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Il sequestro. Gli 831 giorni di Carlo Celadon
Teatro BresciRegia: Anna Tringali
Drammaturgia: Marco Gnaccolini
Attori: Giacomo Rossetto
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: per tutti

Generi: Prosa
Tags: monologo, sequestro, teatro bresci, 'ndrangheta
831 sono i giorni di durata del sequestro di persona più lungo della storia del nostro Paese. Un sequestro compiuto dalla ‘Ndrangheta e che ha come vittima un ragazzo veneto di diciotto anni: Carlo Celadon. Lo hanno rapito la sera del 25 gennaio 1988 dalla villa del padre, un ricco imprenditore di Arzignano, in provincia di Vicenza. Lo hanno legato con il fil di ferro e chiuso nel bagagliaio di un’ auto per diciassette ore, il tempo di percorrere più di 1300 chilometri, il tempo di arrivare in Calabria, nei boschi dell’ Aspromonte. Lo hanno liberato il 4 maggio 1990, abbandonandolo per terra, sul ciglio di una strada, con la chiara consegna di non voltarsi a guardare gli uomini che lo avevano tenuto prigioniero per più di due anni. Aveva i capelli e la barba lunga e perso oltre trenta chili. I 7 miliardi consegnati dalla famiglia e molti dei rapitori si sono dissolti nell’aria.
Dal 1969 al 1998 (durante quella che viene definita la Stagione dei Sequestri in Italia) ci furono quasi 700 rapimenti a scopo estorsivo (non politico), la metà dei quali realizzati dalla ‘Ndrangheta. 81 di questi sequestrati non fecero mai ritorno a casa.
Raccontare il sequestro Celadon significa ripercorrere una delle pagine più buie del nostro Paese in cui la paura ha pervaso un intero sistema sociale; significa raccontare la ‘Ndrangheta; significa raccontare la storia umana di una ragazzo appena maggiorenne che di punto in bianco è stato gettato negli inferi con crudeltà, senza saperne il perché.
831 giorni. Il sequestro più lungo d’Italia
Note di regia
Una delle prime foto che ritraggono Carlo Celadon dopo il rilascio, lo vede con i capelli lunghi, la barba incolta, magrissimo, nudo, con addosso solo un panno bianco.
Un Cristo.
Quello che subì Carlo Celadon fu una discesa all’inferno, o meglio, nella nostra visione, una moderna “Via Crucis”. In effetti il nostro allestimento è un continuo riferimento alla Passione di Gesù; c’è il sacrificio, il dolore, il rapporto con il Padre da cui si sente abbandonato ma al quale continuamente si riferisce. Un procedere per Stazioni durante le quali Celadon/Cristo interpretato in prima persona da Giacomo Rossetto racconta il suo presente buio e silenzioso reso terribile da aguzzini senza pietà, che apre anche a ricordi del suo passato di bambino libero e felice; e ancora il rapporto con la Madre e con l’Amore.
Carlo Celadon sospende la vita per quasi tre anni. Egli muore. Ma come Cristo il suo Sacrificio conduce alla Resurrezione.
