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IO COME LEI storia di due amiche molto lontane, terribilmente vicine

COMPAGNIA ATIR TEATRO RINGHIERA
Regia: Giuseppe di Bello
Drammaturgia: Giuseppe di Bello
Attori: Chiara Stoppa e Virginia Zini
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (11-14), Prosa

Tags: amicizia, empatia, disagio sociale, cambiamento, scuola

“Io come lei” è la storia di due donne che raccontano di quando, ragazzine, sono state protagoniste di un momento straordinario che, oltre alle loro vite, ha cambiato anche le relazioni tra tutti gli abitanti del loro vicinato.
Andrea e Andrea (questi i loro nomi), compagne di classe, per niente amiche, vivevano nella Città di M, in un quartiere molto colorato ma anche socialmente degradato, dove le differenti provenienze e le reciproche diffidenze e pregiudizi impedivano di fatto qualsiasi serena comunicazione tra le persone.
Quella situazione, ovviamente si rifletteva pienamente nel disastrato quotidiano della classe frequentata dalle due, dove regnavano l'insofferenza, l'intolleranza, la sonnolenza e uno scontato pessimo rapporto con gli insegnanti.
Ma... (nelle storie c'è sempre un “ma”) un giorno, a sorpresa, entrò nella loro classe un supplente di musica, con pochi anni più di loro, fresco di incarico, ancora pieno di energie.
Trattandosi di un supplente, e per di più di una materia che neppure consideravano, la classe assaporò subito l'idea di fargli passare immediatamente la voglia di continuare a insegnare, ma, appunto, le cose piano piano andarono completamente in un'altra direzione. Il giovane professore infatti sembrava sapere esattamente come attivare le loro giovani e riluttanti menti, fino a farle riflettere, partecipare, comunicare e infine creare.
Ed è proprio raccogliendo uno dei tanti spunti che l'insegnate gli offriva, che le due ragazzine, dopo varie vicissitudini diventate finalmente amiche, si imbarcano nel sogno di una grande festa durante la quale una canzone da loro creata finisce per diventare l'inno del grande cambiamento.

NOTE DI REGIA

Se dovessimo cercare un'immagine capace di riassumere le tante componenti di questo spettacolo, disegneremmo certamente quello che può accadere in un deserto quando piove: l'acqua va risvegliare tutti i semi dormienti e in poco tempo, a sorpresa, tutto fiorisce cambiando completamente l'intero paesaggio.
Questo è quello che abbiamo fatto accadere in “Io come lei” presentando dapprima un territorio socialmente inospitale, un deserto di relazioni tra culture diverse che si concretizza anche nelle relazioni tra i ragazzi a scuola.
E così avrebbe continuato ad essere se un giorno, a scuola, inaspettato, non fosse comparso un giovane professore, supplente di musica, fresco di incarico e pieno di energie, istintivamente capace di sorprendere i ragazzi che piano piano cominciano ad apprezzarlo sempre più.
[...] I linguaggi utilizzati, dal parlato ai gesti e fino alla scelta del rap finale, alternando momenti esilaranti ad altri più coinvolgenti emotivamente, disegnano un territorio fisico ed esperienziale che favorisce un'immediata identificazione da parte dei giovani spettatori, senza mai rinunciare alla poesia o alla verità dei sentimenti o delle emozioni. Insomma, alla fine quello che abbiamo cercato di fare è stato produrre bellezza.
Proprio come un deserto. Fiorito.


Altri crediti: da un’idea di e con Chiara Stoppa e Virginia Zini
scene e costumi di Maria Paola Di Francesco
luci di Marco Ottolini
musiche originali di Omar Nedjari

Produzione: ATIR - Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca

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Il 17 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci della compagnia composta oggi da 13 soci e da una ventina di soci sostenitori.
“L’Associazione intende porsi come libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella società, al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificità di fronte a Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua irrinunciabile importanza. Al centro dell’attività dell’associazione si pongono la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L’Associazione intende altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell’arte teatrale, intesa come libera espressione dell’individuo nel tessuto sociale, con particolare attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…”
Fin dalla sua fondazione la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità in cui i grandi classici e le drammaturgie contemporanee si intersecano per restituire una visione possibile del presente, un teatro capace di attirare a sé categorie di pubblico molto variegate e trasversali.
Da sempre inoltre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.
Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano. In dieci anni di gestione, ATIR ha profondamente modificato l’identità e la funzione del Teatro nel territorio, l’ha riaperto ai cittadini, ne ha ridisegnato la fisionomia, e si è progressivamente imposto nel panorama cittadino, fino a rientrare nei soggetti inseriti nel sistema delle convenzioni del Comune di Milano. Oggi ATIR è una delle realtà più longeve e significative del panorama teatrale cittadino e nazionale. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui: Premio Hystrio per l’attività della compagnia (2012); Medaglia d’oro della Provincia di Milano (2007); Ambrogino d’oro, attestato di civica benemerenza del Comune di Milano (2012), Premio Rotary Spazio Cultura (2015). Attualmente , da ottobre 2017 , il teatro Ringhiera è stato chiuso dal Comune (proprietario dell’immobile) per lavori di manutenzione straordinaria. La programmazione del teatro è quindi temporaneamente sospesa.
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