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Fogo Lento

Costanza Givone
Regia: Costanza Givone
Drammaturgia: Costanza Givone
Attori: Costanza Givone e Ricardo Vaz Trindade
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Figura, Performance

Tags: cibo, identitá, natura morta, interazione

IMPORTANTE: il video è del debutto dello spettacolo, in Portoghese, lo spettacolo è già stato presentato in Italia nella versione italiana. Abbiamo scelto questo spettacolo perché è per un pubblico di adulti e bambini e perché è stato costruito con un processo partecipativo (incontri con cuochi e famiglie del nord del Portogallo).

Sinossi
 
Fogo lento nasce dalla volontà di indagare le radici storiche e culturali delle nostre abitudini culinarie.
Una cena da preparare, una donna italiana e un uomo portoghese, un tavolo e concetti come identità e tradizione vengono sbucciati e cucinati a fuoco lento per approfondirne il significato.

Descrizione
 
Cibo e arte vanno di pari passi fin dall’era primitiva (cominciando dai dipinti paleolitici raffiguranti scene di caccia, fatti col sangue degli animali cacciati). In letteratura, poesia, arti visive, teatro, performance, il cibo è utilizzato in innumerevoli modi: come modello, come ispirazione, come materiale, come metafora, ecc ... In Italia il rapporto con il cibo è quasi ossessivo, religioso; la cucina stessa è considerata arte, un'arte antica che riflette la cultura del nostro paese. La confezione di un piatto può essere considerata un'arte totale, capace di risvegliare tutti i nostri sensi, e allo stesso tempo risvegliare emozioni, ricordi, pensieri. Il cibo è una fonte inesauribile di ispirazione. La cucina è uno spazio di condivisione della saggezza tra generazioni, è uno spazio di conversazione, calore, mani sporche, uno spazio di apprendimento. Il cibo ha un lato intimo, fatto di ricordi ed emozioni personali, e un lato universale che attraversa la storia umana. Eraclito diceva che gli dei vivono vicino al "focolare"dove la famiglia prepara i pasti. R. Barthes scrive che il cibo è ovunque e in ogni momento un atto sociale, ricco di significati sociali, culturali e simbolici. Quando prepariamo un pasto, possiamo leggere gli strati della storia di una famiglia, un gruppo, una nazione. Leggiamo le molteplici contaminazioni e incontri che ci hanno reso ciò che siamo. Viaggiamo tra l'intimo e l'universale per capire come i cibi più quotidiani trasportino la nostra storia. Osserviamo i cambiamenti che le abitudini culinarie hanno subito nel corso dei secoli e come questo influenza il modo in cui viviamo e ci vediamo. In questo lavoro, una ricerca storica sull'origine del cibo è affiancata dall’incontro con cuochi e amanti della cucina di Porto e della regione portoghese Minho. Nasce una performance, in cui la preparazione di un pasto è occasione per riflettere sulle dinamiche di potere a livello macro e micro, che la cucina nasconde.
 

Altri crediti: Scheda artistica

Direzione artistica: Costanza Givone
Assistenza drammaturgica: Raquel S.
Co-creazione e interpretazione: Costanza Givone e Ricardo Vaz Trindade
Light design: Francisco Campos
Produzione esecutiva: Susana Paixão
Video: João Vladimiro
Foto: Susana Neves
Costruzione: Armindo Sá
Una coproduzione FIMP, Comedias do Minho, Teatro municipal do Porto  
Ringraziamenti: José e Dorinda Pinheiro, Ivone e Joep Ingen Housz (Quinta das Águias), Ana Maria (ristorante O Encontro) e Agostinho Correia (Grão-mestre da Confraria da Foda), Cândido e Lucinda Malheiro, Olívia e António Gonçalves, Fernanda e José Esteves (Associazione di Verdoejo),  André Fernandes, Nuno Lucena e alunni del corso di Realização Plástica do Espectáculo (Escola Secundária Artística Soares dos Reis),  CRL-Central Elétrica, João Vladimiro, Maria José Passos da Costa, Maria de Lourdes Brandão Rodrigues dos Santos, MissOpo, Paula Lopes.

Produzione: Una coproduzione FIMP, Comedias do Minho, Teatro municipal do Porto 

File scaricabili:
fogo.lento.italiano.pdf

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Sono un'artista indipendente, non faccio parte di una compagnia, ma invito, per ogni nuovo progetto, artisti che apprezzo e ritengo che possano far crescere il lavoro grazie alla loro sensibilitá personale. M’interessa l’incontro tra le arti. Nel lavoro come nella formazione navigo attraverso i confini che delimitano le diverse discipline artistiche. Persone marcanti nella mia formazione sono il regista N.Karpov (biomeccanica teatrale), i danzatori e coreografi Virgilio Sieni, Simona Bucci, Sofia Neuparth, Ainhoa Vidal, Peter Michael Dietz, Vera Mantero, i danzatori della compagnia di teatro visuale Derevo, Thanya Kabarova e Alexej Merkushev, gli attori Gey Pin Ang e Przemysław Błaszczak (Grotowsky centre), la cantante e ricercatrice vocale Gabriella Bartolomei. Membro fondatore della compagnia Zaches Teatro, per tre anni ho sviluppato, con il gruppo, un progetto artistico basato sull’incontro tra danza e teatro di figura. Di particolare interesse è il lavoro, con le coreografe portoghesi Madalena Victorino e Aldara Bizarro, come interprete e formatrice nell’ambito di progetti di danza comunitaria, in cui si affiancavano in palco professionisti e amatori. Nel 2012 debutta il mio primo solo “Salomè ha perso il lume”, finalista del Premio Scenario 2011 , nel 2013 debutta il mio secondo lavoro "Santas de Roca", finanziato da Artemrede, nel 2014 creo lo spettacolo per bambini "Viagem ao país da Levitação, basato sulla storia omonima di Gonçalo M. Tavares, e nello stesso anno comincio la creazione del solo "Tempo rói".
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