Carlo Celadon/Gesù risorge il 4 maggio 1990, dopo 831 giorni. (Anna Tringali)
Altri crediti: scene Antonio Zonta, luci Andrea Patron, lettering Luca Antonello, tecnica Francesco Barutto, assistente Agnese Sgarbossa, foto di scnea Francesco Reffo, riprese video Filippo Pandin, distribuzione Giulia Diomaiuta
Produzione: Teatro Bresci in collaborazione con NuovaScena / Festival Scene di Paglia
File scaricabili:
Teatro.Bresci_IL.SEQUESTRO_scheda.singola.pdf
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TEATRO BRESCI nasce nel 2009 dall’incontro di Anna Tringali, Giacomo Rossetto e Giorgio Sangati, tre teatranti veneti provenienti dal Teatro Stabile del Veneto e dal Piccolo Teatro di Milano. Hanno collaborato e collaborano con la Compagnia professionisti di diversa formazione e provenienza (tra gli altri Fausto Cabra, Marco Angelilli, Stefano Scandaletti, Lorenzo Maragoni, Mimosa, Andrea Pennacchi, Silvia Paoli).Nel 2011 Malabrenta vince il II Premio come Miglior Spettacolo al Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto diretto da A. Gassmann, e supera le 300 repliche riscuotendo successo anche all’estero.Nel 2012 Arbeit vince la terza edizione dello stesso premio, e Anna Tringali il Premio Miglior Attrice.Nel 2013 “Arbeit” viene selezionato dal Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con Outis al Festival internazionale di drammaturgia contemporanea Tramedautore.Inoltre il testo vince il Primo Premio al Concorso Letterario Grotte della Gurfa di Alia (Pa)Nel 2012 il Teatro Stabile del Veneto produce, in collaborazione con Teatro Bresci, Buco, che nel 2013 è finalista al concorso Playfestival organizzato dal Piccolo Teatro di Milano e da ATIR.Nel 2016 Medea viene selezionato all’interno dell’Incubatore Produttivo OFFicina del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.Nel 2017 Borsellino riceve il “Premio Grotte della Gurfa per il Teatro d’impegno civile” ad Alia (Pa), premio patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana.Nel 2019 viene selezionato al Torino Fringe Festival.Nel 2020 Teatro Bresci collabora nuovamente con il Teatro Stabile del Veneto coproducendo La bisbetica domata, con adattamento di Andrea Pennacchi.Sempre nel 2020 debutta l’ultima produzione di teatro civile, dopo essere stata presentata sotto forma di studio presso il Teatro Stabile del Veneto. Si tratta di ‘Ndrangheta, con consulenza drammaturgica di Antonio Nicaso e la collaborazione di Francesco Colella e Tindaro Granata. Spettacolo in Selezione In-Box 2021.Dal 2013, in collaborazione con Arteven e Regione Veneto, con le lezioni spettacolo Uomini in trincea, Foscolo/Revolutionary Ugo, Leopardi_Una vita al limite e La Russia è betulla, l'altipiano è larice (su Rigoni Stern), Ferocemente. Essere Pier Paolo Pasolini, Odio Manzoni, Ti racconto le mafie interviene negli Istituti Scolastici del Veneto superando quota 1000 repliche.Negli anni sono stati prodotti, anche, tra gli altri: Macbeth di W. Shakespeare, La signorina Julie di A. Strindberg, Lo schifo. Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione di S. Massini, Il berretto a sonagli di L. Pirandello, Gl' innamorati di C. Goldoni, Piccoli Crimini Coniugali di E.E. Schmitt.Dal 2014 cura l'ideazione e la direzione artistica di festival e rassegne come Antiche Mura Teatro Festival, Luoghi Comuni Festival, Piazzola In Scena, Quartieri, Lenzuoli Bianchi, Ricordami, Teatrinrete, VillaIN Shakespeare, Itinerari di teatro. Nel 2021 con il Progetto Impegnati è vincitrice del Bando Cultura ONlife promosso dalla Fondazione Cariparo e viene selezionata con altre quattro compagnie all’interno del progetto di Teatro d’Impresa promosso da Camera di Commercio di Padova e Teatro Stabile del Veneto nell’ambito di INDUCCI finanziato dal Programma Interreg Central Europe. Nel 2022 riceve il patrocinio di Avviso Pubblico per il progetto Impegnati e per gli spettacoli Borsellino, 'Ndrangheta, Malabrenta. Nel 2023 viene coinvolto nel progetto della Regione Veneto Trame di Legalità per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile in collaborazione con Arteven.Non meno importante dell’attività di spettacolo dal vivo è il settore della formazione: Teatro Bresci organizza e conduce Corsi di Teatro per adulti e bambini, Seminari intensivi per attori, Corsi di dizione e comunicazione, Conferenze e incontri sulla Storia del Teatro, collaborando con Enti pubblici e privati, Associazioni, Comuni, Aziende e Istituti scolastici.Facciamo il teatro che pensiamo necessario.



