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Patrizio

theA'term
Regia: Marcello Cotugno
Drammaturgia:
Attori: Gianni Spezzano
Trailer: Link
Anno: 2013
Patrizio - come quei divi di Hollywood che sono eterni è un monologo drammatico in cui si miscela un racconto crudo e minimalista con momenti di teatro di narrazione. Patrizio, rampollo emergente del Clan dei Corbese, racconta in prima persona la storia della sua vita, mentre si prepara a recarsi al funerale di Antonio Corbese, suo intimo amico, e del suo rapporto con il suo “Babbo”, filo sottile che lo lega ad una vita, e ad una Napoli degli anni ’80, in cui gli spiragli di salvezza erano ancora visibili in lontananza. La decadenza di una società attraverso gli occhi di chi ha subito la leggerezza di una generazione, quella del Padre di Patrizio, a cui sono sfuggite di mano tutte le certezze e sicurezze di un futuro per i propri figli.

Note dell’autore
Per questa storia mi sono semplicemente rifatto ai miei ricordi, traendo spunto dalla mia infanzia, dal mio paese e dai suoi figli di, cercando di capire quanto di volontà propria c'è nello scegliere il proprio destino. Così Patrizio ci racconta della sua infanzia, delle sue paure, delle mazzate subite dai prepotenti e di quell'episodio improvviso che cambiò per sempre la sua vita. Un racconto inconsapevole, non analitico, una confessione che sembra condurlo ad una redenzione che invece non arriverà mai. In una lunga preparazione rituale, per recarsi al funerale dell'amico Antonio Corbese, Patrizio ripercorre tutte le tappe di una trasformazione caratteriale e sociale, per metà passiva e per metà attiva, attraverso un racconto crudo e minimalista. Raccontando di un mondo altro, quasi parallelo, ci mette di fronte alle differenze tra la vita di quartiere e quella della tv, del cinema, della cronaca presentandoci un vero esempio di cultura alternativa, ben radicata e tramandata di generazione.


Gianni Spezzano


Note di regia
L’epica malavitosa di film come Scarface o di C’era una volta in America, d’altra parte, ha nutrito il nostro immaginario: l’eroe gangster, bello, perduto e affascinante riusciva a sedurci molto più che il poliziotto, inadeguato, nella sua ragionevole ansia di giustizia, di fronte alla bruciante passione criminale e al potere mitopoietico del male.
Rispetto a questi presupposti, Patrizio rivela una natura contraddittoria: se infatti da un lato l’operato di criminale del protagonista ha in sé la forza esaltante dell’invincibile supereroe à la Bruce Lee (uno degli dei del personale pantheon di Patrizio, appunto), dall’altro, Patrizio cela sottopelle una fragilità, un’inadeguatezza che la strada ha trasfigurato in violenza e voglia di potere, costringendolo ad una professione non voluta. Non a caso, sono i continui richiami a esuberanti pellicole di genere viste e mandate a memoria a fare da contrappunto all’autonarrazione di Patrizio: un delinquente suo malgrado, che, non avendo avuto altri modelli, cerca almeno di aderire con più compiutezza ai propri miti criminali.

Marcello Cotugno

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theA'term nasce come un laboratorio permanente di sperimentazione registica e attoriale, durante il quale vengono prodotti spettacoli inediti da proporre ai festival, ai concorsi, ai teatri di innovazione e sperimentazione. Il gruppo teatrale è di recente formazione (Marzo 2011), ma la continuità lavorativa e il comune intento di realizzare un percorso editoriale e scenico ha portato alla nascita di un'associazione culturale (ottobre 2012).
La compagnia si propone di portare in scena spettacoli con drammaturgia inedita, con una linea editoriale che abbraccia temi contemporanei quali la comunicazione (da quella mediatica a quella sociolinguistica), la socio-politica, il civile.

Gianni Spezzano
Attore e drammaturgo, dopo il percorso universitario (Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Salerno), consegue un BA in Performing Arts presso la Link Academy con la tesi “Scrittura scenica: metodologia per un gruppo di lavoro che vuole fondare la sua ricerca sul potenziale umano/attoriale.” Relatrice: Fabiana Iacozzilli.

Legato da sempre a tematiche politiche e civili ha iniziato il suo percorso drammaturgico quasi parallelamente a quello attoriale. La sua prima opera è Con le frecce contro i carri armati, un’opera dal linguaggio scenico misto, tipico della sua produzione, che alterna ad una scrittura realistica una di tipo satirico/fumettista. Rielaborazione dei fatti di Genova del 2001, si allontana dalla cronaca per reinventare luoghi e fatti, per una messa in scena che si arricchisce di significati connotativi critici.

Prosegue il suo percorso con Patrizio - come quei divi di Hollywood che sono eterni, monologo drammatico in cui miscela un racconto crudo e minimalista con momenti di teatro di narrazione. Patrizio, rampollo emergente del Clan dei Corbese, racconta in prima persona la storia della sua vita, mentre si prepara a recarsi al funerale di Antonio Corbese, suo intimo amico, e del suo rapporto con il suo “Babbo”, filo sottile che lo lega ad una vita, e ad una Napoli degli anni ’80, in cui gli spiragli di salvezza erano ancora visibili in lontananza. La decadenza di una società attraverso gli occhi di chi ha subito la leggerezza di una generazione, quella del Padre di Patrizio, a cui sono sfuggite di mano tutte le certezze e sicurezze di un futuro per i propri figli.

Cura la direzione artistica della compagnia theA’term (Roma). Per la quale scrive, dirige ed interpreta altre opere come Squali In Vasca Da Bagno (attore, drammaturgo, regista), Bamb’olina (regia e drammaturgia), Corte Marziale (regia e drammaturgia).

Da attore ha lavorato con registi come Andrea Baracco, Marcello Cotugno, Roberto Gandini, Ugo Mangini, Alessandro Preziosi, Andrea Taddei.
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