diverse strade artistiche: teatro, musica e arti visive si incrociano per dare vita ad un nuovo processo creativo.