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Iagonia

officinateatrale
Regia: Giovanni Carpanzano
Drammaturgia:
Attori: Maria Maddalena Ascione; Anna Broccardo; Francesca Cartaginese; Danilo Commarà; Francesco Miniaci; Adolfo Oliverio; Dario Rapicavoli.
Anno: 2006
In un'ambientazione grottesca, buffoni allegorici muovono i loro passi a raccontarci il dramma shakespeariano della gelosia. Sulle fragilità e ipocrisie umane si concentra l'invettiva del Buffone che, leggendo la storia di Otello attraverso ritmi e contro-ritmi, parodie e primo grado, mostrerà dove possono portare i lati oscuri dell'animo umano.
E' questo uno spettacolo dalle tinte forti, gelosia, sospetto, passione, intrigo, sete di potere e dalla grande carica di ironia ed emotività. Lo stile teatrale utilizzato è quello de "I Buffoni Medievali": gli emarginati, gli esclusi, i ghettizzati che accusano la società dall' "alto" della loro deformazione. La deformazione fisica (pance, gobbe, grandi natiche, nani, etc.) è scudo ed arma per attaccare una società deformata nell'anima. L'intero corpo diventa maschera, non vi è conflitto tra Buffone e Deriso, perché socialmente il buffone è un "pazzo", così il "Buffone del Re" lungi dall'essere realmente pazzo, può dire tutte le verità. Con il corpo di un Buffone, colui che si burla, può prendere la parola e dire cose inaudite, deridendo persino "l'inderisibile". Attraverso l'alternanza di prosa e coreografie allegoriche i Buffoni, rivivendo il dramma più bello del Periodo Nero" di W. Shakespeare, ridisegnano sulla scena il piano astuto di Iago, vittima o carnefice, scrivendo, così, la trama di una vicenda che sfocerà in tragedia. Desdemona, Otello, Cassio ed Emilia diventeranno burattini i cui fili vengono manovrati dalla follia lucida di un uomo in preda alla gelosia.

Lo spettacolo ha debuttato il 19 – 20 – 21 dicembre 2005 all'Auditorium "PioX" di Catanzaro, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti, e gli Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune di Catanzaro. Lo spettacolo continua la sua tournèe (oltre 200 repliche) dal 2006 partendo dalla provincia di Roma per tutto il 2006 presso il TEATRO CENTURIONE; Auditorium FORUM SPORT CENTER; TEATRO DELL’OROLOGIO; le scuole medie e superiori di ROMA e approdare in calabria per la rassegna dei TEATRI DI MAGGIO 2006 del TEATRO POLITEAMA di CATANZARO.
Inserito in molti cartelloni artistici di rilievo nazionale, quali ad esempio il teatro l'acquario di Cosenza, il politeama di Lamezia Terme, il teatro di Treviglio e tutte le residenze calabresi.

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L'Associazione Culturale d'Arte Varia "OFFICINA TEATRALE" capofila di Re-Act Residenza Teatrale.
Nata nel 2008 a Catanzaro, per iniziativa del regista Giovanni Carpanzano. Al suo interno è costituita dall'Accademia internazionale dello spettacolo "Officina Teatrale" (riconosciuta legalmente ex art.40 L.R. 18/85) nata per attività di formazione professionale artistica con l'obiettivo di preparare le figure operanti nei vari settori dello spettacolo. Officina Teatrale ha creato occasioni di confronto e scambio con la comunità, sostenendo un processo di educazione che ha coinvolto finora quattro generazioni di ragazzi. La compagnia dirige il suo lavoro alla scoperta, alla sperimentazione e alla ricerca continua. L’analisi del testo, le dinamiche del corpo in movimento e le potenzialità della scenografia (elemento vivo) sono la base di questa avanguardia di ricerca e di pensiero che trova le sue radici nel Metodo Lecoq. Gli studi e le esperienze che ci hanno portato a questa via di lavoro sono molteplici: dal metodo Feldenkrais, a Marta Graham, a Pina Bausch. L’obiettivo del nostro percorso di ricerca, che ha fondamento nella fusione e connessione tra danza e teatro, è quello di produrre un teatro di creazione, cioè promotore di linguaggi in cui sia presente l’espressione fisica dell’attore.
La produzione di Officina è rivolta ai nuovi linguaggi della drammaturgia contemporanea con particolare riguardo alla drammaturgia dell'oggetto e della luce.
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