Regia: Letizia Sacco
Drammaturgia: Letizia Sacco
Attori: Letizia Sacco
Altri crediti: Costumi: Martina Elia Oggetti di scena: Enrico Guerrini
Parolechiave: Alice, Carroll,
Produzione: TeatrOsfera in collaborazione con Fa.R.M. - Fabbrica dei Racconti e della Memoria
Anno di produzione: 2024
Genere: Teatroragazzi (4-13) Prosa Figura
Unicorno: «Ho sempre pensato che i bambini fossero mostri favolosi».
Alice: «Ma lo sa che anch'io ho sempre pensato che gli unicorni fossero mostri favolosi?».
Unicorno: «Bene, allora adesso che ci siamo visti l'un l'altro, se tu crederai a me io crederò a Te, siamo d'accordo?»
Lo spettacolo si ispira alle due storie di Lewis Carroll “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Al di là dello specchio”. La grande protagonista indiscussa è la parola.
Come in un sogno, storie, personaggi, paesaggi si susseguono senza sosta.
Un bizzarro mondo alla rovescia che svela le assurdità e le incoerenze della vita adulta. Un viaggio tra nonsense e paradossi, un tuffo in un paesaggio onirico fatto di situazioni estremamente irreali.
Andare oltre gli schemi di norme e convenzioni, questo spettacolo è un viaggio in una realtà lontana dalla quotidianità, assurda e apparentemente senza senso e per questo, disorientante, misteriosa e inizialmente “scomoda” ma sicuramente molto affascinante.
In scena una attrice, sola, come una bambola immobile, ad un tratto un suono e come se qualcuno avesse azionato un ingranaggio, la bambola prende vita; indossa un costume – scenografia che trasformandosi farà apparire e scomparire i bizzarri personaggi di questa incredibile avventura, un turbine di colori, suoni, voci. Poi come per incanto tutto finisce così come era iniziato.
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