Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Witch is

Il Teatro delle Donne
Regia: Virginia Landi
Drammaturgia: Francesca Mignemi
Attori: Giorgia Iolanda Barsotti, Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: streghe, femminismo, corpo, concerto, anticonformismo

"Scrivo dalla sponda delle brutte, per le brutte, le vecchie, le camioniste, le frigide, le malscopate, le inscopabili, le isteriche, le tarate, per tutte le escluse dal mercato della gnocca. E inizio da qui perché sia chiaro: non mi scuso di niente, non vengo a lamentarmi." King Kong Theory, Virginie Despentes
 
È mai finita la caccia alle streghe? Questa la domanda da cui nasce "Witch is", spettacolo teatrale che riflette sulla figura della Strega, considerandola il risultato di una campagna di criminalizzazione della sessualità e del corpo femminile, durante lo sviluppo e l’affermazione della società capitalistica. Ancora oggi il corpo delle donne è campo di battaglie politiche e sociali, per questo vogliamo ripercorrere il processo di creazione della Strega come archetipo di donna mostruosa, demonizzata perché padrona del proprio corpo e della propria sessualità.

Le fonti principali del lavoro sono il "Malleus Maleficarum", scritto nel 1487 dai teologi dominicani Heinrich Krämer e Jacob Sprenger, un manuale che traccia le linee guida per definire chi è una strega, come catturarla ed eliminarla; e "Calibano e la strega" di Silvia Federici, saggio che svela come la caccia alle streghe fu una vera e propria guerra contro le donne, per annientare il loro potere sociale. Fu un attacco alla resistenza che le donne, povere e contadine in particolare, opposero all’espandersi dei rapporti capitalistici. Streghe erano tutte quelle donne che non rientravano in un criterio di “normalità” e che esercitavano la propria sessualità fuori dal vincolo della procreazione: donne sole, anziane, mendicanti, levatrici, guaritrici, prostitute, adultere, donne che abortivano o praticavano l’aborto.



Per noi, la Strega non è soltanto una figura ma un luogo in cui storia, folklore, vittime e carnefici si incontrano. Tre attrici in scena hanno poco più dei loro corpi e delle loro voci per far “accadere le cose”. Creano dal nulla attraverso quello che dicono, come solo il teatro (e la magia) permettono di fare. Sono streghe. Sono streghe?
Lo spettacolo attraversa tre punti di vista: quello degli inquisitori, di donne accusate di stregoneria e, infine, di donne che abitano il nostro presente e che riflettono sul proprio corpo e sul rapporto che hanno con esso. La parola viene esplorata in tutte le sue possibilità espressive e sonore: si fa poesia, canzone punk-rock, filastrocca, formula magica, confessione, strumento di tortura. Le attrici suonano, cantano e ballano, creano piccoli momenti rituali per raccontare non una storia ma più storie. Frammenti, tasselli di puzzle che, più che completare un unico ritratto della Strega, gettano luce sui pezzi mancanti. Perché Strega per noi è quello che non c’è più o viene censurato. Strega è quello che resta dopo il rogo: la puzza, la cenere, il giudizio, lo stordimento, l’eco di un urlo nelle orecchie, la paura che, prima o poi, possa toccare a noi.


Altri crediti: ideazione compagnia under 35 Landi/Mignemi/Paris
costumi di Rossana Gea Cavallo
musiche e disegno sonoro di Andrea Centonza
in collaborazione con Z.I.A. - Zona Indipendente Artistica

Produzione: Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

IL TEATRO DELLE DONNE - Centro Nazionale di DrammaturgiaDa trent’anni punto di raccordo propulsivo di tutto quello che si è fatto e si fa per il teatro in Italia da parte delle donne, per lasciare una traccia della storia di questi anni e per scrivere un futuro diverso . Il Teatro delle Donne, fondato e diretto da Maria Cristina Ghelli, è un centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea proponendo le molteplici voci della scena al femminile e non solo, promuovendo un teatro pensato, scritto e realizzato dalle donne, che copre un ventaglio di temi sempre più ampio e tocca generi, stili e linguaggi differenti, al quale oggi si devono senza dubbio alcuni fra i fermenti più interessanti e innovativi della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro. Il Teatro delle Donne è stato all’avanguardia nel creare un centro di produzione drammaturgica, supportato da un Archivio di più di 1000 testi catalogati, gestendo alcuni dei teatri storici restaurati in Toscana. Dal giugno 2022 ha sede presso lo storico Teatro Goldoni di Firenze.
Condividi