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Questa è una versione ridotta della scheda spettacolo inserita da Sonar.
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Il vestito nuovo dell'imperatore

Le Scimmie
Regia: Salvatore Nicolella
Drammaturgia: Ciro Burzo
Attori: Mario Ascione Michele Ferrantino Ciro Burzo Salvatore Nicolella
Anno: 2020
In questa epoca di eroi ed antieroi, la fiaba danese "I vestiti nuovi dell'imperatore" scritta da Hans Christian Andersen, nel 1837, conserva nel suo racconto di ingiustizia sociale, una modernità sconcertante.
Un imperatore despota, vanesio, amante della ricchezza, dello sfarzo e dell’apparenza, viene raggirato da due “truffatori” che sfruttano il suo amore per i vestiti e la sua vanità, fingendosi tessitori. I due lo convincono di essere in grado di creare un vestito dotato di un tessuto invisibile agli occhi degli stupidi e di coloro che ricoprono una carica non meritata.
Dopo aver convinto l’imperatore a spendere tutte le ricchezze del paese, i due truffatori scappano via.
In questo groviglio di furbizia e cattiveria la favola di Andersen non specifica le motivazioni dei finti tessitori.
Il nostro lavoro parte dalla ricerca delle motivazioni che muovono i due imbroglioni a raggirare l’imperatore.
Nel nostro testo i due truffatori sono sostituiti da un unico personaggio che rappresenta l'intero popolo. Per fare ciò abbiamo deciso di avvalerci di una maschera della commedia dell’arte. Chi meglio della maschera di Pulcinella può raccontare di un popolo che, schiacciato e oppresso dai corrotti e ridotto alla fame, reagisce con la furbizia e l’ingegno tenendo fede ai propri valori e principi.
Il nostro Pulcinella-tessitore, dopo aver raggirato l’oppressore e avergli sottratto l’intero patrimonio, favorisce gli oppressi e come un moderno Robin Hood restituisce tutto al popolo.
Secondo uno studio effettuato da Albert Mehraibian nel 1967, il linguaggio non verbale influirebbe nei confronti dell’interlocutore per il 55%.
La suggestione e l’obbiettivo che ci prefissiamo nella creazione di questo spettacolo, riguarda la seconda parte della ricerca: la voce (para verbale) influisce sull’interlocutore per il 38%, mentre il contenuto (verbale) solo per il 7%.
Abbiamo quindi deciso di adottare la metrica della rima baciata, per creare suoni che diano ancora più corpo e ritmo allo stile della commedia dell'arte adottato per abbattere la quarta parete e permettere ai personaggi di avere un’interazione ancor più diretta col pubblico: sarà infatti nel nostro spettacolo non un solo bambino a denunciare la nudità dell’imperatore, ma l’intera platea
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